Zuccone Campelli mt 2159
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Sembra che il giorno migliore sia martedì e così Pinuccia mi spinge ad andare in montagna oggi anche se avevo programmato l'uscita per mercoledì o giovedì.Ha avuto ragione poichè oggi è veramente una giornata fantastica: completamente serena e con un dolce venticello freschino ideale per camminare. Partendo tardi andiamo sulle montagne vicino a casa e scegliamo di salire sullo Zuccone Campelli ben noto da diversi versanti. Sappiamo che ci fermeremo sullo Zuccone per non far pericolare Billie sul breve tratto con catene che porta al Dente. Parcheggiamo l'auto nei pressi dell'inizio del percorso segnalato con il numero 24 e che porta ai piani di Artavaggio. Salita piacevolissima fino al bivio con il sentiero 23 che parte sotto la funivia. Però anche nel tratto del Vallone che è abbastanza noioso il clima e la frescura nel bosco ci hanno aiutato a salire. Arriviamo alla fatiscente costruzione dell'ex rifugio Casari (sosta) e spero di trovare l'inizio del conosciuto sentiero per la valletta del rifugio Cazzaniga. Infatti il sentiero inizia dove sulla sinistra c'è un anonimo mucchietto di sassi e noto con piacevole sorpresa che contrariamente agli anni passati (diversi) il sentiero è ben tracciato sinonimo di aumento dei passaggi. Sempre immersi nei variegati colori dei boschi e dei prati con rocce (e del cielo di uno sfolgorante blù cobalto) arriviamo al bivio dove a destra si sale all'inizio del''altopiano della baita Campelli mentre a sinistra (segnalato con un bastone rovesciato) ci si collega con il sentiero degli Stradini. Di solito seguo il sentiero di destra ma stavolta per cambiare prendiamo quello di sinistra. E così giungiamo sulla stradina che arriva alle baite. Al laghetto seguiamo la segnalazione per l'anello del Campelli e perveniamo alla baita La Bocca quota 1923. Proseguiamo sino al laghetto soprastante dove Billie fa un mega bagno. Sosta. Ripartiamo per il paradiso della cresta sud. Il sentiero è molto appagante e verrebbe voglia di fermarsi e continuamente fotografare le curiose formazioni rocciose miste a bei prati fioriti. Senza quasi accorgerci arriviamo in cima (un poco tardi viste le soste effettuate) ed allora dopo qualche foto ridiscendiamo anche perchè propongo a Pinuccia di fare la sosta pranzo su quel bel piccolo altopiano che precede l'ultimo tratto di salita. No manca l'ombra per Billie e scendiamo piano piano fino al laghetto (altro bagno di Billie) e poi oltre la baita La Bocca scegliamo un prato sufficientemente pulito per finalmente sostare . Finito il pranzo (si fa per dire) ripartiamo e questa volta scendiamo per l'altro sentiero sino a congiungerci al predetto bivio. Da qui all'ex rifugio Casari (sosta) e poi giù fino a Moggio. Alla sorgente prima del torrente del prato santo troviamo quattro allegri pensionati che ci raccontano che sono saliti per la val Pesciola a noi ben nota e che sono andati a mangiare come tutte le settimane dalla Nicoletta più sotto al rifugio Lecco. Menù: prosecco ed antipasto di salame-casoncei bergamaschi-stinco con patate-torta di cioccolato ed altro dolce- caffè-grappino e limoncello!! Questo è uno dei tanti modi di andare in montagna (piacevole.....). Il nostro modo è molto differente (mio malgrado) però penso che sia leggermente più salutare.Sempre una bella gita familiare nei posti conosciutissimi e con una giornata ideale e che ci fa scoprire come può essere bello vivere in montagna...... I nostri tempi di oggi:salita h 4,15 + 30' soste-discesa h 3,30+soste 30'.
Tourengänger:
turistalpi

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