Traversata Como-Lecco in MTB
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PREMESSA: L’area che si estende a sud del lago di Como, laddove la pianura va ad incontrare le montagne del Triangolo Lariano, è caratterizzata dalla presenza dei famosi ‘Laghi briantei’. Una serie di cinque piccoli specchi d’acqua circondati da terreni ondulati e brevi pendii che arricchiscono il territorio grazie alla loro rigogliosa vegetazione e ai suggestivi paesaggi che sono in grado di offrire rappresentando delle vere e proprie perle naturali nel cuore della Brianza. Li incontriamo da est a ovest: il lago di Montorfano, il lago di Alserio, di Pusiano, del Segrino e di Annone e, a sud di Lecco, il lago di Garlate, formato dal fiume Adda. Tutti sono perfettamente accessibili nel modo più naturale, a piedi, in bicicletta e perfino a cavallo. Si possono raggiungere piccole spiagge, aree pic-nic oppure solcare in barca le acque calme e pescose per godere appieno dell’amenità di questi luoghi.
DESCRIZIONE:
L’idea era quella di salire da Abbadia ai Resinelli la domenica per vedere l’arrivo della tappa del giro d’Italia ma come consuetudine negli ultimi mesi le previsioni meteo non lasciano scampo; pioggia a catinelle; cambio programma e opto per un’uscita ciclistica; presi accordi con Mauro per il sabato che da l’OK per l’uscita in bici nonostante l’allenamento quasi nullo.
L’itinerario prescelto è la traversata dal ramo occidentale del Lario: Como a quello orientale: Lecco toccando le sponde di ben 8 laghi: Como – Montorfano – Alserio – Segrino – Pusiano – Annone – Olginate – Garlate e di nuovo quello di Como; itinerario che dal titolo sembrerebbe insignificante se non addirittura brutto ma se fatto su sterrati e stradine secondarie in mezzo ai boschi è molto bello e offre parecchi spunti interessanti per invogliare a percorrerlo ; il tutto facilitato dalla mia buona conoscenza della zona avendo risieduto nella provincia di Como per quasi 30 anni e essendo residente attualmente in provincia di Lecco.
Ritrovo a casa mia per le 7.30, dopo un caffè inforchiamo le bici e partiamo accompagnati da una temperatura molto frizzante direzione Molteno dove dopo 7 Km di pedalata senza difficoltà altimetriche ci attende per le 8.16 il treno che ci porterà a Como alla stazione San Giovanni..
Alle 9.00 puntualissimi siamo a Como, giro turistico per la città, foto di rito, altro caffè questa volta corretto sambuca e via che si parte; dopo aver imboccato la vecchia napoleona saliamo verso piazza Camerlata dove nell’ultimo tratto un PIRLA con targa svizzera sfiora Mauro e con lo specchietto lato passeggero urta il mio braccio sx ( quello sano ) rischiando di buttarmi a terra e senza neanche accertarsi se mi aveva creato danno se n’è andato via spedito; raggiunta Camerlata altro tratto schifoso con traffico fino ad Albate dove inizia la parte interessante del percorso; prendiamo il percorso vita della Valbasca che ci condurrà a Lipomo e successivamente a Montorfano dove tocchiamo le sponde del secondo lago di giornata; qui prendiamo una decisione che si rivelerà infausta; decidiamo di risalire le pendici del Monte Orfano m.554 punto più elevato di giornata, salita abbastanza irta ma senza grosse difficoltà tecniche, discesa: un calvario. Dopo circa 500m. c’è una biforcazione del sentiero senza segnalazioni, noi naturalmente prendiamo quello sbagliato che dopo 15’ fatti quasi tutti con bici in spalla e con i rovi impietosi che ci sfregiavano gambe e braccia finisce nel nulla; torniamo sui nostri passi e riprendiamo la via maestra che fortunatamente è quasi tutta pedalabile. Planati sul centro di Montorfano prendiamo per Orsenigo dove dopo aver attraversato la statale Como-Bergamo ci immergiamo nei campi e nei boschi ed attraverso molti pezzi di sterrato e stradine secondarie toccando anche il comune di Albavilla nelle frazioni di Saruggia e Carcano raggiungiamo Alserio e il suo lago. Pausa barretta, foto e ritorniamo in sella toccando le sponde sud del lago poste sotto la collina di Monguzzo; dopo aver costeggiato tutta la parte sud del lago entriamo nel comune di Merone dove ci aspettano purtroppo 3-4 Km sulla statale Vallassina, arrivati all’intersezione con la statale Como-Lecco attraversiamo il ponte e invertendo la rotta di 180° costeggiamo il fiume Lambro per 2-3 Km dapprima su asfalto e poi su sentiero fino a raggiungere il punto dove le acque del fiume si gettano nel lago di Pusiano. Ritorniamo ad Erba riuscendo ad evitare il traffico passando per stradine secondarie, tocchiamo le frazioni di Arcellasco e San Bernardino dove inizia un tratto in ciotolato di circa 1 Km molto ripido che ci conduce appena sotto l’abitato di Proserpio che raggiungiamo dopo un altro tratto di salita, svolta a dx direzione trattoria Inarca e percorrendo su strada sterrata la cresta che divide le acque del lago del Segrino dalla provinciale Arosio-Canzo detta Ravella tocchiamo l’abitato di Canzo, ancora qualche Km e siamo sulle rive del Lago del Segrino, transitiamo dalla parte interna sulla ciclabile e a Longone al Segrino ci aspetta una breve pausa pranzo.
