Großer Spronser Rötelspitz - Texelgruppe / Cima Rosa di Sopranes (2625 m) – Gruppo di Tessa
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Visto che in montagna non ci vado quasi mai (…mah, sarà vero?) decidiamo con la famiglia di passare una settimana di vacanza in Tirolo, a soli 4 km da Tirolo (Dorf Tirol) e dal suo Castello (Schloß Tirol), nonché ad un unico km da Foresta, nome che forse non dice niente, ma che nella sua versione originale tedesca– Forst – dirà qualcosa a più di un amante della bionda bevanda al luppolo.
Naturalmente, essendo questa una “vacanza in famiglia” e non una “settimana di escursioni selvagge e continuative in montagna” mi limito ad alcune gite – tre in pubblicazione qui su Hikr – di diversa difficoltà e durata.
Evase le premesse veniamo alla gita odierna. Vedo che questa cima è già stata nominata in vari modi: la mia carta dice “Großer Spronser Rötelspitz” e così la nominerò, anche se la denominazione alternativa “Algunder Rötelspitz” non mi sembra poi così fuori luogo, anzi…
Parto da Vellau/Velloi (900 m), frazione “alta” di Lagundo (e buon compromesso tra il “fair behaviour” e “l’inutile ostinazione di partire dal fondovalle”), naturalmente lasciando perdere tutti gli “aiuti esterni” (seggiovia e bidonvia successiva) ed arrivando qui in auto. La strada salirebbe ancora, ma il sopralluogo del giorno prima mi induce a fissare a Vellau il luogo della partenza, visto che la strada ben presto diventa sterrata e percorribile quindi solo con mezzi adatti.
Da Vellau raggiungo ben presto la Gasthaus Kienegger e poi Platzer (1302 m), dove - appena sopra - la Gasthof Oberplatzer gode di un panorama mozzafiato su Merano, il Burgraviato, la Valle dell’Adige e parte della Val Venosta. Da lì proseguo sul sentiero n.26, inizialmente su sterrata e successivamente su sentiero, fino a raggiungere la Hochganghaus/Rif. Casa del Valico (1839 m). Qua salgo sul sentiero n.7 (la carta dice “nur für Geübte” – “solo per esperti” – ma a parte qualche catena, qualche passaggio appena un po’ esposto ed il superamento di un canalino che viene aggirato in costa sulla destra, non c’è nulla di difficile, e soprattutto nulla che superi il T3). Senza nessuna difficoltà raggiungo la Hochgangscharte/”Il Valico” (2441 m), ma la nebbia che dalla quota 2200 circa mi accompagna, lascia tutto all’immaginazione e nulla alla visuale.
Qui prendo il sentiero a destra (il n.5) e lo seguo fin sulla vetta della Cima Rosa di Sopranes (2625 m), dove mi accontento di ammirare il panorama verso la croce di vetta, visto che tutto è immerso in un’informe zuppa grigia. Chi va in montagna sa che ci sta anche questo, quindi inutile prendersela, andrà meglio la prossima volta (forse…)
Rifaccio lo stesso sentiero dell’andata e così arrivo a Lagundo per le 12.30, in tempo per il pranzo della domenica: anche da sotto, la vista della cima è preclusa. Ma che importa? La vita è bella!
PS Le foto di questa e delle prossime pubblicazioni non sono strettamente connesse all’escursione del giorno, nel senso che mi sono preso la libertà di aggiungerne anche alcune relative alle vicinanze e/o ai giorni in cui non sono salito sulle cime.
Tempo totale: 6 ore e 30’. Dettaglio:
Vellau – Rötelspitz: 4 ore
Rötelspitz – Vellau: 2 ore e 30’

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