Un inedito Cornizzolo tutto per noi!
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Era nostra intenzione evitare l’uso della macchina oggi, si sa come si trovano le strade solitamente in queste situazioni ma dopo il caos biblico di questa settimana con i treni di Trenord preferiamo evitare di stazionare in attesa di fantomatici treni. Partiamo quindi con molta calma, in orario da merenderi e raggiungiamo Canzo all’alba delle 10.00. Pioviggina, quella pioggerella che pensi che non ti bagni e invece…anche se poi saranno più deleteri i bombardamenti di blocchi di neve che abbandonano gli alberi grazie all’improvviso rialzamento termico.
L’intenzione era di fare un giro soprattutto per cercare di fare foto in un ambiente ancora, almeno per oggi, immacolato.
Nessuno è passato prima di noi, neanche il solito vecchietto instancabile che in queste zone non manca mai, non ci sembra vero! Siamo i primi a raggiungere il Cornizzolo, la neve è pesante e dove ventata si sprofonda fino alle ginocchia. La visibilità è nulla a parte qualche scorcio in cui ci sembra di essere il ripieno di un panino, nebbia sotto, nebbia sopra e un piccolo squarcio nel mezzo che ci fa vedere una piccola parte della base del Resegone e il cocuzzolo del Barro.
Facciamo una breve sosta al rifugio Consiglieri e poi proseguiamo per il Monte Rai, visibilità sempre nulla, ci vengono in aiuto dei provvidenziali paletti. Raggiunta la piccola croce siamo indecisi se proseguire o meno per il Sasso Malascarpa. L’occasione di essere in primi a passare ci stuzzica parecchio, una reazione un po’ infantile forse però è così…il silenzio e la sensazione di vagare nel nulla è comunque molto bella, non so se riesco a spiegarmi, mi piace e continuo a ripeterlo. Decidiamo di raggiungere almeno l’antenna e poi vedremo se tornare al Consiglieri per la strada o proseguire. Giunti all’antenna si ripresenta la situazione di prima, uno squarcio nella nebbia, noi il ripieno del panino, per cui proseguiamo. E’ bella questa facile cresta, sempre bella ma con la neve ha quel qualcosa in più!
Scesi alla Colma, oltre ad essere ormai tardi le gambe sentono la fatica della camminata in neve fresca e anche se per salire ai Corni c’è la traccia decidiamo di scendere. Terz’Alpe chiuso e non c’è un buco dove potersi sedere per smangiucchiare qualcosa. Ci avviamo quindi al Primo Alpe dove troviamo delle panchette libere.
Panorami praticamente nulli ma la sensazione di essere i primi a calpestare la neve in questa zona super frequentata ha reso la giornata speciale, torniamo a casa felici come bambini! E anche zuppi come bambini che hanno passato una giornata intera nella neve!
DATI GPS
Dislivello 1103 m; km 15,2
L’intenzione era di fare un giro soprattutto per cercare di fare foto in un ambiente ancora, almeno per oggi, immacolato.
Nessuno è passato prima di noi, neanche il solito vecchietto instancabile che in queste zone non manca mai, non ci sembra vero! Siamo i primi a raggiungere il Cornizzolo, la neve è pesante e dove ventata si sprofonda fino alle ginocchia. La visibilità è nulla a parte qualche scorcio in cui ci sembra di essere il ripieno di un panino, nebbia sotto, nebbia sopra e un piccolo squarcio nel mezzo che ci fa vedere una piccola parte della base del Resegone e il cocuzzolo del Barro.
Facciamo una breve sosta al rifugio Consiglieri e poi proseguiamo per il Monte Rai, visibilità sempre nulla, ci vengono in aiuto dei provvidenziali paletti. Raggiunta la piccola croce siamo indecisi se proseguire o meno per il Sasso Malascarpa. L’occasione di essere in primi a passare ci stuzzica parecchio, una reazione un po’ infantile forse però è così…il silenzio e la sensazione di vagare nel nulla è comunque molto bella, non so se riesco a spiegarmi, mi piace e continuo a ripeterlo. Decidiamo di raggiungere almeno l’antenna e poi vedremo se tornare al Consiglieri per la strada o proseguire. Giunti all’antenna si ripresenta la situazione di prima, uno squarcio nella nebbia, noi il ripieno del panino, per cui proseguiamo. E’ bella questa facile cresta, sempre bella ma con la neve ha quel qualcosa in più!
Scesi alla Colma, oltre ad essere ormai tardi le gambe sentono la fatica della camminata in neve fresca e anche se per salire ai Corni c’è la traccia decidiamo di scendere. Terz’Alpe chiuso e non c’è un buco dove potersi sedere per smangiucchiare qualcosa. Ci avviamo quindi al Primo Alpe dove troviamo delle panchette libere.
Panorami praticamente nulli ma la sensazione di essere i primi a calpestare la neve in questa zona super frequentata ha reso la giornata speciale, torniamo a casa felici come bambini! E anche zuppi come bambini che hanno passato una giornata intera nella neve!
DATI GPS
Dislivello 1103 m; km 15,2
Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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