Cima di Fojorina - Torrione N - Cima q.1725m - Cima Mosè(-9m) - Winter tour da Cimadera
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La recente pubblicazione di stellino mi ha fornito l’ispirazione per la gita di questa settimana, ennesima solitaria in attesa di combinare qualcosa con gli amici. Certo, Stellino & C si sono divertiti salendo e scendendo Cima di Fojorina con gli sci; io dovevo trovare il mio divertimento con le ciaspole e così….ho allargato il giro. Avevo apprezzato la zona in occasione del mio Tour al Sasso Grande e sono stato ben contento di tornarvi. Purtroppo il diavolo ci ha messo lo zampino perché, dopo segni di malfunzionamento già dati recentemente, stamattina il GPS non ne ha voluto sapere nè di guidarmi né di registrare la mia traccia né di mostrarmi la mappa! Semplicemente….si spegneva da solo (Nota 1). Bella roba….comunque il percorso lo avevo studiato a memoria e l’avevo ben fisso in mente; segnalazioni ce n’erano a sufficienza per cui….via lo stesso. Per registrare la traccia ho avviato un GPS sullo smartphone, ma solo quando mi sono accorto della “morte” del mio GPS (Nota 2). La giornata era stupenda, neve buona sul versante Nord ma pessima, soffice e ariosa una volta in cresta e sul versante Sud; ciaspole ai piedi percorro una bella mulattiera che mi conduce sotto al Passo di Pianca Bella e, anche se l’originaria intenzione era di proseguire fino alla Bocchetta di San Bernardo, l’assenza di qualunque pista mi fa decidere per salire direttamente al Passo e per fortuna! Una volta in vetta alla Cima di Fojorina mi sono accorto che avrei dovuto pistare anche tutto il tratto dalla Bocchetta fino alla Cima. Invece così la marcia è stata dura comunque ma almeno ho potuto seguire la pista tracciata dagli skialper fino al Passo e poi alla Cima di Fojorina. Ridotto a più miti consigli dalla fatica finora fatta do un’occhiata al Torrione (1805m) che mi illudevo di poter tentare e subito escludo questa possibilità; faccio per andarmene….lo riguardo….cavolo è troppo bello! Ma non si può, davvero. Allora mi do un contentino: forse potrei arrivare al Torrione Nord, una sorta di antecima quotata 1809m che mi appare anch’esso invitante pur valutando che sarà una bella lotta. Mi decido e parto seguendo la cresta con estrema attenzione perché una scivolata costerebbe cara; ci sono zone dove devo lavorare alla grande con le ciaspole per via della neve tipo “panna montata”, certamente lungi dall’essere trasformata, e in alcune circostanza uso i pini mughi per “tirarmi” su. Alla fine arrivo in vetta e noto una seconda vetta poco più in là, quindi “conquisto” anche quella e poi mi godo la vista ravvicinata del Torrione cime E e W, belle e sicuramente fattibili ma senza tutta questa neve. Ritorno alla Cima di Fojorina e poi al Passo di Pianca Bella. Lì decido di seguire l’idea originaria di proseguire fin dopo Cima dell’Oress per poi iniziare a scendere di lì verso Cimadera, tentando di salire tutto ciò che avrei incontrato lungo il percorso. Purtroppo l’assenza del GPS non mi aiuta e salgo una Cima quotata 1725m credendo che fosse Cima Mosè. Pazienza! Proseguo verso la prossima cima, questa sì, Cima Mosè 1727m ma la costeggio alla base per trovare un varco verso la vetta, poi lascio il sentiero e inizio pian piano a salire. E più salgo più faccio fatica, la neve mi ostacola sempre più, è alta e soffice; è come salire su una enorme coperta di ovatta. Spesso mi arriva alla cintura e ci nuoto dentro; memore della salita al Torrione cerco di fare lo stesso usando i pini mughi come appigli o addirittura cerco di camminare sopra di loro. La vetta è lì a due passi ma 9m sotto la cima….getto la spugna e mi rassegno. Non la sento come una sconfitta perché so che quello che potevo dare l’ho dato, ci ho messo l’anima e le poche forze restanti. Torno giù e….l’avventura è finita! Costeggio alla base la Cima dell’Oress e non mi sfiora neanche l’idea di provarci; come potrei più? Dopo un po’ scollino e inizio a scendere in vista della Catelina e continuando così arrivo poco sopra alla Capanna Pairolo dove prendo il sentiero che in poco più di mezz’ora mi conduce a Cimadera.
Il bilancio del giro è positivo e sono soddisfatto; certamente alcuni desideri ti rimangono dentro ma si sa: sarà per una prossima volta.
Nota 1: Per gli interessati preciso che il mio GPS non è defunto, anzi l’ho rianimato giunto a casa con una operazione di “hard reset” che nel mio Dakota 20 si fa accendendolo mentre si tocca l’angolo superiore sx del display. Questo provoca una “pulizia” delle impostazioni e, evidentemente, anche di qualcosa che disturba il suo corretto funzionamento. E’ la terza volta in due anni che faccio questo.
Nota 2: La parte mancante della traccia (ca. 1 km iniziale) l’ho ricostruita a mano basandomi sulla traccia di discesa.
Pillole….di sudore e di fatica:
Dislivello salita 1034m (saliscendi compresi)
Dislivello discesa 1034m
Lunghezza totale 11.06 km
Tempo totale lordo 6h24’
Tempo totale netto 5h55’
Soste varie 30’

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