Passo San Giacomo m. 2313 e Lago Castel m.2223
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Che strana giornata è mai questa!
E' appena arrivato l'autunno e già sembra essersene andato, con la sua valigia piena di funghi, di castagne, di foglie gialle e rosse, di folate di aria tiepida.....
Il suo passaggio è stato veloce come una saetta ma, prima di andarsene, ha lasciato sul terreno un' inattesa coltre bianca.....
Beh......devo dire che tutto mi sarei aspettata, ma non di trovare la neve!
Non sono ancora preparata ad un evento simile.
Ma procediamo con ordine!
Oggi siamo in gita con il CAI di Paullo, ed è Ruggero ad avere, ancora una volta, l'audacia di accompagnare il nostro stravagante gruppo, un manipolo di adulti troppo spesso anarchici, sui percorsi della Val Formazza.
La meta è......anzi, dovrebbe essere......il lago Castel.
Che siamo un po' indisciplinati lo dimostriamo fin da subito, sgranandoci velocemente lungo il ripido e scivoloso sentiero che sale quasi direttamente fino al Rifugio.
Ormai le conosco bene le motivazioni, o meglio..... le giustificazioni di chi sta davanti, perchè sono anche le mie..... quando riesco a far parte delle avanguardie:
"Devo tenere il mio passo...."
"E' meglio che vada, perchè se mi fermo mi raffreddo troppo...."
"Vado avanti perchè sono lenta e prima o poi gli altri mi raggiungeranno....."
Ma per dovere di cronaca devo dire che, ogni tanto, non trascuriamo di guardare indietro, tenendo d'occhio il resto del gruppo e, arrivati al bivio per il Lago Castel, ci fermiamo ad aspettare che arrivino tutti.
Mancano solo 15 minuti alla meta e molti di noi "scalpitano" per arrivare fino al Passo San Giacomo.
Non appena Ruggero ci dà il suo benestare partiamo per raggiungere il nostro nuovo obiettivo.
Mentre percorriamo il sentiero che porta al Passo camminiamo, l'uno dietro l'altro, in fila indiana: sembriamo tanti soldatini ben allineati che marciano in perfetta sincronia, con Marika davanti, a dare il ritmo.
La meta è ben visibile, ma impieghiamo circa un'ora a raggiungerla, cercando di evitare, per quanto possibile, di affondare i piedi nella neve.
Impresa ardua!
Ma almeno il percorso è chiaro ed evidente.
Mi è capitato più volte di trovarmi in questi luoghi in pieno inverno e ricordo benissimo che, dopo la casa dei guardiani, non esiste più nessun tracciato, se non quello segnato dagli sci degli scialpinisti, assidui frequentatori della zona, o al massimo dalle ciaspole di alcuni escursionisti.
Arrivati al Passo troviamo un angolino dove sederci, e qui mi rendo conto che l'autunno sta rientrando dalla finestra: lo dimostrano i raggi caldi del sole che ci obbliga a stare in maniche di camicia, il cielo color cobalto e la neve che si spappola sotto i nostri occhi....
Come si sta bene qui!
Potrei fermarmi ore e ore a contemplare il paesaggio che mi circonda, con gli occhi persi nelle acque azzurre del lago che si fondono con l'azzurro del cielo, creando giochi di trasparenze nei quali si riflettono, come in uno specchio, le montagne imbancate dalla recente spruzzatina di neve e tra le quali spicca, imponente, la piramide del Basodino.
Un altro dei miei sogni nel cassetto!
So che non è un'impresa impossibile, devo solo lavorare qualcuno ai fianchi.......
Sulla strada del ritorno la visione del Basodino ci accompagna costantemente, circondato dai suoi vassalli, non meno belli e non meno maestosi.
Anche l'ardito Corno di Nefelgiù, in lontananza, attira continuamente la mia attenzione....
Ma il tempo stringe....ed è ora di fare dietro front!
Quando raggiungiamo di nuovo il bivio per il Lago Castel leggo nello sguardo degli altri quello che avrei in mente di fare anch'io!
E' un segnale: pronti.....via!
E arriviamo anche fino al Lago Castel......
Una sosta breve, anzi brevissima, uno sguardo veloce al lago e alle montagne che lo circondano e poi....giù velocemente verso valle, dove il pullman ci attende.
Questa volta alla torta di Maurizio si aggiunge anche la mia, un dolce gadget a tutti i componenti del gruppo, per festeggiare insieme a loro il mio recente compleanno.
