Piz Beverin

Tempo splendido, neve abbondante...è tempo di ritornare al Piz Beverin: l'avevo già salito nell'aprile del 2002 ma allora eravamo scesi a destra della scaletta, oggi, condizioni permettendo, vorrei scendere dal versante Nord Est, cioè a sinistra della scala, dove la neve dovrebbe essere polverosa.
Siamo in undici, oltre ai "soliti noti" c'è anche Alberto con suo figlio Matteo di una dozzina d'anni.
Partiamo da Mathon e saliamo in direzione Nord Ovest i bei pendii che salgono agli alpeggi di Tgoms e di Mursenas.
Da quest'ultimo, dopo una breve sosta ripartiamo nella stessa direzione costeggiando il torrente, a 2159 metri lo attraversiamo e, per pendii un po' più ripidi, raggiungiamo il canale Sud Est che porta al Beverin Pingt, qui la neve non è moltissima e ci sono numerose rocce e sassi affioranti; la cosa migliore e più veloce è mettere gli sci in spalla e risalire a piedi il canale.
In breve siamo tutti in cima, beviamo qualcosa e rimettiamo gli sci ai piedi per risalire il largo scivolo che porta alla quota 2769 metri dove si trova la famosa scala del Beverin.
Rimettiamo gli sci sugli zaini e scendiamo, è praticamente verticale ma non ci sono problemi, del resto sulla destra si vedono ancora i vecchi scalini infissi nella roccia che permettevano la discesa di questa parete prima della messa in opera della nuova scala, allora scendere, specie con gli sci in spalla, doveva riservare delle belle scariche di adrenalina!
Rimessi gli sci ai piedi riprendiamo a salire, passiamo per il punto dove, in estate, ci sono delle catene, oggi la neve le ha coperte ed ha creato uno scivolo che risaliamo senza fatica.
Finalmente siamo in cima, compilo il libro di vetta nel minor tempo possibile: a differenza che durante tutta la salita, qui in vetta il vento è micidiale, per togliere le pelli ci accovacciamo e le infiliamo rapidamente nello zaino per evitare che una folata se le porti via.
Scendiamo qualche metro per trovare un posto riparato dove mangiare qualcosa, poi prepariamo gli sci ed iniziamo la discesa.
La neve è perfetta ma il meglio deve ancora venire!  Arrivati alla base della scala studiamo il versante Nord Est, la neve è abbondante, il pendio per i primi 200 metri avrà una pendenza intorno ai 35° ma sembra perfettamente assestato.
Scendiamo...polvere da urlo! Peccato che in un attimo si sia all'Alp digl Oberst dove la pendenza diminuisce.
La neve diviene sempre meno polverosa ma, vista l'esposizione, diviene presto una trasformata ben sciabile. Per i bei pendii di Mursenas, Tgoms e Fegia rientriamo a Mathon e qui, osservando la neve abbondante, ci viene l'idea di allungare di un qualche centinaio di metri la nostra discesa. 
I più stanchi si "sacrificano": porteranno fino a Donat le tre auto, in sette rimettiamo gli sci ai piedi e ripartiamo verso il fondovalle, inizialmente la neve è ancora piacevole poi, inevitabilmente vista l'ora e la quota, diviene una poltiglia collosa ma comunque la soddisfazione di fare quasi 2000 metri di discesa rimane.

Il Piz Beverin è senz'altro una delle più belle e classiche scialpinistiche dei Grigioni, la presenza della scaletta poi aggiunge un tocco in più alla salita. Sia che si scenda a destra che a sinistra della scaletta la discesa è veramente soddisfacente.