Bell'anello, bella compagnia: Orcesco - Pizzo Ragno - Pizzo Nona
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Giulio (gbal) dice:
Seconda gita assieme a Roberto. La giornata non era quella che l’escursionista sogna; meteo incerta, nuvole erranti che a tratti coprono tutto, a tratti quasi si dissolvono. Ma la voglia di gita era tanta per cui…appuntamento al solito parcheggio di Masera; Roberto puntuale come l’autista della Regina d’Inghilterra è ad aspettarmi col suo poderoso pick-up. Una calorosa stretta di mano, cambio scarpe e via. Si arriva ad Orcesco in Val Vigezzo. Radunata l’attrezzatura, senza indugio attraversiamo la ferrovia vigezzina, poi il bel paesino e ci dirigiamo di buona lena all’Alpe Campra su comoda mulattiera tutta in un bosco stupendo che ci ripara dalla calura di questa giornata oppressa da Scipione, anticiclone africano. Dopo una breve sosta all’Alpe inizia il percorso propriamente detto, davvero duro, che salendo sempre ad Est ci fa intercettare la cresta al Colle Ragno. Qui, se è possibile dirlo, le cose diventano ancora più difficili; animali non se ne vedono, tacciono anche gli uccelli e l’unico rumore che si sente è l’ansimare del nostro respiro. La pendenza è ragguardevole ma siamo in “forma” quest’oggi e il Pizzo Ragno esercita una magnetica attrazione che non ci fa mai sostare. Ad un tratto si giunge ad un colletto con un bel prato dove l’ardua salita termina ed inizia invece….il tratto da arrampicare, la parte divertente, comunque faticosa ma quando il gesto atletico cambia sembra di faticare meno (vedi triathlon, duathlon ecc.). Qui si può scegliere cosa fare: quasi sempre arrampicare è obbligatorio, in altri casi si può optare per dribblare alcuni tratti su sentierini di capre ma sempre più anche l’inizialmente dubbioso Roberto segue me sulla roccia piuttosto che sulle piste. La difficoltà è sempre contenuta, si parla di II UIAA e non oltre ma un capitombolo potrebbe costringerci ad un giretto in elicottero.
Finalmente la vetta ci accoglie con la sua bella croce ed una grossa fascina di legna elitrasportata forse per un progetto di feste ferragostane, chissà.
Festeggiamo con un inusuale (per me) brindisi con l’ottimo vino di Roby, pane e salame che si sa, da sempre unisce le genti più della politica e intanto osserviamo la bella cresta senza fine che unisce diverse cimette per culminare sul Pizzo di Nona, scendere al Passo di Biordo e risalire al Togano.
Terminato il party, fatte le foto ci guardiamo negli occhi e senza una parola, non ce n’è bisogno, ci dirigiamo verso la cresta. Roberto ormai ha abbandonato le poche remore che aveva e segue come me il percorso della cresta integrale, anche questo un bel II grado anche esposto a tratti e si diverte da matti. Il saliscendi ci porta a toccare almeno tre cime prima di incontrare il vero Pizzo Nona che ci accoglie spoglio, pieno di escrementi di ovini ma ricco anch’esso di una visuale spettacolaresulla ValGrande, sull’Ossola e la Val Vigezzo. Sotto di noi ci attende in Passo Biordo, porta di accesso del nostro rientro mentre di fronte incombe il Togano al quale a malincuore siamo costretti a rinunciare per oggi. Iniziamo la discesa, raggiungiamo il passo e le indicazioni lì affisse e scendiamo ad incrociare uno dei tanti affluenti del Torrente Melezzo, che scorre sul fondo della Valle Antoliva. Il percorso è ben segnalato grazie alla buona volontà dei locali; non si può dire affatto che sia agevole perché oltre a scendere ripidamente e rapidamente è quasi per nulla tracciato; il peggiore dei sentieri percorsi oggi. Scesi al torrente risaliamo il versante opposto e chiudiamo il bell’anello all’Alpe Campra con nuovi festeggiamenti e brindisi. Di qui la strada torna ultra-comoda e in men che non si dica arriviamo al pick-up di Roby che ci attende ad Orcesco.
Grazie davvero Roberto. Questa è una gita che credo elencheremo nel novero delle migliori e più ripaganti mai fatte, assieme e anche singolarmente.
Al prossimo progetto spero altrettanto felice.
Nota: La difficoltà di arrampicata II UIAA è quasi sempre obbligata nel tratto finale del Pizzo Ragno e per la cresta Ragno-Nona.
Roberto (tignoelino) dice:
Sarà psicologico ma, l' ultima escursione è sempre la più bella. Oserei dire splendida quella di
oggi, anche se il meteo non era dei migliori; meglio così in quanto, se ci fosse stato sole pieno,
sulla cresta ci saremmo giocati gli ultimi neuroni. Siamo veramente un buon duo con Giulio che
oggi era in una forma super smagliante (si vedeva la sua voglia di cime dopo la pausa di 10 giorni).
Abbiamo trascorso una bellissima giornata ( mi ha portato a fare la lunga cresta tra Ragno e Nona
che da solo non avrei mai fatto) e, malgrado l' impegnativo percorso, siamo arrivati alla fine senza
grande stanchezza. Nulla da aggiungere alla relazione dettagliata. Grazie Giulio per la bella
giornata. roby
I tempi (per i precisi):
Località |
Tempo parziale |
Progressivo |
Velocità salita/discesa |
Orcesco (auto) 814m |
0 |
0 |
0 |
Alpe Campra 1385m |
1:24 |
1:24 |
408 m/h |
Sosta |
0:12 |
1:36 |
|
Colle del Ragno 1648m |
0:41 |
2:16 |
385 m/h |
Attacco Ragno 2033m |
0:53 |
3:10 |
436m/h |
Sosta |
0:08 |
3:18 |
|
Pizzo Ragno 2289m |
0:38 |
3:55 |
404 m/h |
Sosta |
0:40 |
4:36 |
|
Pizzo Nona 2271m |
0:39 |
5:15 |
saliscendi |
Sosta |
0:12 |
5:27 |
|
Passo Biordo 2061m |
0:25 |
5:52 |
504 m/h |
Sosta |
0:12 |
6:04 |
|
Alpe Campra 1385m |
1:38 |
7:42 |
584m/h / 141m/h |
Sosta |
0:26 |
8:07 |
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Orcesco (auto) 814m |
1:01 |
9:08 |
561 m/h |
Pillole….di sudore e di fatica:
Dislivello salita/discesa 1670m
Lunghezza totale 16,4 km
Tempo totale lordo 9h08’
Tempo totale senza soste 7h19’
Soste totali 1h50’
Pendenza media 22%
Pendenza max 44% (da attacco a vetta Pizzo ragno)


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