Monte Boglia (1516m) da Brè (TI)
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Si lascia la macchina nell'ampio parcheggio all'ingresso del paese, che è ben ristrutturato e impreziosito al suo interno da un percorso artistico di tutto rispetto.
Da qui si seguono i cartelli indicatori (Alpe Bolla e Monte Boglia) e si sale lungo la stradina selciata che attraversa i tornanti di quella asfaltata che porta alle case che si trovano sopra il nucleo principale.
Rapidamente si giunge così a Materone (960m, 0.20h) dove la strada finisce in un piazzale (parcheggio per chi ha il permesso o la necessità di giungere fin qui in auto) mentre il sentiero procede in saliscendi nello splendido bosco di faggi, con alcuni esemplari di tutto rispetto per età e dimensioni.
In località Carbonera (1033m, 0.40h) nei pressi di una presa d'acqua con fontanella si trova un bivio da cui si procede sulla destra in direzione della vetta, laciando il sentiero che in piano procede verso Alpe Bolla.
La stradina sale sempre regolare nel bosco fino a giungere in prossimità della cresta al Sasso Rosso (1295m, 1.20h), da cui il panorama inizia ad aprirsi verso il versante lariano con le cime delle Grigne e delle Orobie.
Il sentiero diventa quindi più stretto ma sempre comodo e sale a tornanti fino alla Bocchetta di Boglia (1428m) e di qui per cresta alla cima (1516m, 2h), con panorami via via più ampi in ogni direzione, dai laghi insubri alla catena delle alpi.
Doveva essere la prima ciaspolata della stagione e visto che in settimana aveva nevicato fino in pianura siamo partiti armati di tutto punto... avvicinandoci ai laghi però ci siamo resi conto che di neve ne avremmo pestata ben poca, l'inversione termica e il microclima insubrico ci hanno giocato un bello scherzo.
La giornata era comunque ideale per una meta così panoramica, quindi nessun rimpianto per le ciaspole lasciate nel bagagliaio!
Con me e Marisa stavolta c'erano gli amici Max e Chiara.
Da qui si seguono i cartelli indicatori (Alpe Bolla e Monte Boglia) e si sale lungo la stradina selciata che attraversa i tornanti di quella asfaltata che porta alle case che si trovano sopra il nucleo principale.
Rapidamente si giunge così a Materone (960m, 0.20h) dove la strada finisce in un piazzale (parcheggio per chi ha il permesso o la necessità di giungere fin qui in auto) mentre il sentiero procede in saliscendi nello splendido bosco di faggi, con alcuni esemplari di tutto rispetto per età e dimensioni.
In località Carbonera (1033m, 0.40h) nei pressi di una presa d'acqua con fontanella si trova un bivio da cui si procede sulla destra in direzione della vetta, laciando il sentiero che in piano procede verso Alpe Bolla.
La stradina sale sempre regolare nel bosco fino a giungere in prossimità della cresta al Sasso Rosso (1295m, 1.20h), da cui il panorama inizia ad aprirsi verso il versante lariano con le cime delle Grigne e delle Orobie.
Il sentiero diventa quindi più stretto ma sempre comodo e sale a tornanti fino alla Bocchetta di Boglia (1428m) e di qui per cresta alla cima (1516m, 2h), con panorami via via più ampi in ogni direzione, dai laghi insubri alla catena delle alpi.
Doveva essere la prima ciaspolata della stagione e visto che in settimana aveva nevicato fino in pianura siamo partiti armati di tutto punto... avvicinandoci ai laghi però ci siamo resi conto che di neve ne avremmo pestata ben poca, l'inversione termica e il microclima insubrico ci hanno giocato un bello scherzo.
La giornata era comunque ideale per una meta così panoramica, quindi nessun rimpianto per le ciaspole lasciate nel bagagliaio!
Con me e Marisa stavolta c'erano gli amici Max e Chiara.
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ciocorik

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