Antica Strada Veddasca (ASV) - Monte Covreto (m.1594)


Publiziert von Poncione , 26. April 2021 um 22:22.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:23 April 2021
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Monte Gambarogno   CH-TI   I 
Zeitbedarf: 8:15
Aufstieg: 1600 m
Abstieg: 1600 m
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Forcora

La "Antica Strada Veddasca" (ASV) è un bel percorso, costituito perlopiù da vecchie mulattiere e sentieri in disuso, ma ancora oggi quasi perfettamente percorribili, che mettevano in contatto reciproco i vari borghi sparsi lungo la valle solcata dal fiume Giona, il quale dalle pendici del Tamaro si tuffa a Maccagno nell'Alto Verbano orientale.
Partendo da Maccagno (m.214) si toccano Veddo (m.304), Caviggia (m.418) e Garabiolo (m.566), entrando nella laterale Valle Casmera e toccando il Ponte Romano (m.659). Qui la salita, sinora abbastanza continua, si arresta per traversare il ponte e puntare a Cadero, traversando un paio di vallette parzialmente franate (smottamenti dovuti perlopiù ai cinghiali), dotate di qualche protezione abbastanza precaria nei punti esposti. E' l'unico tratto in cui porre un minimo di attenzione, specie nell'attraversamento degli impluvi, abbastanza instabili e disagevoli.
Giunti a Cadero (m.596) si riprende a salire incontrando il Santuario di Penedegra (m.840, chiesetta barocca) e Graglio (m.870). Da qui segue un tratto su asfalto giungendo dapprima al bivio carrozzabile per la Forcora e quindi ad Armio (m.896). Mentre la ASV prosegue ulteriormente verso Lozzo ed infine Biegno, me ne stacco puntando Monterecchio (cartelli CAI vecchi e nuovi): inizialmente su sentiero-mulattiera nel bosco, va gradualmente a deteriorarsi, e i segnavia non aiutano granchè visto che svaniscono. Qui realizzo che la mulattiera, la quale con ogni evidenza era costruita tra stretti muri a secco, quasi come una trincea, è franata e caduta su sè stessa, probabilmente coi decenni trasformatasi in canale in cui le acque hanno mangiato tutto ciò che potevano. A destra antiche cascine pure crollate sotto il peso degli anni e dell'abbandono, di cui alcune poco più alte sul crinale. Seguo il corso della mulattiera-canale stando a sinistra visto che a starci in mezzo si può smuovere di tutto ed è disagevole. Il sentiero marcato, se c'era, passava probabilmente più alto e a destra vicino alle cascine, ma pazienza, riesco comunque a passare sul più ripido versante sinistro traversando sotto le rocce e giungendo a una radura. Ripreso il versante destro intravvedo a sinistra alcune costruzioni più recenti, probabilmente nei pressi di Pian du Lares, che peraltro non individuo chiaramente pur intuendolo. Giunto ai margini del lariceto incontro un sentiero trasversale, ed è qui che decido di salire dritto per dritto incontrando poco dopo la forestale tra il Passo Forcora e Biegno. La percorro verso nord incontrando quasi subito i cartelli per Armio, che invitano a buttarsi dapprima nelle ginestre e nelle ravanate di cinghiale... quindi sarei dovuto sbucare da qui? ;)
In breve si sale a Monterecchio (m.1347), dove mi fermo per un fugace spuntino prima del tratto finale di salita sui dolci crinali che dominano questo remoto angolo di varesotto, ormai a ridosso del confine svizzero.
Giunto al Passo Fontanarossa (m.1394), anzichè salire dritto al Monte Corbaro, preferisco traversare verso il Sasso Torricello passando dal suggestivo intaglio roccioso che per un attimo interrompe il Leitmotive dei ripidi paglioni sommitali salendo su una spalla della dorsale W del Monte Covreto, incontrando il sentiero svizzero che seguo sino in cima (m.1594).
Goduto dello splendido, seppur velato, panorama pranzo su un sasso sotto la cima al riparo dal venticello freddo prima di raggiungere anche la croce di vetta del vicino Monte Corbaro (m.1555) ed iniziare la discesa, che mi riporta al Passo di Fontanarossa e quindi a seguire la dolce e panoramica dorsale - arricchita dal fitto betulleto - in cui s'incontra il Monte Sirti (m.1344) per infine scendere al Passo Forcora (m.1190).
Preso il sentiero verso il Lago Delio, che dopo una prima ripida discesa offre qualche risalita, si piega poi a sinistra in direzione della Diga Sud (m.937), da cui incontrato l'asfalto può iniziare la discesa a Maccagno, quasi tutta su buone mulattiere, transitando da Musignano (m.746), Sarangio (m.534) e Pianca (m.367), chiudendo un bellissimo anello.

Avanti così.

NB. Percorso che sarebbe interamente T2, tuttavia il tratto Ponte Romano-Cadero e il sentiero da Armio alla forestale Biegno-Forcora sono in condizioni pessime (il primo) e poco riconoscibili (il secondo) da imporre "varianti creative" e rendendo obbligatoria una valutazione più alta di difficoltà (T3).

Tourengänger: Poncione


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Kommentare (2)


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numbers hat gesagt: Bravo
Gesendet am 28. April 2021 um 08:51
Sempre bello riscoprire questi antichi percorsi.

Mario

Poncione hat gesagt: RE:Bravo
Gesendet am 29. April 2021 um 22:25
Era da tempo in programma, finalmente l'ho visto. ;)
Grazie Mario.
Ciao


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