E a questo punto non può mancare ovviamente un grande GRAZIE a Ruggero per averci sopportato......
E' appena arrivato l'autunno e già sembra essersene andato, con la sua valigia piena di funghi, di castagne, di foglie gialle e rosse, di folate di aria tiepida.....
Il suo passaggio è stato veloce come una saetta ma, prima di andarsene, ha lasciato sul terreno un' inattesa coltre bianca.....
Beh......devo dire che tutto mi sarei aspettata, ma non di trovare la neve!
Non sono ancora preparata ad un evento simile.
Ma procediamo con ordine!
Oggi siamo in gita con il CAI di Paullo, ed è Ruggero ad avere, ancora una volta, l'audacia di accompagnare il nostro stravagante gruppo, un manipolo di adulti troppo spesso anarchici, sui percorsi della Val Formazza.
La meta è......anzi, dovrebbe essere......il lago Castel.
Che siamo un po' indisciplinati lo dimostriamo fin da subito, sgranandoci velocemente lungo il ripido e scivoloso sentiero che sale quasi direttamente fino al Rifugio.
Ormai le conosco bene le motivazioni, o meglio..... le giustificazioni di chi sta davanti, perchè sono anche le mie..... quando riesco a far parte delle avanguardie:
"Devo tenere il mio passo...."
"E' meglio che vada, perchè se mi fermo mi raffreddo troppo...."
"Vado avanti perchè sono lenta e prima o poi gli altri mi raggiungeranno....."
Ma per dovere di cronaca devo dire che, ogni tanto, non trascuriamo di guardare indietro, tenendo d'occhio il resto del gruppo e, arrivati al bivio per il Lago Castel, ci fermiamo ad aspettare che arrivino tutti.
Mancano solo 15 minuti alla meta e molti di noi "scalpitano" per arrivare fino al Passo San Giacomo.
Non appena Ruggero ci dà il suo benestare partiamo per raggiungere il nostro nuovo obiettivo.
Mentre percorriamo il sentiero che porta al Passo camminiamo, l'uno dietro l'altro, in fila indiana: sembriamo tanti soldatini ben allineati che marciano in perfetta sincronia, con Marika davanti, a dare il ritmo.
La meta è ben visibile, ma impieghiamo circa un'ora a raggiungerla, cercando di evitare, per quanto possibile, di affondare i piedi nella neve.
Impresa ardua!
Ma almeno il percorso è chiaro ed evidente.
Mi è capitato più volte di trovarmi in questi luoghi in pieno inverno e ricordo benissimo che, dopo la casa dei guardiani, non esiste più nessun tracciato, se non quello segnato dagli sci degli scialpinisti, assidui frequentatori della zona, o al massimo dalle ciaspole di alcuni escursionisti.
Arrivati al Passo troviamo un angolino dove sederci, e qui mi rendo conto che l'autunno sta rientrando dalla finestra: lo dimostrano i raggi caldi del sole che ci obbliga a stare in maniche di camicia, il cielo color cobalto e la neve che si spappola sotto i nostri occhi....
Come si sta bene qui!
Potrei fermarmi ore e ore a contemplare il paesaggio che mi circonda, con gli occhi persi nelle acque azzurre del lago che si fondono con l'azzurro del cielo, creando giochi di trasparenze nei quali si riflettono, come in uno specchio, le montagne imbancate dalla recente spruzzatina di neve e tra le quali spicca, imponente, la piramide del Basodino.
Un altro dei miei sogni nel cassetto!
So che non è un'impresa impossibile, devo solo lavorare qualcuno ai fianchi.......
Sulla strada del ritorno la visione del Basodino ci accompagna costantemente, circondato dai suoi vassalli, non meno belli e non meno maestosi.
Anche l'ardito Corno di Nefelgiù, in lontananza, attira continuamente la mia attenzione....
Ma il tempo stringe....ed è ora di fare dietro front!
Quando raggiungiamo di nuovo il bivio per il Lago Castel leggo nello sguardo degli altri quello che avrei in mente di fare anch'io!
E' un segnale: pronti.....via!
E arriviamo anche fino al Lago Castel......
Una sosta breve, anzi brevissima, uno sguardo veloce al lago e alle montagne che lo circondano e poi....giù velocemente verso valle, dove il pullman ci attende.
Questa volta alla torta di Maurizio si aggiunge anche la mia, un dolce gadget a tutti i componenti del gruppo, per festeggiare insieme a loro il mio recente compleanno.
E a questo punto non può mancare ovviamente un grande GRAZIE a Ruggero per averci sopportato......
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