Dopo poco più di mezz’ora ripartiamo e da Eupilio transitando dal cimitero della frazione di Carella andiamo ad intersecarci alla ciotolata che dal cento di Pusiano sale fino al santuario della Madonna della Neve, la percorriamo in discesa raggiungendo le rive del lago di Pusiano; breve tratto di un paio di Km sulla statale Como-Lecco e svoltando a dx puntiamo l’abitato di Annone Brianza raggiungendo le sponde dell’omonimo lago; da qui parte una bellissima pista ciclabile che nonostante costeggi il lago di Annone presenta diversi sali e scendi; dopo 6-7 Km di ciclabile passiamo per Rossa frazione del comune di Oggiono e iniziamo l’ultimo tratto di salita di giornata, un paio di Km asfaltati belli tosti che ci condurranno sotto le pendici del Monte Barro a Galbiate, discesona fino a Garlate e ripercorrendo in senso inverso la ciclabile dell’Adda arriviamo alla nostra meta di arrivo: Lecco dopo aver costeggiato le rive del lago di Garlate. Dal lungolago di Lecco raggiungiamo la stazione ferroviaria passando per il centro invaso dagli amanti dello shopping del sabato pomeriggio; il treno che va a Milano stazione Garibaldi con fermata Olgiate Molgora partirà alle 18.07; sono le 17.35 facciamo in tempo a farci una rinfrescante birra; incredibilmente come due deficienti riusciamo quasi a perdere il treno meno male che partirà con 3/4 minuti di ritardo altrimenti ….ciao-ciao. Scesi dal treno ci aspettano gli ultimi 6 Km di pedalata con 2,5 Km di salita che risulteranno essere interminabili; finalmente per le 19.10 siamo di ritorno a casa mia abbastanza stravolti.
RIEPILOGO:
SVILUPPO PERCORSO: 72 Km + 13 di trasferimento alle stazioni
FONDO STRADALE: 65% asfalto / 25% sterrato / 5% cementato / 5% ciotolato
TEMPO EFFETTIVO: 6h30’ + 1h x trasferimento
DISLIVELLO: 800-900m compresi i diversi saliscendi incontrati sul percorso
DESCRIZIONE:
L’idea era quella di salire da Abbadia ai Resinelli la domenica per vedere l’arrivo della tappa del giro d’Italia ma come consuetudine negli ultimi mesi le previsioni meteo non lasciano scampo; pioggia a catinelle; cambio programma e opto per un’uscita ciclistica; presi accordi con Mauro per il sabato che da l’OK per l’uscita in bici nonostante l’allenamento quasi nullo.
L’itinerario prescelto è la traversata dal ramo occidentale del Lario: Como a quello orientale: Lecco toccando le sponde di ben 8 laghi: Como – Montorfano – Alserio – Segrino – Pusiano – Annone – Olginate – Garlate e di nuovo quello di Como; itinerario che dal titolo sembrerebbe insignificante se non addirittura brutto ma se fatto su sterrati e stradine secondarie in mezzo ai boschi è molto bello e offre parecchi spunti interessanti per invogliare a percorrerlo ; il tutto facilitato dalla mia buona conoscenza della zona avendo risieduto nella provincia di Como per quasi 30 anni e essendo residente attualmente in provincia di Lecco.
Ritrovo a casa mia per le 7.30, dopo un caffè inforchiamo le bici e partiamo accompagnati da una temperatura molto frizzante direzione Molteno dove dopo 7 Km di pedalata senza difficoltà altimetriche ci attende per le 8.16 il treno che ci porterà a Como alla stazione San Giovanni..
