Monte Faiè
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Come al solito quando c'è un ponte di mezzo c'è anche il maltempo. Pare che l'unica giornata bella sia il 2, così organizziamo per una gita in zona, partenza e rientro comodi, il Faiè è quello che fa per noi.
Lasciamo l'auto in piazza a Bracchio, piccola frazione di Mergozzo e saliamo seguendo le indicazioni per Vercio. Il sentiero è molto bello, tutto di ciottoli, peccato che è autunno e lo strato di foglie di castagno ci da qualche problema di "tenuta". Man mano che ci si alza il panorama si fa interessante, in circa 1h e mezza giungiamo a Vercio. Stupendo, prati ben tenuti, baite completamente ristrutturate ed un gran panorama, è un balcone affacciato sulla bassa Valdossola.
Ripartiamo seguendo le indicazioni per la Colma di Vercio. Il sentiero sale ripido nel bosco che mano a mano diventa più rado, poi passa dall'altro lato della cresta e compie gli ultimi metri ripidi fino alla Colma. Qui il cambio di ambiente è incredibile, verso sud, al sole, castagni e le betulle che hanno preso il posto dei pascoli abbandonati. Verso nord la Valgrande con i suoi fitti boschi di faggio che scendono verso il fondovalle. Percorriamo la cresta, a tratti spazzata dal vento, verso la cima che raggiungiamo in 20 minuti.
Qui la vista è sparita, siamo immersi in una nuvola che non ci mollerà finchè non inizieremo a scendere. Intanto preparo vin brulè visto che la temperatura, grazie alla nuvola, è scesa repentinamente.
Per la discesa decidiamo di compiere un giro ad anello, così scendiamo in direzione Ompio che raggiungiamo in breve tempo, da qui un sentiero poco utilizzato e non segnalato perfettamente ci permette di rientrare a Bracchio dove recuperiamo l'auto per andare a Fondotoce per una birretta.
Lasciamo l'auto in piazza a Bracchio, piccola frazione di Mergozzo e saliamo seguendo le indicazioni per Vercio. Il sentiero è molto bello, tutto di ciottoli, peccato che è autunno e lo strato di foglie di castagno ci da qualche problema di "tenuta". Man mano che ci si alza il panorama si fa interessante, in circa 1h e mezza giungiamo a Vercio. Stupendo, prati ben tenuti, baite completamente ristrutturate ed un gran panorama, è un balcone affacciato sulla bassa Valdossola.
Ripartiamo seguendo le indicazioni per la Colma di Vercio. Il sentiero sale ripido nel bosco che mano a mano diventa più rado, poi passa dall'altro lato della cresta e compie gli ultimi metri ripidi fino alla Colma. Qui il cambio di ambiente è incredibile, verso sud, al sole, castagni e le betulle che hanno preso il posto dei pascoli abbandonati. Verso nord la Valgrande con i suoi fitti boschi di faggio che scendono verso il fondovalle. Percorriamo la cresta, a tratti spazzata dal vento, verso la cima che raggiungiamo in 20 minuti.
Qui la vista è sparita, siamo immersi in una nuvola che non ci mollerà finchè non inizieremo a scendere. Intanto preparo vin brulè visto che la temperatura, grazie alla nuvola, è scesa repentinamente.
Per la discesa decidiamo di compiere un giro ad anello, così scendiamo in direzione Ompio che raggiungiamo in breve tempo, da qui un sentiero poco utilizzato e non segnalato perfettamente ci permette di rientrare a Bracchio dove recuperiamo l'auto per andare a Fondotoce per una birretta.
Tourengänger:
Marchino

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