Cima Föisc da Altanca

Arrivato in Val Leventina mi accoglie uno spettacolo del tutto particolare: la parte destra della valle, al sole, brilla dei magnifici colori autunnali, la parte sinistra, interamente all'ombra, sembra ancora addormentata sotto un bianco strato di ghiaccio che ricopre tutto!
Per fortuna ho scelto l'itinerario con attenzione, apposta per camminare dalla parte soleggiata.

Ad Altanca parcheggio nello spiazzo antistante il bel Agriturismo Mottini e scendo dall'auto, imbacuccato come un eschimese. Ben presto mi rendo conto che fa molto più caldo qui che a Milano, e provvedo immediatamente a spogliarmi.
Pantaloni pesanti e ciaspole posso rimanere in macchina per oggi: di neve, su questo versante delle montagne non ce n'è neanche l'ombra!
Imbocco dapprima la stradina asfaltata per Piora, poi dopo pochi metri, la lascio per prendere il bel sentiero che inizia a salire a margine dei prati ed entra nel bosco.
Più che un sentiero si tratta di una mulattiera, larga e comoda, che sale costantemente ma senza essere mai troppo ripida e mi porta rapidamente alle belle baite di Valle (0 h 25).
Qui ignoro il bivio che sale a sinistra (da cui scenderò al ritorno) e continuo verso la diga del Ritom, invisibile fino all'ultimo tratto.
Arrivato alla diga (0 h 45) mi immetto sulla stradina asfaltata che costeggia il Lago e la percorro per pochi minuti, seguendo le chiare indicazioni delle paline gialle.
Bellissime stalattiti di ghiaccio coprono il muretto che costeggia la strada, rendendo l'ambiente ancora più suggestivo!
Dopo poche decine di metri svolto a sinistra e imbocco il sentiero che inizia a salire nel bosco verso la Bocchetta di Foisc.
I larici ben presto si diradano, fino a sparire del tutto, e, dopo un breve tratto pianeggiante, le pendenze diventano un pochino più dure.
Il panorama sul Lago Ritom e sulla Val Piora si fa ogni istante più bello, inizia a distinguersi bene anche il Lago di Cadagno, e in fondo alla vallata appare il Pizzo Colombe.
Poco prima della Bocchetta, all'improvviso, appare anche la neve sotto ai miei piedi. Di colpo mi ritrovo in mezzo a una bellissima distesa bianca!
E' uno strato piuttosto sottile, pochissimi cm, che non disturba minimamente il cammino. Passo da un piccolo laghetto completamente ghiacciato e in breve arrivo alla Bocchetta di Foisc (1 h 30).
Alla Bocchetta svolto a sinistra e inizio a risalire il pendio che porta alla vetta.
Il sentiero non è più visibile in quanto coperto interamente dalla neve, ci sono comunque diversi paletti segnavia e diverse tracce di passi.  E' una neve meravigliosa: morbida, non ghiacciata come temevo, si sprofonda un pò ma non si scivola, così la salita è ancora più divertente e suggestiva.
Raggiunta la croce di vetta (1 h 40) inizio una lunga serie di scatti ed autoscatti... Il panorama è superbo!
Verso la Val Piora posso ammirare i Laghi Ritom, Tom e Cadagno, con tutte le vette che li circondano e con Pizzo dell'Uomo e Pizzo Colombe a chiudere la vallata. Poi la dorsale che dal Pizzo Molare arriva fino al Matro, il fondovalle della Leventina, e la cresta di vette innevate che la separa dalle retrostanti Val Lavizzara e Val Sambuco.
Infine scorgo anche il Blinnenhorn, in lontananza, e, più vicini, la Val Bedretto  con le sue vette, tra cui spicca il Pizzo Rotondo.
Finita la contemplazione scendo al Rifugio, che si trova proprio una decina di metri sotto la vetta, in fantastica posizione panoramica.
All'esterno della casetta un bel tavolo con panca mi consente di consumare il mio pranzo in tutta comodità, e di godermi il bel caldo del sole!
Insieme a me ci sono due simpatici escursionisti di Lucerna che hanno passato la notte qui, e con i quali scambio volentieri quattro chiacchiere.
Dopo oltre un'ora inizio la discesa. Torno dapprima alla Bocchetta, da qui prendo in direzione di Pian Toi.
La neve ben presto sparisce e torno a camminare in mezzo a prati dorati e larici spogli.
Il sentiero si fa più stretto e non sempre marcatissimo, ma i segnavia sono frequenti e sbagliarsi è impossibile. Raggiunta la radura di Pian Toi con la sua bella baita (2 h 15), svolto a sinistra, seguendo le indicazioni per la stazione della funicolare Ritom-Piora.
Il sentiero torna molto largo e procede in piano in mezzo a un bellissimo bosco di abeti e larici.
Ignoro un ultimo bivio per la funicolare e seguo per Altanca e, con un breve tratto di discesa incrocio la stradina che sale alla Diga del Ritom.
La attraverso e, in un attimo mi ricongiungo col percorso dell'andata, appena sopra alle baite di Valle, che raggiungo in breve (3 h 00).
Da qui la comoda mulattiera mi riporta ad Altanca (3 h 30).

Ero partito un pò titubante, temendo di trovare chissà che freddo e chissà quanta neve, e invece la giornata è stata perfetta: sole, temperatura mite, neve non troppa. Il tutto ovviamente condito da un percorso paesaggisticamente meraviglioso!

L'escursione è molto breve (da considerare nei miei tempi che sono salito di buon ritmo, mentre me la sono presa comodissima in discesa) e si svolge su sentieri facili e indicati alla perfezione.