Capanna Dotra e Croce Portera (1917 m)

Parcheggiamo l’auto in località Bolla del Corno, in un ampio spiazzo sulla destra della strada, poco prima del centro di sci di fondo. Si vedono subito i cartelli gialli con le indicazioni per le varie mete.
Noi prendiamo il sentierino che inizia a salire ripidamente nel bosco.
In realtà dopo pochi metri spiana, e per tutta la salita alternerà brevi tratti ripidi ad altri molto più facili.
Il bosco è piacevole, ombroso ma abbastanza aperto, e lascia vedere parecchi scorci sulle montagne circostanti.
Arrivati ad un primo alpeggio, dove ci accolgono due inquieti cavalli, si apre la vista sul bellissimo gruppo dell’Adula, con il suo ghiacciaio.
Poco dopo si giunge ad un seconda baita, dove il bosco finisce e si continua la salita in mezzo ai prati fioriti, percorrendo una facile stradina sterrata.
Continuando a girarci per ammirare l’Adula, che ci accompagnerà per tutta la salita fino alla Croce Portera, arriviamo al gruppo di belle casette di Dotra, dove è posta l'omonima Capanna (1 h 05), in stupenda posizione panoramica.
Da qui, seguendo le frequenti e chiare indicazioni, si continua lungo la stradina sterrata, in falsopiano.
Il percorso si snoda in mezzo a distese di prati fioriti, in un ambiente davvero idilliaco.
Nell’ultimo tratto la stradina si trasforma in un largo e facile sentiero, e la pendenza aumenta leggermente, senza mai diventare ripida comunque.
Radi abeti e pini mughi costellano i prati, creando intorno un paesaggio assolutamente particolare!

Arrivati alla Croce Portera (1 h 40) si apre la vista sul Pizzo del Sole, sul dolomitico Pizzo Colombe, sul Pizzo dell’Uomo e sul Piz Rondadura, con i prati e l’alpeggio di Pian Piano sul fondovalle!
Peccato per la presenza della strada carrozzabile, che comunque non disturba più di tanto.
La discesa verso Acquacalda è breve ma piuttosto ripida, su sentiero comunque facile e sicuro in mezzo al bosco.
Ad Acquacalda (2 h 15), attraversata la strada, si seguono le sempre chiarissime indicazioni e si imbocca il Sentiero del Lucomagno che, allontanandosi dalla carrozzabile si dirige verso la piana sottostante.
Qui folte mandrie di mucche e qualche maiale pascolano beatamente, mentre diverse persone prendono il sole sui vasti prati e in riva al torrente Brenno.
Arrivati in fondo alla Piana il sentiero si alza leggermente sulla destra e inizia poi la ripida discesa in una stretta valletta, quasi una gola.
Si passa sopra la strada, che si allontana a destra, e si continua a scendere nel bosco, fino a raggiungere la sommità della piana di Campra, dove d’inverno vengono battute le favolose piste di fondo.
Da qui per comoda stradina si raggiuge il Centro Sci Nordico, dove, costeggiando la strada carrozzabile, in pochi minuti torniamo alla macchina (3 h 45).
 
Escursione molto semplice ma di grande bellezza dal punto di vista paesaggistico.
Il dislivello basso e la lunghezza piuttosto ridotta la rendono a mio giudizio accessibile a chiunque, anche chi abbia poco allenamento.
Il sentiero, che in certi tratti è addirittura una stradina, è sempre evidentissimo, i segnavia e le paline sono frequenti e chiare.
Il tratto di discesa da Acquacalda e Campra, per quanto si svolga nella stessa vallata della strada carrozzabile, non è assolutamente disturbato da essa.