Gazzirola
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Dopo l'uscita iniziale al San Martino, a cui non avevo potuto partecipare, il Corso di Introduzione alla Montagna prosegue con l'uscita dedicata alla cartografia. La meta prescelta è il Gazzirola, speriamo nel tempo: già settimana scorsa , vista la meteo, avevamo rinunciato.
Il ritrovo è alle 7,30 all'ex macello, attraversata Lugano e risalita la Val Colla arriviamo alla chiesa di Scatian, poco sopra Colla, ci prepariamo e poi Roberto spiega come orientare la carta, come usare la bussola, come fare il punto, il concetto di azimut, eccetera: le basi della conoscenza cartografica.
Alle 10 iniziamo a camminare, seguiamo per un breve tratto la strada agricola per i Barchi di Colla ma, ben presto, l'abbandoniamo per seguire un sentiero, poco sotto i Barchi troviamo un orbettino che, forse ancora intorpidito per la temperatura piuttosto rigida, si lascia raccogliere ed osservare senza problemi, Roberto lo rideposita nei pressi della sua tana e proseguiamo il cammino.
Dai Barchi di Colla risaliamo la costa fino ad una fontana, poco oltre, a quota 1400 metri circa, il sentiero devia verso destra e raggiunge Ciapelon, la nebbia che incombeva sul fondovalle ci ha raggiunto, da qui con scarsa visibilità, risaliamo il ripido pendio che ci porterà al Passo di Pozzaiolo.
Arrivati al passo il vento che arriva da Nord crea un'invisibile barriera alle nuvole e ci troviamo di nuovo al sole. Al passo ci rifocilliamo, Roberto spiega altri concetti di cartografia agli allievi, quindi riprendiamo a salire verso la cima: a sinistra sole e cielo terso, a destra un mare di nebbia. Guardando indietro, verso il Monte Bar sembra quasi di vedere il fumo che esce da una serie di crateri vulcanici.
Quando arriviamo in vetta sono quasi le 13, dopo pranzo la nebbia ha il sopravvento e per scaldarci il vin brulée preparato da Fabio è l'ideale. Poi cominciamo la discesa verso il Passo di San Lucio, la nebbia è decisamente fitta e facciamo molta fatica a non perderci di vista l'un l'altro, un'altra breve sosta al rifugio italiano di San Lucio, poi raggiungiamo il vicinissimo, omonimo passo e scendiamo il versante svizzero, passiamo dall'Alpe Cottino e da qui, attraversando una magnifica faggeta che la nebbia rende irreale, arriviamo a Bascomuni, poi un ripido tratto ci conduce alla strada nei pressi del ponte fra Cozzo e Bogno.
Ora non ci resta che attraversare Cozzo e riguadagnare le nostre auto a Scatian.
Nonostante le previsioni meteo fossero alquanto incerte siamo stati fortunati: certo la nebbia ci ha accompagnati per tutta la discesa ma la vista fra il Passo di Pozzaiolo e la vetta del Gazzirola era veramente entusiasmante.
Il ritrovo è alle 7,30 all'ex macello, attraversata Lugano e risalita la Val Colla arriviamo alla chiesa di Scatian, poco sopra Colla, ci prepariamo e poi Roberto spiega come orientare la carta, come usare la bussola, come fare il punto, il concetto di azimut, eccetera: le basi della conoscenza cartografica.
Alle 10 iniziamo a camminare, seguiamo per un breve tratto la strada agricola per i Barchi di Colla ma, ben presto, l'abbandoniamo per seguire un sentiero, poco sotto i Barchi troviamo un orbettino che, forse ancora intorpidito per la temperatura piuttosto rigida, si lascia raccogliere ed osservare senza problemi, Roberto lo rideposita nei pressi della sua tana e proseguiamo il cammino.
Dai Barchi di Colla risaliamo la costa fino ad una fontana, poco oltre, a quota 1400 metri circa, il sentiero devia verso destra e raggiunge Ciapelon, la nebbia che incombeva sul fondovalle ci ha raggiunto, da qui con scarsa visibilità, risaliamo il ripido pendio che ci porterà al Passo di Pozzaiolo.
Arrivati al passo il vento che arriva da Nord crea un'invisibile barriera alle nuvole e ci troviamo di nuovo al sole. Al passo ci rifocilliamo, Roberto spiega altri concetti di cartografia agli allievi, quindi riprendiamo a salire verso la cima: a sinistra sole e cielo terso, a destra un mare di nebbia. Guardando indietro, verso il Monte Bar sembra quasi di vedere il fumo che esce da una serie di crateri vulcanici.
Quando arriviamo in vetta sono quasi le 13, dopo pranzo la nebbia ha il sopravvento e per scaldarci il vin brulée preparato da Fabio è l'ideale. Poi cominciamo la discesa verso il Passo di San Lucio, la nebbia è decisamente fitta e facciamo molta fatica a non perderci di vista l'un l'altro, un'altra breve sosta al rifugio italiano di San Lucio, poi raggiungiamo il vicinissimo, omonimo passo e scendiamo il versante svizzero, passiamo dall'Alpe Cottino e da qui, attraversando una magnifica faggeta che la nebbia rende irreale, arriviamo a Bascomuni, poi un ripido tratto ci conduce alla strada nei pressi del ponte fra Cozzo e Bogno.
Ora non ci resta che attraversare Cozzo e riguadagnare le nostre auto a Scatian.
Nonostante le previsioni meteo fossero alquanto incerte siamo stati fortunati: certo la nebbia ci ha accompagnati per tutta la discesa ma la vista fra il Passo di Pozzaiolo e la vetta del Gazzirola era veramente entusiasmante.
Tourengänger:
paoloski

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare