Canale Enel del torrente Giona

Cercando un percorso riparato dal vento oggi decidiamo di giocare in casa e seguire il tracciato del vecchio canale Enel,ancora funzionante,dalla piccola Centrale di Piantonazzo fino alla presa dell’acqua sul torrente Giona,alcuni chilometri più a monte.Il sentiero entra pianeggiante e segue,tranne alcuni brevi saliscendi,il tracciato del canale.Si passa dalla località Cassinelli,con alcune case fatiscenti,poi una baita isolata ancora in buone condizioni,e quindi,superato un dosso,si trovano due brevi gallerie.Oltre le gallerie alcuni tratti sconnessi per piccole frane precedono l’arrivo nell’imponente vallone laterale della Casmera.Fino ad una trentina d’anni fa un caratteristico ponte Tibetano superava il vallone,ma in seguito l’Enel,avendo costruito un percorso più agevole per raggiungere la centrale di presa dell’acqua (strada sterrata che scende da San Carlo,prima di Curiglia) per non dover più provvedere alla manutenzione della passerella,smantellò detto manufatto.Fu tracciato un sentiero alternativo,ora in cattive condizioni,per scendere al Rio Casmera e risalire al tracciato del canale sul versante opposto.Ripreso il sentiero pianeggiante del canale procediamo fino al successivo vallone laterale,detto del “Magone”.Ora il sentiero abbandona il canale,e scende decisamente fino al torrente Giona,che va risalito (evitando logicamente periodi piena) fino alla dighetta con la centralina di presa dell’acqua.A questo punto un sentiero segnato,anche se a tratti quasi scomparso,risale il versante destro della valle (lato Veddasca).Superato un tratto esposto e scivoloso,con l’aiuto di una corda fissa,risaliamo il bosco e superati alcuni casolari diroccati usciamo sulla SP 5 a Cadero,prima frazione salendo del comune di Veddasca.Seguiamo,in discesa,la strada fino a Garabiolo dove,imboccato un tratto dell’ASV (Antica Strada della Veddasca) in breve rientriamo a Piantonazzo.
Partecipanti: Alfredo Michela Gianni Viviana