Cornizzolo & C.

Solito giro a Canzo tanto per prendere aria. Quando le previsioni danno neve anche a bassa quota, dopo esperienze passate, preferiamo non spostarci troppo con la macchina e qui come sempre si trova il modo di passare una bella giornata.
 
A Garbagnate e lungo la strada per Canzo piove e a tratti anche bene. A Gajum invece grazie al cielo nevischia e mentre saliamo al Cornizzolo esce un pallido sole, qualche squarcio di cielo ma per il momento cambia poco. Smette e riprende a nevischiare più volte.
 
Mentre saliamo in cima assistiamo al balletto di discesa di un gruppetto di escursionisti, si sa che la discesa dal Cornizzolo spesso riserva delle belle sorprese, non sarebbe la prima volta che dobbiamo mettere i ramponcini. Proviamo prima senza e sembra proprio non ci siano problemi, i miei nuovi scarponi si stanno comportando benone.
 
Giù dal Cornizzolo su al M.te Rai dove incontriamo finalmente Camo62. Meno male che ci riconoscete voi perché se dovessi farlo io sarebbe un bel guaio. Mi rendo sempre più conto che non sono assolutamente fisionomista per cui non me ne vogliate se non vi riconoscerò, fatevi avanti voi che fa sempre piacere fare qualche chiacchiera. Cosa che non mancherà con Camo62. Lui è quasi al termine delle sue fatiche mentre a noi mancano il Sasso Malascarpa e il raggiungimento dell’accoglientissimo rifugio SEV.
 
Mentre saliamo alla Bocchetta dei Corni ci avvisano di stare molto attenti a scendere sul lato opposto per via del ghiaccio. Infatti, mi sembrerà più lunga la breve discesa per il rifugio che non la salita. Ghiaccio vivo coperto da un leggero strato di neve. Francamente non so come ho fatto a rimanere in piedi! Dopo la sosta al rifugio non risaliamo alla Bocchetta ma andiamo a prendere il sentiero che aggira il Corno Occidentale. La strada della Valbrona è completamente ghiacciata, e dopo qualche passo doble di troppo mettiamo i ramponcini che teniamo fino a quando il sentiero nel bosco spiana onde evitare di incappare in ghiaccio coperto dalle foglie. Il tempo è migliorato un poco e vediamo sbucare dalle nubi i monti comaschi.
 
Beh che dire, sarò ripetitiva ma mi diverte sempre girare tra questi boschi e cime di casa!