Lago di Sfille (1909 m)

Oggi desidero visitare uno dei laghetti più decantati dalle pubblicazioni “Laghetti alpini ticinesi” edite dalla ex Banca del Gottardo: Sfille.

Lo scrittore Plinio Grossi ne esalta i colori:

… In ciascuno di questi momenti, la tinta dello Sfille ha il suo magico numero da offrire: manda in scena l’azzurro polito, l’azzurro sbalzato, l’azzurro che si avvicina al viola e quello che confina, invece, con il cilestrino. Giunta poi la sera, lo Sfille riunisce e mescola tutte le tinte proposte durante il giorno e vi aggiunge un ultimo ingrediente, ricavandone un colore che sfugge a ogni classificazione e va ammirato e ricordato senza un termine in cui si identifichi; v’è, in questo colore, il prezioso segreto di un laghetto alpino che non si accontenta, come quello descritto da Arnoldo Bettelini, di “rapire al cielo il suo azzurro”…

Inizio dell’escursione: ore 9:30

Fine dell’escursione: ore 15:30

Raggiunto il villaggio di Cevio, capoluogo della Vallemaggia, imbocco la strada della Val Rovana. A Cerentino (980 m) svolto a sinistra e mi addentro nella Valle di Campo, terra di emigranti, soprattutto verso l’Australia e la California. Probabilmente è il caso limite della diminuzione demografica a livello svizzero: negli ultimi 120 anni la popolazione si è ridotta del 90 per cento; oggi conta circa 50 abitanti.

Evidentemente, la bellezza della valle è inversamente proporzionale alle difficoltà che i contadini hanno sempre incontrato nel duro lavoro per mantenere le numerose famiglie rurali.

Un ulteriore problema è costituito dalla storica frana di Campo. Con una superficie di circa 8 km² e un volume di 0,8 km³, la frana di Campo è uno dei più grandi dissesti dell’arco alpino. I movimenti nel corso del 19° e 20° secolo hanno recato molti problemi all’abitato di Campo. Basti pensare, al riguardo, che il campanile della chiesa di Campo si è spostato orizzontalmente di ben 24 metri, dal 1892 al 1949!

I lavori di stabilizzazione iniziati nel 1991, tra cui la costruzione di un cunicolo di drenaggio lungo quasi 2 km, si sono dimostrati efficaci.

Parcheggio all’inizio dell’abitato di Cimalmotto, frazione di Campo Vallemaggia.

Dopo un primo tratto pianeggiante su strada asfaltata, si scende, passando da Pianelli, fino al ponte sul torrente Rovana (Fiümigna), a quota 1825 m.

Da qui si segue il versante orografico sinistro del Ri di Sfii, lungo un sentiero boschivo, che in circa un’ora permette di raggiungere l’Alpe di Sfii (1666 m). Per la verità non è necessario raggiungere l’alpe; tuttavia è una breve deviazione che consiglio a tutti.

Presenta quattro caseggiati rustici con muri a secco, con copertura parte in piode e parte in lamiera; alle spalle un bellissimo lariceto.

Dopo la visita scendo per una sessantina di metri di dislivello fino al torrente. Superato il ponte, continuo sull’altro versante, compiendo un ampio giro, dapprima verso Nord, poi verso SE, in direzione del Lago di Sfille (1909 m), che raggiungo dopo circa 1 h e 50 min di cammino dalla partenza.
 

                                                Lago di Sfii (1909 m)
 

Oggi il lago non presenta nessuna delle tonalità azzurre citate con ampolloso entusiasmo da Plinio Grossi: è semplicemente bello, con un colore che definirei verde.

Dopo il rientro a Cimalmotto, visita d’obbligo agli splendidi affreschi sul porticato della Chiesa Santa Maria Assunta, eseguiti dal grande pittore vigezzino Giuseppe Mattia Borgnis nel 1749.

Tempo di salita: 1:50 h

Tempo totale: 6 h

Dislivello in salita: 879 m

Sviluppo complessivo: 13,4 km

Difficoltà: T2