Monte Cistella (2880 m) da Foppiano
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Questa è sicuramente una delle più belle montagne ossolane, (la mia preferita) quindi anche quest'anno non posso rinunciare all'appuntamento, opto per la tosta salita dal versante antigoriano.
Raggiungo così di buon mattino Foppiano, parcheggiando nell'area pic-nic sopra il ristorante Pizzo del Frate, con passo deciso percorro un breve tratto di asfalto poi seguo l’indicazione “Cistella via Garina”, attraverso quindi il torrente Alfenza e inizio la salita nei prati toccando gli alpeggi Alpe Voma ( C.N.S. Prepiana ?) e successivamente Prepiana (C.N.S. Viscardi ?) dove inizia la salita nel bosco di conifere. In questo tratto regna un silenzio irreale non si sente neppure il canto dei fringuelli, un paio di colpi di fucile in lontananza mi fanno capire il motivo di tanta pace.
All'uscita dalla pineta oltrepasso l'alpe Gaiola dove rabbocco la borraccia (ultima acqua sul percorso) e inizio così il lungo traverso verso sud/ovest nel bosco ceduo, a quota 1900 m la traccia cambia direzione verso nord/ovest, la pendenza aumenta vertiginosamente, sono costretto a inserire la ridotta.
Oltrepasso la Bocchetta di Balmafredda e inizio la bella cresta che attraverso il caratteristico passaggio aereo della Costetta m’immette nel Piano basso del Cistella (2535 m).
I rimanenti 345 metri che mi separano dalla cima ora diventano una passeggiata, seguendo fedelmente i numerosi ometti tra balze erbose e pietraie in poco tempo sono in vetta.
Sono salito molte volte su questa cima ma non ricordo una giornata così spettacolare con panorama a perdita d’occhio, come non ricordo di aver avuto così caldo come oggi, neppure una bava di vento, eppure il periodo è sempre lo stesso...?. Dopo le foto di rito decido di scendere alla Costetta a rifocillarmi, non vedo l’ora di distendermi nell’erba, intanto sta arrivando al bivacco Leoni un nutrito gruppo di escursionisti saliti dal rif. Crosta, purtroppo un’amara sorpresa mi attende, le capre hanno tappezzato di escrementi l’area di mio interesse, sono costretto a sedermi su un blocco di quarzo.
Proseguo la discesa e finalmente a quota 2250 vedo un sasso piatto che fa il caso mio, ma dopo pochi minuti di relax mi accorgo di essere preda delle formiche, oggi non è giornata…non mi resta che scendere a valle nell’erbetta della splendida alpe Voma, lì nessuno potrà ostacolare mie intenzioni…
Dati GPS: Dislivello effettivo 1700 m
Sviluppo planimetrico 14,5 Km.
Raggiungo così di buon mattino Foppiano, parcheggiando nell'area pic-nic sopra il ristorante Pizzo del Frate, con passo deciso percorro un breve tratto di asfalto poi seguo l’indicazione “Cistella via Garina”, attraverso quindi il torrente Alfenza e inizio la salita nei prati toccando gli alpeggi Alpe Voma ( C.N.S. Prepiana ?) e successivamente Prepiana (C.N.S. Viscardi ?) dove inizia la salita nel bosco di conifere. In questo tratto regna un silenzio irreale non si sente neppure il canto dei fringuelli, un paio di colpi di fucile in lontananza mi fanno capire il motivo di tanta pace.
All'uscita dalla pineta oltrepasso l'alpe Gaiola dove rabbocco la borraccia (ultima acqua sul percorso) e inizio così il lungo traverso verso sud/ovest nel bosco ceduo, a quota 1900 m la traccia cambia direzione verso nord/ovest, la pendenza aumenta vertiginosamente, sono costretto a inserire la ridotta.
Oltrepasso la Bocchetta di Balmafredda e inizio la bella cresta che attraverso il caratteristico passaggio aereo della Costetta m’immette nel Piano basso del Cistella (2535 m).
I rimanenti 345 metri che mi separano dalla cima ora diventano una passeggiata, seguendo fedelmente i numerosi ometti tra balze erbose e pietraie in poco tempo sono in vetta.
Sono salito molte volte su questa cima ma non ricordo una giornata così spettacolare con panorama a perdita d’occhio, come non ricordo di aver avuto così caldo come oggi, neppure una bava di vento, eppure il periodo è sempre lo stesso...?. Dopo le foto di rito decido di scendere alla Costetta a rifocillarmi, non vedo l’ora di distendermi nell’erba, intanto sta arrivando al bivacco Leoni un nutrito gruppo di escursionisti saliti dal rif. Crosta, purtroppo un’amara sorpresa mi attende, le capre hanno tappezzato di escrementi l’area di mio interesse, sono costretto a sedermi su un blocco di quarzo.
Proseguo la discesa e finalmente a quota 2250 vedo un sasso piatto che fa il caso mio, ma dopo pochi minuti di relax mi accorgo di essere preda delle formiche, oggi non è giornata…non mi resta che scendere a valle nell’erbetta della splendida alpe Voma, lì nessuno potrà ostacolare mie intenzioni…
Dati GPS: Dislivello effettivo 1700 m
Sviluppo planimetrico 14,5 Km.
Tourengänger:
adrimiglio

Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (2)