Traversata Asso-Como
Quest’anno avremmo avuto la possibilità di andarcene per l’intero periodo, per la prima volta in tanti anni di lavoro entrambi siamo a casa per due settimane (da un lato ci fa piacere dall’altro non è un buon segno, ma non ci possiamo far nulla per cui prendiamo quel che viene). Dopo aver convinto in genitori che anche senza di noi sarebbero sopravvissuti alle feste i programmi cambiano per cause di forze maggiori e siamo costretti a posticipare la partenza.
Ci alziamo presto con l’idea di fare un giro in Liguria ma guardando fuori dalla finestra vedo un nebbione che si può tagliare a fette, se è così qui figuriamoci in autostrada!
Visto che comunque siamo svegli osiamo andare a prendere il treno delle Nord. Arriviamo ad Asso con circa 20/25 minuti di ritardo, Non me la voglio prendere con loro, oggi per noi non sono un grosso problema.
Dalla stazione andiamo a sinistra. Attraversiamo il paese (sosta colazione naturalmente). Proseguiamo lungo la strada che gira a sinistra, attraversiamo il torrente e qui troviamo le indicazioni per il Palanzone. Si sale dapprima su ripida strada in cemento che poco dopo diventa mulattiera anche se molto malmessa. Stranamente da qui fino a Enco non ci sono tracce di passaggio sulla neve, neve orribile, crostosa e pesante.
All’agriturismo di Enco le strade che vi confluiscono sono perfettamente pulite. Continuiamo fino al bivio per il Foro Francescano (a sinistra) mentre noi proseguiamo in salita verso la Bocchetta di Palanzo. Non è passata molta gente, qualche traccia ma niente più. Al bivio per evitare la cima proseguiamo per la cima naturalmente, la neve diminuisce parecchio per ritrovarla solo in cima. Breve sosta, qualche foto e proseguiamo per il Monte Bul. Mentre scendiamo vediamo salire una sagoma che ci sembra di riconoscere, zaino enorme, marsupio ancora peggio e macchina fotografica delle stesse dimensioni per bilanciare i vari pesi, dietro una figuretta più piccola non possono che essere Massimo e Rosy! Quanto tempo che non ci si vede, abitiamo a pochi passi ma è più facile incontrarsi in montagna che nelle vie del nostro paese! Scambio di auguri con promessa di rivederci quanto prima e proseguiamo nei rispettivi percorsi.
Il nostro giro prosegue senza altri incontri passando per il Rifugio Riella, il Pizzo dell’Asino e la Capanna Mara dove facciamo sosta pranzo.
Proseguiamo il Bolettone quindi sempre seguendo la dorsale raggiungiamo il Boletto e l’omonimo rifugio dove ci fermiamo per il caffè e due chiacchiere con la simpatica signora che lo gestisce e che ci avvisa che più avanti troveremo parecchio ghiaccio e quindi di fare attenzione.
Arriviamo alla funicolare di Brunate che è ormai buio, la prendiamo al volo come al volo prendiamo anche il treno per tornare a casa. Bellissima giornata e ottimo inizio delle vacanze natalizie!
Dislivello 1729 m; km 26,2
Ci alziamo presto con l’idea di fare un giro in Liguria ma guardando fuori dalla finestra vedo un nebbione che si può tagliare a fette, se è così qui figuriamoci in autostrada!
Visto che comunque siamo svegli osiamo andare a prendere il treno delle Nord. Arriviamo ad Asso con circa 20/25 minuti di ritardo, Non me la voglio prendere con loro, oggi per noi non sono un grosso problema.
Dalla stazione andiamo a sinistra. Attraversiamo il paese (sosta colazione naturalmente). Proseguiamo lungo la strada che gira a sinistra, attraversiamo il torrente e qui troviamo le indicazioni per il Palanzone. Si sale dapprima su ripida strada in cemento che poco dopo diventa mulattiera anche se molto malmessa. Stranamente da qui fino a Enco non ci sono tracce di passaggio sulla neve, neve orribile, crostosa e pesante.
All’agriturismo di Enco le strade che vi confluiscono sono perfettamente pulite. Continuiamo fino al bivio per il Foro Francescano (a sinistra) mentre noi proseguiamo in salita verso la Bocchetta di Palanzo. Non è passata molta gente, qualche traccia ma niente più. Al bivio per evitare la cima proseguiamo per la cima naturalmente, la neve diminuisce parecchio per ritrovarla solo in cima. Breve sosta, qualche foto e proseguiamo per il Monte Bul. Mentre scendiamo vediamo salire una sagoma che ci sembra di riconoscere, zaino enorme, marsupio ancora peggio e macchina fotografica delle stesse dimensioni per bilanciare i vari pesi, dietro una figuretta più piccola non possono che essere Massimo e Rosy! Quanto tempo che non ci si vede, abitiamo a pochi passi ma è più facile incontrarsi in montagna che nelle vie del nostro paese! Scambio di auguri con promessa di rivederci quanto prima e proseguiamo nei rispettivi percorsi.
Il nostro giro prosegue senza altri incontri passando per il Rifugio Riella, il Pizzo dell’Asino e la Capanna Mara dove facciamo sosta pranzo.
Proseguiamo il Bolettone quindi sempre seguendo la dorsale raggiungiamo il Boletto e l’omonimo rifugio dove ci fermiamo per il caffè e due chiacchiere con la simpatica signora che lo gestisce e che ci avvisa che più avanti troveremo parecchio ghiaccio e quindi di fare attenzione.
Arriviamo alla funicolare di Brunate che è ormai buio, la prendiamo al volo come al volo prendiamo anche il treno per tornare a casa. Bellissima giornata e ottimo inizio delle vacanze natalizie!
Dislivello 1729 m; km 26,2
Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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