Direttissima al Monte Generoso per il Canalone delle Pianchette
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Avevo letto con interesse la relazione di Sky che descriveva una ascesa al Generoso assieme a persone della SAT Mendrisio fatta per il Canalone delle Pianchette in condizioni davvero dure (vedi). Essendo il Generoso una delle montagne “di casa” e mancandomi questa via mi ripromisi di tentarla un giorno o l’altro.
L’occasione è arrivata quando non si è potuta fare un’altra gita concordata con un’amica per cui ho tirato fuori dal cappello questo “coniglio”. I presupposti non erano confortanti: dall’Alpe Perostabbio in poi non conoscevo questo percorso; la narrazione di Sky non descriveva proprio una passeggiata e un paio di giorni prima si era risvegliata una lombo-sciatalgia. Ma tant’è; che sia difetto o virtù la mia testardaggine mi ha spinto a partire, con metodo, certo: “vediamo se arrivo all’Alpe Perostabbio poi vediamo se trovo il sentiero; se è brutto torno indietro, ecc.”.
Invece, dopo un po’ di riscaldamento e di denti stretti i dolori scemavano e proprio in prossimità di Perostabbio incontravo un ragazzo di nome Marco di origine colombiana ma domiciliato in Ticino abituale frequentatore del Generoso anch’esso che mi chiese informazioni sulla Ferrata Angelino. Poi all’Alpe, quando gli dissi ciò che avevo in mente, egli mi propose di fare assieme la Direttissima ed io dopo qualche titubanza e dopo averlo avvertito delle difficoltà, accettai di buon grado.
Rintracciammo l’inizio del sentiero a dx guardando la casupola dell’Alpe e ci incamminammo. Subito la via si mostrò difficile e rischiosa; il sentiero era segnalato da fettucce bianco-rosse e questa era l’unica nota positiva; per il resto franava a ogni piè sospinto, il terriccio era umido, le foglie tante e il precipizio alla ns. destra sempre pronto ad accoglierci. Più volte ho maledetto la scelta delle scarpe basse ormai con poco grip e rimpianto gli scarponi lasciati in auto. Il sentiero costeggia a lungo la muraglia che precipita a Ovest del Generoso e a un tratto abbiamo capito di aver superato l’attacco (da notare che la segnalazione continua….chissà dove porta il sentiero). Problematico ritorno indietro sino all’agognato Canalone e finalmente si comincia ad arrampicare. Sì, proprio arrampicare perché il canalone è costituito da rocce levigate dall’acqua interrotte da terrazzini costituiti di roccia marcia e pericolosa. E’ classificato come II UIAA ma essendo povero di appigli l’arrampicata è simile a quella che si svolge su granito senza il vantaggio della porosità del granito; un paio di volte, nei passaggi intermedi, mi è rimasta in mano e precipitata la roccia cui mi ero appigliato e assicuro che non è simpatico. Nel frattempo osservando Marco mi rendevo conto che aveva un’ottima esperienza di arrampicata: tastava con attenzione gli appigli prima di affidarsi a loro e cercava minuziosamente il percorso migliore. Arrivati al famoso canalino descritto da Sky che classifico senz’altro di III+ che oltre ad essere stretto è anche aggettante in alcuni punti, osservo Marco che lo affronta con bella spaccata, anche se forse la via più facile è esterna a dx a mio parere, ma quando tocca a me lo provo fino a metà e poi,visto che l’avevo, lancio una mezza corda a Marco pregandolo di assicurarmi ad un alberello più in alto. Così in completa sicurezza lo raggiungo e proseguiamo ancora per un paio di tiri con corda a comando alternato e poi, usciti dai pericoli, ci incamminiamo verso la cresta sommitale. Preferiamo non uscire dal canale sotto l’antenna perché volevamo raggiungere la vetta e quindi saliamo verso NE.
Brindisi in vetta con birra e spuntino ma scappiamo in fretta per il gran caldo, alla faccia dei 1700 m. Mancato un rendez-vous con amici in vetta ridiscendiamo per il collaudato percorso che costeggia il Sasso Bianco, Cima della Piancaccia e scende a Bogo e poi a Rovio.
Un ritorno senza storia ma con piacevoli chiacchierate e scambi d’idee con il simpatico Marco senza il quale forse…..sarei tornato indietro se non fosse più difficile fare questo che andare avanti.
Alla prossima…..
N.B.: La classificazione III è relativa al canalino e a qualche altro breve tratto. Normalmente si può parlare di II UIAA
I tempi (per i precisi):
Località |
Tempo parziale |
Progressivo |
Rovio |
0 |
0 |
Alpe Perostabbio |
1:45 |
1:45 |
Attacco Canalone |
1:16 |
3:00 |
Cresta Generoso |
2:04 |
5:04 |
Vetta Generoso |
0:11 |
5:15 |
Sosta |
0:29 |
5:43 |
Cima Piancaccia |
0:22 |
6:06 |
Pianca dell’Alpe |
0:31 |
6:37 |
Bogo |
0:49 |
7:25 |
Rovio |
0:41 |
8:07 |
Pillole….di sudore e di fatica:
Dislivello salita/discesa 1375m
Lunghezza totale 12,6 km
Tempo totale lordo 8h07’
Tempo totale senza soste 7h38’
Soste totali 29’
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