Pizzo Ragno (2289 m)
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Era il 15 gennaio quando, io e Federico, tentammo il Pizzo Ragno, ma dovemmo cedere e tornare indietro a circa 150 metri dalla vetta causa neve.
Decidiamo così di ripercorrerlo ora, senza traccia di neve, per poter completare ciò che era rimasto in sospeso.
relazione del 15 gennaio.
E' una bellissima giornata e partiamo non troppo presto. Parcheggiamo l'auto nello stesso parcheggio di Gennaio e percorriamo a piedi il piccolo paesino attraversando le rotaie di Orcesco fino a raggiungere il perimetro del bosco.
Seguiamo il sentiero ben visibile fino all'Alpe Campra per poi svoltare tutto a sinistra, puntando ad est.
Entriamo nel fitto bosco e a zig zag saliamo fino alla base della cresta nord, al Colle del Ragno. Le segnaletiche ci indicano 1.45 h per la cima.
L'assenza di neve rende tutto molto più semplice e veloce.
Iniziamo a risalire la cresta, una piccola traccia segue il filo facendosi spazio fra cespugli e roccette. Terminato il primo tratto la cresta si spiana e si scopre alla luce del sole. Da qui si prosegue far roccette e con semplicissima passaggi d'arrampicata (I grado max).
Quasi al termine dell'ascesa, si abbandona il filo di cresta per scendere a destra evitando la piccola parete rocciosa che ci si trova davanti. Si aggira quest'ultima e si risale sul filo di cresta (segnaletica presente).
Ultimo tratto su facile sfasciume ed eccoci in vetta, un pianoro erboso con una vista magnifica su tantissime splendide cime e dietro di noi la misteriosa Val Grande.
Riflettiamo sulla possibilità di un giro ad anello provando ad affrontare la cresta che passa dal Nona, ma i tempi sono ristretti ed optiamo per scendere come per la salita.
In discesa, poco prima dell'Alpe Campra, non troviamo il sentiero indicato sulle mappe che accorcerebbe il rientro (tentato a naso a Gennaio).
Pizzo Ragno: semplice ma divertente e panorama da ammirare!
Compagnia: sempre interessante e collaborativa...ingegneria civile in action ;)
Decidiamo così di ripercorrerlo ora, senza traccia di neve, per poter completare ciò che era rimasto in sospeso.
relazione del 15 gennaio.
E' una bellissima giornata e partiamo non troppo presto. Parcheggiamo l'auto nello stesso parcheggio di Gennaio e percorriamo a piedi il piccolo paesino attraversando le rotaie di Orcesco fino a raggiungere il perimetro del bosco.
Seguiamo il sentiero ben visibile fino all'Alpe Campra per poi svoltare tutto a sinistra, puntando ad est.
Entriamo nel fitto bosco e a zig zag saliamo fino alla base della cresta nord, al Colle del Ragno. Le segnaletiche ci indicano 1.45 h per la cima.
L'assenza di neve rende tutto molto più semplice e veloce.
Iniziamo a risalire la cresta, una piccola traccia segue il filo facendosi spazio fra cespugli e roccette. Terminato il primo tratto la cresta si spiana e si scopre alla luce del sole. Da qui si prosegue far roccette e con semplicissima passaggi d'arrampicata (I grado max).
Quasi al termine dell'ascesa, si abbandona il filo di cresta per scendere a destra evitando la piccola parete rocciosa che ci si trova davanti. Si aggira quest'ultima e si risale sul filo di cresta (segnaletica presente).
Ultimo tratto su facile sfasciume ed eccoci in vetta, un pianoro erboso con una vista magnifica su tantissime splendide cime e dietro di noi la misteriosa Val Grande.
Riflettiamo sulla possibilità di un giro ad anello provando ad affrontare la cresta che passa dal Nona, ma i tempi sono ristretti ed optiamo per scendere come per la salita.
In discesa, poco prima dell'Alpe Campra, non troviamo il sentiero indicato sulle mappe che accorcerebbe il rientro (tentato a naso a Gennaio).
Pizzo Ragno: semplice ma divertente e panorama da ammirare!
Compagnia: sempre interessante e collaborativa...ingegneria civile in action ;)
Tourengänger:
botticchio,
martynred


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