Prove di arrampicata ad Introbio
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Oggi, dopo 20 anni che non arrampico oltre il II grado (a parte piccoli sassi) e 10 anni che non faccio una discesa in doppia, ho fatto questa tranquilla prova di arrampicata nei pressi di Introbio.
Sono andato con uno dei tanti escursionisti conosciuti nei dintorni di Canzo.
In questa zona ci sono diverse paretine con difficoltà dalle più facili a quelle difficili; noi abbiamo scelto la Gran Placca, che si trova in fianco alla Casa delle Guide.
Le mie vecchie scarpe da arrampicata sono ancora in ottime condizioni, a parte una leggera maggior rigidità.
Cominciamo con la via Biberon, 3c, 20 metri; salgo due volte scendendo in doppia, la prima volta un po' impacciato, la seconda discesa perfetta.
Saltando le vie medie, il mio compagno me ne propone una difficile, con appigli e appoggi artificiali: via Senza Nome, 22 metri, difficoltà non valutabile.
Comincia a salire lui, assicurato da mè, sistema la corda poi scende in doppia; dopo provo io a salire.
Il primo tentativo sono bloccato da un crampo ad un polpaccio, è la forma di questi appoggi o la mia insicurezza che mi fà faticare di più? Scendo, mi riposo un po' poi riprovo. Questa volta arrivo più in alto ma non alla fine, il mio allenamento è troppo scarso.
Mangiamo qualcosa poi riprovo, ma non vado oltre lo stesso punto.
Sono anche assetato, ho finito la mia acqua e la vicina fontana è chiusa, anche questo contribuisce alla fatica.
Andrà meglio la prossima volta, nel frattempo devo allenare di più le braccia, senza svegliare il can che dorme (acciacchi vari).
Per informazioni: larioclimb.paolo-sonja.net
Alla prossima
Ciao
Stefano
Sono andato con uno dei tanti escursionisti conosciuti nei dintorni di Canzo.
In questa zona ci sono diverse paretine con difficoltà dalle più facili a quelle difficili; noi abbiamo scelto la Gran Placca, che si trova in fianco alla Casa delle Guide.
Le mie vecchie scarpe da arrampicata sono ancora in ottime condizioni, a parte una leggera maggior rigidità.
Cominciamo con la via Biberon, 3c, 20 metri; salgo due volte scendendo in doppia, la prima volta un po' impacciato, la seconda discesa perfetta.
Saltando le vie medie, il mio compagno me ne propone una difficile, con appigli e appoggi artificiali: via Senza Nome, 22 metri, difficoltà non valutabile.
Comincia a salire lui, assicurato da mè, sistema la corda poi scende in doppia; dopo provo io a salire.
Il primo tentativo sono bloccato da un crampo ad un polpaccio, è la forma di questi appoggi o la mia insicurezza che mi fà faticare di più? Scendo, mi riposo un po' poi riprovo. Questa volta arrivo più in alto ma non alla fine, il mio allenamento è troppo scarso.
Mangiamo qualcosa poi riprovo, ma non vado oltre lo stesso punto.
Sono anche assetato, ho finito la mia acqua e la vicina fontana è chiusa, anche questo contribuisce alla fatica.
Andrà meglio la prossima volta, nel frattempo devo allenare di più le braccia, senza svegliare il can che dorme (acciacchi vari).
Per informazioni: larioclimb.paolo-sonja.net
Alla prossima
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Stefano
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