Ör Dangiasch (1959 m) - Skitour


Publiziert von siso , 23. Dezember 2022 um 18:20.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:22 Dezember 2022
Ski Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Scopi   CH-TI 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 700 m
Strecke:Posteggio sopra Piera (1330 m) – Piera (1309 m) – Oncedo (1503 m) – Val Bogin – Piana di Dasunda (1687 m) – Dötra (1748 m) – Croce Portera (1917 m) – Ör Dangiasch (1959 m) – Dötra (1748 m) – Anvéuda (1676 m) – Marzanéi (1619 m) – Piera (1309 m) – Posteggio a Bigòria (1330 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Biasca – Valle di Blenio – Olivone – Camperio – Piera.
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Dötra.
Kartennummer:C.N.S. No. 1253 – Olivone - 1:25000; C.N.S. No. 266 S – Valle Leventina - 1:50000.

Dopo 10 anni, era il 28.12.2012, torno all’Ör Dangiasch con le pelli di foca. Malgrado sia passato molto tempo, oggi ho faticato meno della prima volta.

 

Inizio dell’escursione: ore 9:00

Fine dell’escursione: ore 14:35

Temperatura alla partenza: 0,5°C

Temperatura al rientro: 6°C

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1017 hPa

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 2200 m

Velocità media del vento: 5 km/h

Alba: 8.05

Tramonto: 16.40

 

Sveglia alle 6:00, partenza da casa alle 7:07, arrivo al posteggio sopra Piera (1330 m) alle 8:44, dopo 97,7 km d’auto, compresa una sosta caffè di 10 min.

È una bella giornata nell’alta Valle di Blenio: sole splendente e assenza di vento.

La strada che da Olivone sale verso il Passo del Lucomagno, almeno fino a Piera è priva di neve. Oggi sono costretto a parcheggiare 350 m oltre l’imbocco della stradina per Dötra.

Alle nove parto, con gli sci in spalla, in discesa, ai bordi dello stradone fino al segnavia con la scritta “Capanna Dötra 5,5 km”. Calzo gli sci di fianco alle motoslitte e mi avvio su neve battuta.

Dopo una ventina di minuti, a 1400 m di quota, la abbandono e prendo la scorciatoia, che a sinistra sale ripida verso la località Oncedo (1503 m). Il percorso è segnalato per i racchettisti, tuttavia, nelle condizioni odierne, in salita è percorribile senza problemi anche con gli sci.  Attraverso delle stupende radure, che ospitano dei maggenghi idilliaci: Oncedo (1503 m) e Piana di Dasunda (1687 m). Dopo un’ora e venti minuti di marcia arrivo alle baite dell’Alpe Dötra (1748 m). Con sorpresa noto che sia la Capanna Dötra sia il Grotto Dötra sono aperti. Non mi fermo subito, decido di continuare senza soste in direzione della piana successiva, chiamata Piano del Gualdo, su un percorso invernale battuto da un cingolato. C’è un magnifico sole che amplifica la bellezza dei cembri e del vasto pascolo.

Grazie alla sua ricchezza naturalistica, Dötra fa parte dell'Inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali degni di protezione (IFP)!

Mi gusto questo fantastico patrimonio naturalistico spingendo con gusto gli sci, osservando le impronte dei selvatici e scrutando i pendii nella speranza di vedere una lepre, un camoscio, una volpe o un’aquila.

Superato brillantemente l’ultimo strappo, dopo due ore e dieci dalla partenza arrivo al valico di Croce Portera (1917 m), caratterizzato da una grande croce di legno. La pista battuta termina qui; ora mi tocca tracciare. Dal momento che la temperatura è piuttosto elevata, la neve non è più sofficissima; inizia a formarsi lo zoccolo. Sfrutto, in parte, le impronte dei camosci, anche se non danno un grande vantaggio, soprattutto perché puntano a tutti i cespugli disegnando una traiettoria a zig-zag. Con grande piacere noto che il tronco rinsecchito di un pino cembro, piegato a formare una sorta di ombrello, che sovrasta la sagoma dell’Adula, a  distanza di dieci anni è ancora presente. È un inno alla natura: meno male che finora nessun alpigiano abbia deciso di abbatterlo.

Dopo un chilometro da Croce Portera, pervengo alla massima sommità della dorsale, corrispondente all’elevazione chiamata Ör Dangiasch (1959 m).
 


Il toponimo Ör significa ciglione, orlo di un precipizio. A partire dal 2018 la Carta nazionale non riporta più il nome Ör Dangiasch, bensì Ör d’Angiasch.
Per il ritorno a Croce Portera ripercorro pazientemente la traccia che ho disegnato lungo il saliscendi. Tengo le pelli montate anche nella lieve discesa fino a Dötra, dove mi concedo una sosta al grotto, gestito da Christian, detto “Zio” e ovviamente anche nella successiva salitella lungo la strada per Anvéuda, per un dislivello di una cinquantina di metri. Alla quota di 1780 m si scollina: qui posso togliere definitivamente le pelli di foca.

 

Negli ultimi 5 km di discesa percorro la strada innevata, battuta dalle motoslitte, oggi per mia fortuna priva di ghiaccio.

 

Piacevolissima escursione all’Ör Dangiasch in un paesaggio di elevato valore naturalistico. Il pensiero corre al compianto Graziano Papa, già presidente di Pro Natura, che riuscì a preservare questo parco naturale dalla speculazione edilizia, sventando la costruzione di un gigantesco complesso residenziale per 5000 persone.

 

Tempo complessivo: 5 h 35 min

Tempo di salita: 2 h 50 min

Dislivello in salita: 700 m

Sviluppo complessivo: 15,87 km

Difficoltà: F

SLF: 2 (moderato)

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona

Spessore della neve in quota: 50 cm

Libro di vetta: no.


Tourengänger: siso


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