Gran giornata di sole alla Croce Portera
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Finalmente riesco a combinare una ciaspolata con mia madre (
laura1961) e, dopo un lungo studio delle previsioni, decido per la zona di Dotra, dove pare che il tempo possa essere migliore.
Dopo le recenti nevicate partiamo tutti gasati, convinti di trovare tanta neve fin dall'inizio, invece arrivati in Val Blenio ci accorgiamo che la neve qui è quasi assente!
In compenso il tempo è bellissimo, per tutta la giornata ci accompagnerà un gran sole e un caldo primaverile.
Partiamo da Piera un pò delusi dalla situazione neve e procediamo senza ciaspole sulla stradina asfaltata, coperta a tratti da un sottilissimo strato di neve ghiacciata.
A Marzanei (1 h 00), la coltre bianca aumenta leggermente di spessore e decidiamo così di liberare le nostre spalle dal peso delle ciaspole.
Racchette ai piedi raggiungiamo quindi Anveuda (1 h 15), dove finalmente la quantità di neve si fa decisamente più alta. L'unica traccia battuta però si dirige verso il Piano di Leigra, mentre la stradina che porta a Dotra, solitamente battuta dalle motoslitte è completamente immacolata, tanto che fatico ad individuarla.
Inoltre la neve è di pessima consistenza, ad ogni passo si attacca alle ciaspole formando un insopportabile zoccolo, e così il tratto pianeggiante fino a Dotra si rivela ben più faticoso del previsto.
Tutto è però ripagato dalla meraviglia dell'ambiente circostante!
Raggiunto il paesino di Dotra (2 h 20) ci dirigiamo alla Capanna, dove ci fermiamo sui tavoli esterni per consumare il nostro picnic godendoci il caldissimo sole.
Ci rilassiamo per più di un'ora e decidiamo quindi di ripartire verso la Croce Portera.
Anche qui il percorso è tutto da battere, non si vede la benchè minima traccia. Dopo l'esperienza dello scorso inverno stavolta seguo fedelmente il sentiero estivo, facile da individuare sia perchè la direzione è ovvia sia per i paletti bianco-rossi.
Dopo un primo tratto più duro e crostoso la neve si fa inaspettatamente sempre più alta e soffice, e nell'ultimo tratto di salita affondo fino al ginocchio ad ogni passo.Questo è sicuramente il tratto più bello, più divertente, più soddisfacente ma più faticoso dell'escursione.
Finalmente appare la croce... è lì a portata di mano, ma anche per percorrere quegli ultimi pochi metri ci metto una vita!
Raggiunta la Croce Portera (3 h 20) immergo la testa nella neve (il caldo è quasi insopportabile) e mi fermo ad aspettare
laura1961, che compare dopo una decina di minuti.
Ci godiamo il bel panorama sulla zona del Pizzo Colombe, scattiamo diverse foto e, ripresa qualche energia, ripartiamo verso Dotra, seguendo in parte le tracce dell'andata con qualche divertente taglio.
Tornati a Dotra (4 h 00) seguiamo il sentiero, questo finalmente ben battuto, che scende diretto verso Oncedo e Piera.
A metà discesa circa la neve perde consistenza e decidiamo quindi di togliere le ciaspole.
Superiamo il bel nucleo di Oncedo e in breve sbuchiamo sulla stradina dell'andata e quindi alla macchina (5 h 00).

Dopo le recenti nevicate partiamo tutti gasati, convinti di trovare tanta neve fin dall'inizio, invece arrivati in Val Blenio ci accorgiamo che la neve qui è quasi assente!
In compenso il tempo è bellissimo, per tutta la giornata ci accompagnerà un gran sole e un caldo primaverile.
Partiamo da Piera un pò delusi dalla situazione neve e procediamo senza ciaspole sulla stradina asfaltata, coperta a tratti da un sottilissimo strato di neve ghiacciata.
A Marzanei (1 h 00), la coltre bianca aumenta leggermente di spessore e decidiamo così di liberare le nostre spalle dal peso delle ciaspole.
Racchette ai piedi raggiungiamo quindi Anveuda (1 h 15), dove finalmente la quantità di neve si fa decisamente più alta. L'unica traccia battuta però si dirige verso il Piano di Leigra, mentre la stradina che porta a Dotra, solitamente battuta dalle motoslitte è completamente immacolata, tanto che fatico ad individuarla.
Inoltre la neve è di pessima consistenza, ad ogni passo si attacca alle ciaspole formando un insopportabile zoccolo, e così il tratto pianeggiante fino a Dotra si rivela ben più faticoso del previsto.
Tutto è però ripagato dalla meraviglia dell'ambiente circostante!
Raggiunto il paesino di Dotra (2 h 20) ci dirigiamo alla Capanna, dove ci fermiamo sui tavoli esterni per consumare il nostro picnic godendoci il caldissimo sole.
Ci rilassiamo per più di un'ora e decidiamo quindi di ripartire verso la Croce Portera.
Anche qui il percorso è tutto da battere, non si vede la benchè minima traccia. Dopo l'esperienza dello scorso inverno stavolta seguo fedelmente il sentiero estivo, facile da individuare sia perchè la direzione è ovvia sia per i paletti bianco-rossi.
Dopo un primo tratto più duro e crostoso la neve si fa inaspettatamente sempre più alta e soffice, e nell'ultimo tratto di salita affondo fino al ginocchio ad ogni passo.Questo è sicuramente il tratto più bello, più divertente, più soddisfacente ma più faticoso dell'escursione.
Finalmente appare la croce... è lì a portata di mano, ma anche per percorrere quegli ultimi pochi metri ci metto una vita!
Raggiunta la Croce Portera (3 h 20) immergo la testa nella neve (il caldo è quasi insopportabile) e mi fermo ad aspettare

Ci godiamo il bel panorama sulla zona del Pizzo Colombe, scattiamo diverse foto e, ripresa qualche energia, ripartiamo verso Dotra, seguendo in parte le tracce dell'andata con qualche divertente taglio.
Tornati a Dotra (4 h 00) seguiamo il sentiero, questo finalmente ben battuto, che scende diretto verso Oncedo e Piera.
A metà discesa circa la neve perde consistenza e decidiamo quindi di togliere le ciaspole.
Superiamo il bel nucleo di Oncedo e in breve sbuchiamo sulla stradina dell'andata e quindi alla macchina (5 h 00).
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