Anello del Monte Bar- Val Colla
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Ciaspolata ad anello in Val Colla attorno al panoramico panettone del Monte Bar. A questa gita, organizzata dal CAI di Laveno e condotta da Gianmarco, partecipano 19 escursionisti.
Questo percorso, fatto con le ciaspole, è uno dei più frequentati della zona. Gli aspetti che favoriscono la popolarità di questo giro sono la relativa facilità di percorrenza, l'assenza di rischio valanghe ed i panorami offerti dagli spazi aperti lungo tutto il percorso. La presenza di una capanna aperta è un motivo di interesse in più. Avevamo messo in programma questa gita, adatta a tutti, nella speranza di coinvolgere tanti escursionisti. Effettivamente la risposta, per un CAI come il nostro, è stata notevole.
Arriviamo a Cortisciasca (1003) e lasciamo le macchine al bordo della strada fuori dal paese. Iniziamo il cammino tornando sulla strada verso il borgo. Svoltiamo a destra su una stradina asfaltata che si alza dal borgo. Seguendo i segni biancorossi lasciamo la strada ed iniziamo a salire su un sentiero tra i prati. Passiamo da Pian Sotto (1196) ed arriviamo ad un bivio su una pista forestale con una cisterna antincendio. Il manto nevoso, che avevamo incontrato a tratti, da qui in avanti diventa continuo. Saliamo sulla stradina che, con qualche scorciatoia, conduce all'Alpe Musgatina (1390). Lo spessore della neve si fa più consistente perciò calziamo le ciaspole. Non sarebbero necessarie: su questo percorso battuto si procede agevolmente anche senza. Visto che le abbiamo le mettiamo ai piedi invece che portarle nello zaino. Man mano che si sale le visuali si fanno più ampie negli spazi aperti. Arriviamo agevolmente alla Capanna Monte Bar (1600) e, ricompattato il gruppo, riprendiamo la marcia per l'ultimo tratto di salita. Arriviamo sull'ampia cima tondeggiante del Monte Bar (1816) e ci fermiamo per uno spuntino. Durante la salita, nonostante le alte temperature, il rigelo notturno ha tenuto consentendo una buona tenuta della neve. Iniziamo la discesa sul ripido pendio in direzione del Caval Drossa. Scendendo la neve perde consistenza e si sprofonda un po'. Superata la sella (1566) tra le due cime saliamo alla sommità del Caval Drossa (1632). Proseguiamo scendendo sul costone in direzione del Motto della Croce. Non lo raggiungiamo ma pieghiamo a sinistra scendendo sulla strada che sale verso la capanna. Ad un tornante lasciamo la strada entrando nel bosco su un percorso pianeggiante. La neve non continua per cui togliamo le ciaspole. Arriviamo ad una radura con il rifugio della Tessera (1361) dove svoltiamo a destra su un sentiero che scende decisamente a tornanti. Ci immettiamo su una strada che, in piano, ci riporta al bivio con la cisterna antincendio. Sullo stesso percorso di salita torniamo alle macchine.
Partecipanti 19: Gianmarco (capogita), Roberto Ch., Roberto Ga., Roberto Gr., Dario, Luca, Emilio, Luigi, Andrea, Mauro D., Mauro, Ezio, Paola, Daniela, Giulia, Lara, Massimiliano, Alice, Bajram.
Tempi di percorrenza: salita 2h27' (1h38' di marcia), discesa 2h46' Tempo impiegato 5h52' (3h45' di marcia).
Lunghezza del percorso: 12,2 km.
Meteo: bello limpido, caldo per la stagione.
Questo percorso, fatto con le ciaspole, è uno dei più frequentati della zona. Gli aspetti che favoriscono la popolarità di questo giro sono la relativa facilità di percorrenza, l'assenza di rischio valanghe ed i panorami offerti dagli spazi aperti lungo tutto il percorso. La presenza di una capanna aperta è un motivo di interesse in più. Avevamo messo in programma questa gita, adatta a tutti, nella speranza di coinvolgere tanti escursionisti. Effettivamente la risposta, per un CAI come il nostro, è stata notevole.
Arriviamo a Cortisciasca (1003) e lasciamo le macchine al bordo della strada fuori dal paese. Iniziamo il cammino tornando sulla strada verso il borgo. Svoltiamo a destra su una stradina asfaltata che si alza dal borgo. Seguendo i segni biancorossi lasciamo la strada ed iniziamo a salire su un sentiero tra i prati. Passiamo da Pian Sotto (1196) ed arriviamo ad un bivio su una pista forestale con una cisterna antincendio. Il manto nevoso, che avevamo incontrato a tratti, da qui in avanti diventa continuo. Saliamo sulla stradina che, con qualche scorciatoia, conduce all'Alpe Musgatina (1390). Lo spessore della neve si fa più consistente perciò calziamo le ciaspole. Non sarebbero necessarie: su questo percorso battuto si procede agevolmente anche senza. Visto che le abbiamo le mettiamo ai piedi invece che portarle nello zaino. Man mano che si sale le visuali si fanno più ampie negli spazi aperti. Arriviamo agevolmente alla Capanna Monte Bar (1600) e, ricompattato il gruppo, riprendiamo la marcia per l'ultimo tratto di salita. Arriviamo sull'ampia cima tondeggiante del Monte Bar (1816) e ci fermiamo per uno spuntino. Durante la salita, nonostante le alte temperature, il rigelo notturno ha tenuto consentendo una buona tenuta della neve. Iniziamo la discesa sul ripido pendio in direzione del Caval Drossa. Scendendo la neve perde consistenza e si sprofonda un po'. Superata la sella (1566) tra le due cime saliamo alla sommità del Caval Drossa (1632). Proseguiamo scendendo sul costone in direzione del Motto della Croce. Non lo raggiungiamo ma pieghiamo a sinistra scendendo sulla strada che sale verso la capanna. Ad un tornante lasciamo la strada entrando nel bosco su un percorso pianeggiante. La neve non continua per cui togliamo le ciaspole. Arriviamo ad una radura con il rifugio della Tessera (1361) dove svoltiamo a destra su un sentiero che scende decisamente a tornanti. Ci immettiamo su una strada che, in piano, ci riporta al bivio con la cisterna antincendio. Sullo stesso percorso di salita torniamo alle macchine.
Partecipanti 19: Gianmarco (capogita), Roberto Ch., Roberto Ga., Roberto Gr., Dario, Luca, Emilio, Luigi, Andrea, Mauro D., Mauro, Ezio, Paola, Daniela, Giulia, Lara, Massimiliano, Alice, Bajram.
Tempi di percorrenza: salita 2h27' (1h38' di marcia), discesa 2h46' Tempo impiegato 5h52' (3h45' di marcia).
Lunghezza del percorso: 12,2 km.
Meteo: bello limpido, caldo per la stagione.
Tourengänger:
morgan

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