Monte Bar (1816 m) e Caval Drossa (1632 m)

Per tenermi lontano dalla neve marcia e insidiosa di questo periodo, scelgo un itinerario ben esposto a sud e a quote non troppo alte. 
Non mi dilungherò troppo nella descrizione di questo itinerario, ben conosciuto da quasi tutti gli hikriani.
Piuttosto merita una piccola spiegazione l'accesso in auto, che per chi non conosce queste zone, non è indicato benissimo.
All'uscita dell'abitato di Tesserete attenzione al bivio sulla sinistra, indicato solo all'ultimo: se si va dritti non c'è più modo di salire, a meno di non farsi tutto il giro della Val Colla!
Arrivati ad Albumo/Corticiasca bisogna parcheggiare in un grosso slargo della strada alla fine del paesino, nel punto in cui si dirama sulla sinistra una stradina asfaltata senza alcuna indicazione.
Al primo tornante della stradina finalmente un cartello indicante Monte Bar. Da qui in poi è impossibile sbagliare, il sentiero è sempre evidentissimo e ben indicato, inoltre la quasi totale assenza di alberi consente di procedere a vista.

In successione raggiungo rapidamente l'Alpe Musgatina e la Capanna Monte Bar (1 h 05), dove inizia l'ultimo breve strappo per arrivare in vetta. L'antenna posta in vetta (che da qui ho scambiato per una croce...) sembra vicinissima, in realtà mancano ancora 200 mt di dislivello.
Per fortuna un fresco venticello rende più sopportabile la temperatura, il sole dritto in testa comunque si fa sentire e rappresenta l'unica insidia della giornata!
Arrivo rapidamente in vetta al Monte Bar (1 h 30), dove mi fermo giusto per qualche foto e per dissetarmi.
Visto che è ancora prestissimo decido di scendere verso il Caval Drossa, per compiere poi un piccolo anello che mi riporta alla Capanna Monte Bar.
Aggiro qualche chiazza di neve rimasta e inizio la discesa, piuttosto ripida, che mi porta in pochi minuti a perdere circa 250 mt di quota. 
Un breve tratto pianeggiante, sull'ampia cresta che separa la Val Colla dalla Val d'Isone, e poi risalgo i pochi metri che mancano per arrivare alla seconda vetta di giornata, il Caval Drossa (2 h 05).
Da qui, anzichè scendere fino al Motto della Croce, seguo un'esile traccia nei prati, poi svolto a sinistra e, attraversando un boschetto di arbusti, raggiungo la stradina che sale alla Capanna Monte Bar.

La strada, asfaltata prima e strerrata nell'ultimo tratto, è comunque piacevole, molto panoramica sulla valle sottostante e sui Denti della Vecchia.
Tornato alla Capanna (2 h 45), riprendo lo stesso sentiero per cui sono salito e vedo davanti a me tre camosci, che fuggono a grandi balzi appena mi scorgono.
Incontro poi un simpatico escursionista della zona e condivido con lui la discesa, chiacchierando del più e del meno. 
Nel finale, su suo consiglio, optiamo per un percorso diverso dall'andata: a quota 1300 m circa incrociamo una stradina sterrata, che seguiamo, e con un lungo ma piacevole giro ci riporta alle macchine (4 h 00).

Giro piacevole, anche se questi luoghi un pò aridi e spelacchiati non sono proprio i miei preferiti. Il punto forte di queste cime è sicuramente il panorama eccezionale, che purtoppo oggi era offuscato da una fittissima foschia.