Zuccone Campelli (m.2161) e Sentiero degli Stradini
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Gli scambi di mail cominciano già da mercoledì.
"Ci siete sabato?
Avete in mente qualcosa? Io pensavo ......
Ma le previsioni come sono?"
Certo, perchè non basta tirar fuori una meta a caso dal solito cassettino, bisogna vedere come sarà il tempo, che ultimamente non ci sta facendo grandi sconti.
Teniamo quindi d'occhio costantemente il bollettino meteorologico e incrociamo le dita ......
Giovedì sera abbiamo già stabilito tutto: itinerario, orario e luogo di partenza, auto e autista ....
Ma venerdì sera squilla il telefono! E' Daniele, che ha in mente altro e, come se niente fosse, butta lì sul piatto nuove mete.
"Accidenti Daniele, non puoi rimettere tutto in discussione il venerdì sera .....
Noi andremo sullo Zuccone Campelli e poi faremo il sentiero degli Stradini. Se vuoi venire con noi ovviamente sei il benvenuto, ma ormai abbiamo deciso e non si cambia itinerario!"
Daniele è in fondo un tipo accomodante e si rassegna a seguirci.
Con il senno di poi penso che se lo avessimo ascoltato avremmo sicuramente fatto meno fatica.
La preparazione dello zaino la sera prima di ogni escursione, ha sempre un che di rituale, qualcosa che si perpetua secondo schemi prestabiliti e anche un po' scontati.
Ogni oggetto viene sempre riposto nello stesso posto, potrei trovarlo a occhi chiusi.
Mentre sistemo ogni cosa penso sempre a cosa mi aspetta l'indomani e mi assale la paura di non farcela, un'ansia da prestazione che si mescola all'eccitazione.
Ma il mattino successivo, quando inizio a camminare, non conta più niente, seguo i miei passi, meravigliandomi di tutto.
Anche quest'oggi .......
Decido di stare dietro, contrattando con Esilde il posto di ultima della fila.
Daniele è davanti, seguito da Marika che, nonostante il dolore alla gamba va come un treno, Lella e Giusi li seguono.
Io scelgo di tenere il mio ritmo, prendendomi il tempo di fare qualche foto.
Non avrò mica portato la macchina fotografica solo per farle prendere aria!
I soggetti da inquadrare non mancano e a volte le foto diventano anche la scusa per rallentare ancora di più il passo.
La giornata è bella e il sole finalmente riesce a illuminare il paesaggio rendendo i colori più vividi e splendenti. Finalmente ....!!!
Sulla cima dello Zuccone c'è un sacco di gente, si fatica a trovare uno spazio per sedersi, così decidiamo di scendere di qualche metro per trovare un posto dove fermarci e poi ripartiamo per raggiungere più a valle, nei pressi della Casera Campelli, il Sentiero degli Stradini.
Arrivati alla Bocchetta di Pesciola ci rendiamo conto che il Rifugio Lecco è in festa, lo dimostra la moltitudine coloratissima di persone che si aggirano nei dintorni saturando l'aria di suoni e di chiacchiere.
Scendiamo verso Moggio seguiti da un gruppo di escursionisti festanti che, forse ancora in preda dei fumi dell'alcool, intona allegramente una canzone dopo l'altra, riuscendo a strapparci qualche sonora risata!
La discesa è lunghissima, ma arrivati alle auto la fatica e la stanchezza lasciano il posto alla soddisfazione di aver raggiunto, ancora una volta, la nostra meta.
Con me hanno camminato: Daniele, Esilde, Giusi, Lella e Marika
"Ci siete sabato?
Avete in mente qualcosa? Io pensavo ......
Ma le previsioni come sono?"
Certo, perchè non basta tirar fuori una meta a caso dal solito cassettino, bisogna vedere come sarà il tempo, che ultimamente non ci sta facendo grandi sconti.
Teniamo quindi d'occhio costantemente il bollettino meteorologico e incrociamo le dita ......
Giovedì sera abbiamo già stabilito tutto: itinerario, orario e luogo di partenza, auto e autista ....
Ma venerdì sera squilla il telefono! E' Daniele, che ha in mente altro e, come se niente fosse, butta lì sul piatto nuove mete.
"Accidenti Daniele, non puoi rimettere tutto in discussione il venerdì sera .....
Noi andremo sullo Zuccone Campelli e poi faremo il sentiero degli Stradini. Se vuoi venire con noi ovviamente sei il benvenuto, ma ormai abbiamo deciso e non si cambia itinerario!"
Daniele è in fondo un tipo accomodante e si rassegna a seguirci.
Con il senno di poi penso che se lo avessimo ascoltato avremmo sicuramente fatto meno fatica.
La preparazione dello zaino la sera prima di ogni escursione, ha sempre un che di rituale, qualcosa che si perpetua secondo schemi prestabiliti e anche un po' scontati.
Ogni oggetto viene sempre riposto nello stesso posto, potrei trovarlo a occhi chiusi.
Mentre sistemo ogni cosa penso sempre a cosa mi aspetta l'indomani e mi assale la paura di non farcela, un'ansia da prestazione che si mescola all'eccitazione.
Ma il mattino successivo, quando inizio a camminare, non conta più niente, seguo i miei passi, meravigliandomi di tutto.
Anche quest'oggi .......
Decido di stare dietro, contrattando con Esilde il posto di ultima della fila.
Daniele è davanti, seguito da Marika che, nonostante il dolore alla gamba va come un treno, Lella e Giusi li seguono.
Io scelgo di tenere il mio ritmo, prendendomi il tempo di fare qualche foto.
Non avrò mica portato la macchina fotografica solo per farle prendere aria!
I soggetti da inquadrare non mancano e a volte le foto diventano anche la scusa per rallentare ancora di più il passo.
La giornata è bella e il sole finalmente riesce a illuminare il paesaggio rendendo i colori più vividi e splendenti. Finalmente ....!!!
Sulla cima dello Zuccone c'è un sacco di gente, si fatica a trovare uno spazio per sedersi, così decidiamo di scendere di qualche metro per trovare un posto dove fermarci e poi ripartiamo per raggiungere più a valle, nei pressi della Casera Campelli, il Sentiero degli Stradini.
Arrivati alla Bocchetta di Pesciola ci rendiamo conto che il Rifugio Lecco è in festa, lo dimostra la moltitudine coloratissima di persone che si aggirano nei dintorni saturando l'aria di suoni e di chiacchiere.
Scendiamo verso Moggio seguiti da un gruppo di escursionisti festanti che, forse ancora in preda dei fumi dell'alcool, intona allegramente una canzone dopo l'altra, riuscendo a strapparci qualche sonora risata!
La discesa è lunghissima, ma arrivati alle auto la fatica e la stanchezza lasciano il posto alla soddisfazione di aver raggiunto, ancora una volta, la nostra meta.
Con me hanno camminato: Daniele, Esilde, Giusi, Lella e Marika
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