Pizzo Diei e Monte Cistella

Varzo o Foppiano? Foppiano o Varzo?

Non sapendo decidere da che parte salire su queste cime ... scelgo tutte e due (o quasi), creando un bel girone ad anello. La meta dichiarata è il Cistella, poi il Diei si vedrà, anche in base alle condizioni nevose delle due cime.

Parto da Foppiano e raggiungo il Passo Colmine. Da questo, volendo, c'è un sentiero (che non trovo segnato sulla mia cartina) che porta al Rifugio Crosta senza perdere quota. Ma io voglio fare un pezzo del tratto che sale da Varzo ... quindi scendo fino a ricongiugermi con il sentiero F6 che, appunto sale da Varzo (con breve tratto di ravanamento per raggiungere un alpeggio).

Dopo la carrellata di indicazioni per l'Alpe Solcio, si raggiunge il Rifugio Crosta, aperto tutto l'anno. Pausa caffè e spuntino e poi si riparte nel magnifico Vallone di Solcia.

C'è un po' di neve sul percorso ma non disturba più di tanto. Raggiunta la Bocchetta di Solcio le pendenze aumentano fino ad arrivare al Bivacco Leoni (dove incontro l'unica persona della giornata).

La piana tra il Cistella e il Diei è incredibile, mi affascina parecchio e, visto che la neve è pochissima, non resisto alla tentazione di "farci un giro sopra", decidendo di raggiungere anche il Pizzo Diei.
Dal bivacco si scende brevemente in questo deserto di pietre e si cammina in piano fin sotto l'ultimo strappetto per la cima.

L'ambiente è veramente suggestivo e, come diveco prima, ne rimango affascinato.

Raggiungo la vetta del Pizzo Diei dopodichè ritorno sui miei passi di nuovo al Bivacco Leoni dove mi attende l'ultimo strappetto per il Monte Cistella, un paio di catene aiutano in un breve passaggio.
In cima mi fermo pochissimo perchè soffia un venticello gelido, farò una pausa un po' più lunga all'interno del bivacco. Purtroppo qualcuno, nei giorni scorsi, deve aver lasciato la porta del bivacco aperta perchè all'interno si è accumulata della neve.

Riparto, scendendo per un tratto il sentiero dell'andata fino al bivio per Foppiano. Anche qui si attraversa una bella piana sassosa con qualche chiazza di neve. Raggiunta La Costetta un corrimano aiuta la discesa, poi fino alla Bocchetta di Balmafredda bisogna porre attenzione per il fondo scivoloso per la presenza di fango (questo il passaggio T3).

Sarà colpa del fango a rendere il tutto un pochino più difficile ma l'impressione è che la salita da Varzo sia molto più gradevole e tranquilla. La discesa continua e passando vari alpeggi si arriva di nuovo a Foppiano.

Gran bell'anello su due classiche cime dell'Ossola che bisognerà ritornare ad esplorare in modalità scialpinistica.