Antica Via Spluga - Gola del Cardinello (Val Chiavenna)
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senza grosse velleità (non conoscevo le potenzialità dei miei compagni) confeziono un quasi anellino, come da insegnamenti del mio abituale compagno

sono ospite a Madesimo, dove pernotto, e nella prima mattina della domenica il bus di linea delle 07.40 ci trasporta comodamente ad Isola...
dalla strada provinciale che costeggia il Lago di Isola, il sentiero parte sulla dx della centrale idroelettrica ed ben segnato con cartello "Via Spluga"...un primo agevole sterrato in leggera ascesa verso Torni (1351) e poi su...il fondo del terreno cambia e lo sterrato cede il posto a conformazioni più o meno organizzate di pietre e tratti erbosi...siamo in un'affascinante valle chiusa e ombrosa accompagnati, sulla ns. sx, dal cantar dell'acque del torrente Liro...
si sale abbastanza velocemente e con buona inclinazione, per quanto non si debbano affrontare dislivelli pazzeschi, fino a giungere all'imbocco della vera e propria Val del Cardinello...
da qui in poi, lo spettacolo è notevole e molto suggestivo con una sorta di mulattiera scavata nella roccia con il ciglio sx (a salire) strapiombante a fondo valle...in alcuni tratti, vi sono addirittura ausili in corda e catena...
quando si inizia ad intravedere il muro di cemento della diga di Monte Spluga, il più e fatto...
la diga è composta da due sbarramenti...per continuare il ns. anello teniamo quello di sx (sbocco naturale della Val del Cardinello) alle spalle, aggirando verso dx un panettone agevole, per trovarci di fronte il secondo muro della diga che ci porta sul versante di Suretta...pochi metri di asfalto costeggiando i bacino e poi si piega a dx su indicazione Rif.Bertacchi/L.go Emet...
qui è tutto molto facile e andiamo via veloci...la pendenza è altalenante ed il tratto più interessante è il lungo ed assolato traverso a tratti tecnicamente frizzantino per la presenza di roccioni e scaloni...
il Rifugio Bertacchi CAI (2175) è sempre in vista adagiato su una gobba erbosa...visibile solo all'ultimo il bel Lago Emet (2144)...domenica era l'ultimo giorno di apertura stagionale ed il prossimo anno, dopo restauro ed ampliamento, apparirà in nuova veste...si gode di un panorama incantevole e su tutto, oltre alla maestosa cornice composta dal Pizzo Suretta (3027), Pizzo Emet (3208), rapisce lo sguardo la punta "ghiacciata" del Pizzo Ferrè (3103).
è tempo di pausa...un pò di "pappa" veloce e siamo pronti a ripartire...
davanti la dolce immagine della verde valle, ricca di acqua e pascoli con, in fondo, Madesimo...
la prima parte della discesa è piuttosto ripida ed impegnativa poi, invece, tutto diventa molto semplice e serafico...
Il sentiero, in tutto il suo sviluppo è molto ben segnato ed intuitivo; la difficoltà, per dislivello e tecnica è esigua; è, invece, molto molto panoramico e caratteristico; non sottovalutare i passaggi a strapiombo, soprattutto per chi avesse problemi di vertigini e, comunque, l'estensione (così come percorso da noi).
Ciao a tutti
Luca
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zar

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Kommentare (8)