Pizzo Leone mt 1659
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Con Pinuccia e Billie oggi saliamo al pizzo Leone partendo da Arcegno sopra Locarno. Arcegno è un bel paesino con chiesa e villette ben tenute. Partendo da una quota bassa (450 metri) dovremmo vedere tutte le varie manifestazioni dell'incipiente primavera! (cosa molto gradita da Pinuccia). Lasciato il comodo parcheggio (gratuito all'inizio del paese) imbocchiamo la strada per Bedruscio fino ad uno slargo con cappelletta e segnalazioni per i monti di Losone. Proseguiamo su altra stradina con fondo chiuso sino alla località "Novella" da cui parte un largo e ripido sentiero nel bosco con rocce e piccoli dirupi e terrazzi. Il sentiero è ottimamente tracciato con tanti scalini in legno. Dopo un tratto con abbondante fogliame perveniamo all'aprico nucleo dei monti di Losone. Le baite sono molto ben tenute ed abitate almeno nei fine settimana (si perchè vi arriva un sentiero in 10 minuti dalla strada dei monti di Ronco). Alle baite superiori in prossimità di un'altra cappelletta parte il sentiero per la Corona dei Pinci. Il sentiero entra in una folta faggetta che come tutte le faggete è ricca di abbondante fogliame. Infatti camminando o meglio navigando nelle foglie e su sentiero ripido arriviamo ad una cresta secondaria a cui arriva anche il sentiero da Bedruscio. Pensando che la Corona dei Pinci sia abbastanza vicino proseguiamo lungo una cresta secondaria e sempre con tratti di fogliame. Ad un certo punto il sentiero lascia la cresta ed attraversa il versante nord in una ripida e cupa pineta e poi sbocca su un'altra cresta secondaria dove ci sono ad una certa distanza alcune baite. La giornata è sempre bella e tiepida fino ad ora. A sinistra saliamo questa cresta che finalmente ci porta sulla cresta finale a 5 minuti dalla cima (cartello). Prendiamo a destra seguendo le segnalazioni per il pizzo Leone su un chiaro e comodo sentiero. Cosa vedo sotto di noi? Nooooh una larga strada sterrata! Non ne capisco l'utilità anche perchè vicino a Casone termina con uno slargo che penso funga da piazza di giro. Questa strada è così ben livellata e senza sassi che penso verrà asfaltata (speriamo che manchino i fondi ma ormai lo scempio è stato fatto). Sosta sulla piazza di giro per via del sole e della temperatura del versante a solatio. L'unico dato positivo è che il vecchio sentiero è rimasto e corre appena sopra la strada. Ora il sentiero è veramente appagante, soleggiato e altamente panoramico sul lago Maggiore ed i monti soprastanti. Si è alzato il vento previsto dalla meteo (meteo Svizzera dava vento moderato in mattina e poi in attenuazione mentre meteo.it dava vento moderato nel pomeriggio: ha avuto la meglio purtroppo meteo.it ed il vento nel pomeriggio è sensibilmente aumentato!). Proseguendo piacevolmente sul sentiero arriviamo all'Alpe di Naccio da dove inizia il tratto più bello per il pizzo. Seguiamo la cresta e poi l'ultimo tratto e finalmente arriviamo in cima (un pò tardi ma tanto c'è luce).Panorama notoriamente di prim'ordine, fantastico specie sul Gridone innevato ed il lago Maggiore. Scrivo il libro di vetta e faccio alcune foto per poi scendere appena sotto verso sud al riparo dal vento. Qui si sta bene e la sosta pranzo è ottima. Billie ha la gambetta anteriore sinistra dolente forse per artrosi ed io forse l'ho fatta camminare troppo (e c'è ancora la lunga discesa). Sono un pò preoccupato e cerco di alleviarle il fastidio con uno spray che porto per traumi o quant'altro. E' tardi per cui non ci soffermiamo troppo e ripartiamo per la discesa. In discesa opto per seguire l'altro sentiero che anzichè tornare in cresta ne attraversa il versante sud fino alla croce sopra l'alpeggio di Naccio. Il sentiero è piacevole e con terreno erboso ed in breve ci porta alla croce dell'alpe di Naccio. La discesa è bella ma purtroppo non riesco a goderne in quanto è dalla cima che ho un forte dolore muscolare al polpaccio sinistro, ma comunque devo arrivare alla macchina (ma il giorno dopo tutto è passato...). Arriviamo alla chiesetta e poi al rifugio prima del parcheggio auto e dobbiamo per forza camminare sulla strada asfaltata. Riesco a prendere alcune scorciatoie sino al colle San Marco e da qui seguo la segnaletica per Arcegno. Improvvisamente sui cartelli non compare più Arcegno ma Ascona. Comunque continuiamo a scendere ed al massimo traverseremo a sinistra dove so che c'è Arcegno. Scendiamo sotto un paretone tetro dove il sentiero è stato di recente riattivato con numerosi scalini in legno ed in fondo trovo (come pensavo) il segnale a sinistra per Arcegno. Riappare una brutta stradina sterrata in un bosco che è stato completamente azzerato con un intervento veramente imponente. Ci deve essere stato un serio motivo per distruggere un bosco di grosse piante! Da qui in poco tempo ritorniamo sulla strada per Bedruscio e poi al parcheggio. Gita lunga ma varia e piacevole. Anche oggi sono stato gratificato nell' aver notato Pinuccia sorridente, in forma e che ha gustato questo lungo percorso! Nota : l'ora di presa delle foto è solare e non legale! (non ho ancora cambiato l'ora della fotocamera Ixus)
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turistalpi

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