Presolana occidentale, Presolana di Prato, Presolana Centrale
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Dopo un periodo di fermo decido che è il momento di rispolverare la piccozza...e così, insieme ad Andrea, programmiamo l'uscita in Presolana.
Il viaggio in auto è lungo, ma data l'ora non c'è traffico e tra una chiacchiera e l'altra arriviamo al passo della Presolana, dove lasciamo l'auto e iniziamo la salita.
Nel primo tratto di sentiero non troviamo neve, ma uno strato di insidiosissimo ghiaccio, poco per invogliarci a mettere i ramponi, ma tanto da far fare scivoloni in caso di distrazione, per cui procediamo a passo lento ma costante e in meno di due ore siamo alla Grotta Pagani. Da qui inizia la parte più impegnativa. Per salire bisogna affrontare una ripida salita in cui spesso si ci deve aiutare con le mani e avere un minimo di nozione di arrampicata. Arrivati a tre quarti della gita troviamo un canalino innevato, la neve è abbastanza compatta, ma morbida per cui continuiamo a salire senza i ramponi e senza grosse difficoltà raggiungiamo la vetta...la giornata è limpidissima e la vista mozzafiato!
Guardiamo l'orologio...sono le 11.15...le condizioni della neve sono buone e il tempo a disposizione ancora tanto...e così decidiamo di non scendere per la via di salita ma, (visto che negli zaini abbiamo, casualmente, l'imbrago e sessanta metri di corda) di percorrere il sentiero delle creste e ,pronti e via, iniziamo la discesa. Da questo punto in poi la giornata è un susseguirsi di emozioni.
Le arrampicate si alternano a calate, a pendii e a traversi innevati. Talvolta trovare i chiodi di calata sotto la neve non è possibile, per cui dobbiamo improvvisare, ma tutto procede bene e così in tre ore e mezzo siamo sulla vetta della Presolana centrale, decidiamo di fermarci a mangiare eppoi prendere la via del ritorno, ci aspetta ancora una bella scarpinata!!!
Dopo aver lasciato la vetta e il percorso aereo della cresta dobbiamo affrontare l'ultima calata che ci porta ad un canale innevato (lunghissimo) che dobbiamo percorrere per perdere quota.; per fortuna non c'è ghiaccio, ma la pendenza è sostenuta, per cui aiutandoci con le piccozze iniziamo l'infinita discesa. Arrivati alla base delle imponenti pareti della centrale il sentiero torna sulla via estiva di salita...il sole sta tramontando e non possiamo non fermarci a scattare qualche foto e a bearci della nostra "impresa".
A questo punto il sentiero per il ritorno diventa lo stesso dell'andata e fino al rifugio Cassinelli un pò di luce ci accompagna, al rifugio ci fermiamo e indossiamo le frontali ed entriamo nel bosco. Alle 18.10 siamo all'auto...il nostro giro è durato dieci ore e ci ha regalato emozioni bellissime.
La montagna mi regala sempre momenti magici...la giornata di oggi sarà indimenticabile.
Il viaggio in auto è lungo, ma data l'ora non c'è traffico e tra una chiacchiera e l'altra arriviamo al passo della Presolana, dove lasciamo l'auto e iniziamo la salita.
Nel primo tratto di sentiero non troviamo neve, ma uno strato di insidiosissimo ghiaccio, poco per invogliarci a mettere i ramponi, ma tanto da far fare scivoloni in caso di distrazione, per cui procediamo a passo lento ma costante e in meno di due ore siamo alla Grotta Pagani. Da qui inizia la parte più impegnativa. Per salire bisogna affrontare una ripida salita in cui spesso si ci deve aiutare con le mani e avere un minimo di nozione di arrampicata. Arrivati a tre quarti della gita troviamo un canalino innevato, la neve è abbastanza compatta, ma morbida per cui continuiamo a salire senza i ramponi e senza grosse difficoltà raggiungiamo la vetta...la giornata è limpidissima e la vista mozzafiato!
Guardiamo l'orologio...sono le 11.15...le condizioni della neve sono buone e il tempo a disposizione ancora tanto...e così decidiamo di non scendere per la via di salita ma, (visto che negli zaini abbiamo, casualmente, l'imbrago e sessanta metri di corda) di percorrere il sentiero delle creste e ,pronti e via, iniziamo la discesa. Da questo punto in poi la giornata è un susseguirsi di emozioni.
Le arrampicate si alternano a calate, a pendii e a traversi innevati. Talvolta trovare i chiodi di calata sotto la neve non è possibile, per cui dobbiamo improvvisare, ma tutto procede bene e così in tre ore e mezzo siamo sulla vetta della Presolana centrale, decidiamo di fermarci a mangiare eppoi prendere la via del ritorno, ci aspetta ancora una bella scarpinata!!!
Dopo aver lasciato la vetta e il percorso aereo della cresta dobbiamo affrontare l'ultima calata che ci porta ad un canale innevato (lunghissimo) che dobbiamo percorrere per perdere quota.; per fortuna non c'è ghiaccio, ma la pendenza è sostenuta, per cui aiutandoci con le piccozze iniziamo l'infinita discesa. Arrivati alla base delle imponenti pareti della centrale il sentiero torna sulla via estiva di salita...il sole sta tramontando e non possiamo non fermarci a scattare qualche foto e a bearci della nostra "impresa".
A questo punto il sentiero per il ritorno diventa lo stesso dell'andata e fino al rifugio Cassinelli un pò di luce ci accompagna, al rifugio ci fermiamo e indossiamo le frontali ed entriamo nel bosco. Alle 18.10 siamo all'auto...il nostro giro è durato dieci ore e ci ha regalato emozioni bellissime.
La montagna mi regala sempre momenti magici...la giornata di oggi sarà indimenticabile.
Hike partners:
Laura.
Communities: Hikr in italiano
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