Alle 9.00 puntualissimi siamo a Como, giro turistico per la città, foto di rito, altro caffè questa volta corretto sambuca e via che si parte; dopo aver imboccato la vecchia napoleona saliamo verso piazza Camerlata dove nell’ultimo tratto un PIRLA con targa svizzera sfiora Mauro e con lo specchietto lato passeggero urta il mio braccio sx ( quello sano ) rischiando di buttarmi a terra e senza neanche accertarsi se mi aveva creato danno se n’è andato via spedito; raggiunta Camerlata altro tratto schifoso con traffico fino ad Albate dove inizia la parte interessante del percorso; prendiamo il percorso vita della Valbasca che ci condurrà a Lipomo e successivamente a Montorfano dove tocchiamo le sponde del secondo lago di giornata; qui prendiamo una decisione che si rivelerà infausta; decidiamo di risalire le pendici del Monte Orfano m.554 punto più elevato di giornata, salita abbastanza irta ma senza grosse difficoltà tecniche, discesa: un calvario. Dopo circa 500m. c’è una biforcazione del sentiero senza segnalazioni, noi naturalmente prendiamo quello sbagliato che dopo 15’ fatti quasi tutti con bici in spalla e con i rovi impietosi che ci sfregiavano gambe e braccia finisce nel nulla; torniamo sui nostri passi e riprendiamo la via maestra che fortunatamente è quasi tutta pedalabile. Planati sul centro di Montorfano prendiamo per Orsenigo dove dopo aver attraversato la statale Como-Bergamo ci immergiamo nei campi e nei boschi ed attraverso molti pezzi di sterrato e stradine secondarie toccando anche il comune di Albavilla nelle frazioni di Saruggia e Carcano raggiungiamo Alserio e il suo lago. Pausa barretta, foto e ritorniamo in sella toccando le sponde sud del lago poste sotto la collina di Monguzzo; dopo aver costeggiato tutta la parte sud del lago entriamo nel comune di Merone dove ci aspettano purtroppo 3-4 Km sulla statale Vallassina, arrivati all’intersezione con la statale Como-Lecco attraversiamo il ponte e invertendo la rotta di 180° costeggiamo il fiume Lambro per 2-3 Km dapprima su asfalto e poi su sentiero fino a raggiungere il punto dove le acque del fiume si gettano nel lago di Pusiano. Ritorniamo ad Erba riuscendo ad evitare il traffico passando per stradine secondarie, tocchiamo le frazioni di Arcellasco e San Bernardino dove inizia un tratto in ciotolato di circa 1 Km molto ripido che ci conduce appena sotto l’abitato di Proserpio che raggiungiamo dopo un altro tratto di salita, svolta a dx direzione trattoria Inarca e percorrendo su strada sterrata la cresta che divide le acque del lago del Segrino dalla provinciale Arosio-Canzo detta Ravella tocchiamo l’abitato di Canzo, ancora qualche Km e siamo sulle rive del Lago del Segrino, transitiamo dalla parte interna sulla ciclabile e a Longone al Segrino ci aspetta una breve pausa pranzo.
Dopo poco più di mezz’ora ripartiamo e da Eupilio transitando dal cimitero della frazione di Carella andiamo ad intersecarci alla ciotolata che dal cento di Pusiano sale fino al santuario della Madonna della Neve, la percorriamo in discesa raggiungendo le rive del lago di Pusiano; breve tratto di un paio di Km sulla statale Como-Lecco e svoltando a dx puntiamo l’abitato di Annone Brianza raggiungendo le sponde dell’omonimo lago; da qui parte una bellissima pista ciclabile che nonostante costeggi il lago di Annone presenta diversi sali e scendi; dopo 6-7 Km di ciclabile passiamo per Rossa frazione del comune di Oggiono e iniziamo l’ultimo tratto di salita di giornata, un paio di Km asfaltati belli tosti che ci condurranno sotto le pendici del Monte Barro a Galbiate, discesona fino a Garlate e ripercorrendo in senso inverso la ciclabile dell’Adda arriviamo alla nostra meta di arrivo: Lecco dopo aver costeggiato le rive del lago di Garlate. Dal lungolago di Lecco raggiungiamo la stazione ferroviaria passando per il centro invaso dagli amanti dello shopping del sabato pomeriggio; il treno che va a Milano stazione Garibaldi con fermata Olgiate Molgora partirà alle 18.07; sono le 17.35 facciamo in tempo a farci una rinfrescante birra; incredibilmente come due deficienti riusciamo quasi a perdere il treno meno male che partirà con 3/4 minuti di ritardo altrimenti ….ciao-ciao. Scesi dal treno ci aspettano gli ultimi 6 Km di pedalata con 2,5 Km di salita che risulteranno essere interminabili; finalmente per le 19.10 siamo di ritorno a casa mia abbastanza stravolti.
RIEPILOGO:
SVILUPPO PERCORSO: 72 Km + 13 di trasferimento alle stazioni
FONDO STRADALE: 65% asfalto / 25% sterrato / 5% cementato / 5% ciotolato
TEMPO EFFETTIVO: 6h30’ + 1h x trasferimento
DISLIVELLO: 800-900m compresi i diversi saliscendi incontrati sul percorso
Tourengänger:
Massimo

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