Piz Vial (3168 m) & Piz Gaglianera (3121 m)
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La Greina e i suoi guardiani, uno tutto grigionese e l’altro (almeno per metà) ticinese: questo potrebbe essere il sottotitolo alla gita odierna. Anzi, per meglio dire, “i guardiani centrali”, visto che “alle ali” ce ne sono altri due, il Piz Greina ed il Piz Valdraus.
Eviterò una descrizione minuziosa dell’itinerario perché già descritto alla voce “percorso” nonché sommando tratti di altre relazioni riguardanti la stessa zona (per es. quelle di ivanbutti,
siso,
Pippo76,
Alpin_Rise, e, non ultimo, ricavabile dai waypoints (punti di passaggio effettivi) della presente relazione.
Ecco dunque le mie impressioni.
Innanzitutto l’arco della Greina: il mattino in salita, pur seguendo il sentiero segnato in bianco-blu con scritto inequivocabilmente a caratteri cubitali “ARCO”, forse perché la mia attenzione era concentrata sulla traccia verso le mete odierne, ecco, comunque, non l’ho proprio visto (e non è piccolo!). Mi sono rifatto al ritorno scendendo senza traccia dal Cogn dei Lavazz, quando me lo sono trovato di fronte (impossibile non notarlo). Stupendo!
Poi, riguardo al Piz Vial, la via migliore in un caso come il mio (neve fresca a macchia di leopardo) avrebbe dovuto essere quella più a destra possibile (E), puntando direttamente al punto di minima tra il Vial e il Piz Greina da S. Voglio dire, stare molto vicini alla cresta SO del Piz Greina e poi salire in verticale verso il Vial, questa sarebbe dovuta essere oggi la via ottimale. Non, come ho fatto io, un esteso diagonale dal fondo del Ghiacciaio del Gaglianera senza voler perdere quota fino al suddetto punto: infatti ho trovato dei passaggi franosi con scarsi appoggi e con chiazze di neve fresca, che certo non agevolava il transito.
Per lo stesso motivo - neve fresca - ho poi preferito evitare le pur logiche creste di collegamento tra le varie cime (a parte che, dopo la recente gita al P. Rotondo, per una volta ho deciso di lasciarle stare, possibilmente, le creste…)
Il Piz Gaglianera l’ho trovato appena un po’ più semplice del Vial, anche se da sotto (S) oppure anche da E (dal Vial) sembrava veramente proibitivo, addirittura quasi inaccessibile. Ma in realtà non è niente di difficile. Ho poi avuto l’onore, all’inizio della risalita della cresta S, di essere salutato dal volo di una maestosa aquila (un solo passaggio, quasi un volo radente sopra di me, ma non sufficiente per l’estrazione della fotocamera).
Libri di vetta: quello del Piz Vial reca 30 ascensioni (compresa quella di ivanbutti e la mia) in poco più di un anno, cioè dal 22 agosto dell’anno scorso, alcune delle quali in gruppo, e una delle quali, recentissima (agosto 2011), con gli sci, presumo dal ghiacciaio del Valdraus o, rispettivamente, da quello della Greina (lode agli skialper!). Mi sembra davvero un po’ poco! ...Ma è sempre il solito discorso, una montagna può essere bella quanto si vuole, ma se non ha un “nome” di grido, tale sarà il numero delle frequentazioni, e questo indipendentemente dal livello di difficoltà e/o di fatica necessaria per raggiungerla. Purtroppo sul Piz Gaglianera, pur notando inizialmente la gamella sotto l’ometto sormontato dalla croce di vetta, mi è completamente passato di mente di consultare ed aggiornare con il mio passaggio il libro ivi residente; quindi non ho nemmeno dati riguardanti il numero di ascensioni.
Discesa: dal Piz Gaglianera, via cresta S, sono sceso direttamente puntando al Passo della Greina. Via fattibile, ma specialmente l’ultimo tratto erboso sul Cogn dei Lavazz, non molto consigliabile, per la ripidità unita anche a dei salti di roccia.
Tempi:
dall’Alpe di Fontana S.Martino (1530 m) al Piz Vial (3168 m): 5 ore e 30
dalla cima del P. Vial (3168 m) all’inizio della salita (2765 m) per il P. Gaglianera: 1 ora
cresta S del Piz Gaglianera (da q. 2765 alla vetta, 3121 m): 1 ora
dalla vetta del P.Gaglianera (3121 m) all’Alpe di Fontana S.Martino (1530 m): 3 ore

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