Parto presto, ma data l'ora mi becco tutto il traffico dei frontalieri che varcano il confine per recarsi al lavoro e così arrivo a Monte Carasso alle 8.30, per fortuna la funivia arriva quasi subito e poco dopo le 9.00 inizio la mia escursione verso la cima dell' Uomo. Lo zaino è pesante: dentro ci sono la corda da 60 m, i ramponi la picca e altra attrezzatura ma quello che pesa non è il materiale. Mentre cammino penso a tante cose finchè non mi viene in mente una frase della Meroi: i pensieri diventano pesanti come pietre e non ti permettono di salire...bisogna svuotare lo zaino delle cose inutili. Così sposto i pensieri sulle cose belle e comincio a pensare a quando sulle spalle portavo le mie bambine e a poco a poco lo zaino diventa più leggero.
Il sentiero fino alla capanna non è innevato e si procede bene, oltrepasso i cartelli che indicano la cima dell'Uomo a 2 ore e continuo a salire; trovo un cartello divelto...e, pur non essendo un genio della segnaletica, non ho dubbi sulla direzione da seguire e proseguo tenendomi a sinistra, ora comincia ad esserci neve, ma la cosa non crea grossi problemi. Arrivo alla Bocchetta d'Erbea e mi ritrovo in un altro mondo: l'esposizione a nord ha fatto si che la neve caduta i giorni scorsi restasse, per cui mi rampono e inizio a scendere il canalino che mi permetterà di aggirare le pareti della cima D'Erbea...
gbal nella sua relazione scrive che saranno circa 50 m di dislivello e così, evitando di scendere troppo, appena mi è possibile mi sposto sulla sinistra e recupero un pò di dislivello, ritrovandomi davanti un lungo traverso, la neve è circa 50/70 cm ed è abbastanza dura ma non ghiacciata, segnali non se ne vedono più, ma il percorso è intuitivo. Continuo a tenermi alta in modo da poter arrivare al canale da risalire in modo non troppo diretto. Il canalino è abbastanza libero e ricompaiono i segnali bianchi e rossi, arrivo alla bocchetta e la vista si apre sull'altra valle e sulla cima dell'uomo...mi aspetta un altro traverso. poi una breve salita finale...ci vorrà un'ora, ma sono in orario. Il breve caminetto finale non è molto innevato e salgo senza difficoltà, manca ancora poco, un altro piccolo travero e...sono arrivata...attorno a me solo il silenzio e una vista sconfinata. L'ultima salita riporta la data de 24 ottobre, il giorno del mio compleanno...mi sembra una cosa carina.Mi fermo una ventina di minuti poi percorro a ritroso il mio cammino, alle 16.30 salgo al volo sulla funivia, dove incontro le prime persone della giornata.
Una bellissima uscita in solitaria, in un gruppo di montagne che ho scoperto gironzolando in Hikr
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