Alla ricerca del "Dito di Dio" quota 3000 mt


Publiziert von turistalpi , 14. August 2011 um 20:09.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Oberhalbstein
Tour Datum:13 August 2011
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 900 m
Abstieg: 900 m
Strecke:La Veduta-val d'Agnel-bivio per la forca dgl laget-sella piz Surgonda quota 3000-val margun-La Veduta

Nel lontano 11/8/1991 Pinuccia ed io siamo saliti al piz Surgonda ma quello che ci era rimasto molto impresso era stata la memorabile sosta pranzo con "pisolo" su un pianoro di sabbia meravigliosa ed il tutto dominato dal caratteristico monolito incombente sulla forca Margun! Oggi vogliamo vedere se esiste ancora il monolito da noi chiamato "Dito di Dio" e se fortunati ripetere la famosa sosta.Lasciamo l'auto nel piazzale dell'ospizio La Veduta (l'ospizio è chiuso per completa ristrutturazione ma sono aperti i servizi igienici).Saliamo lungo il noto sentiero che porta nella val d'Agnel immersi nella nebbia (sole dappertutto ma non qui!). Prima del bivio per la forca dgl laget arriva come previsto il sereno totale ed è una goduria per gli occhi: rocce di tutti i colori ed ambienti diversi con la parete del Corn Alv che sembra rifare in piccolo l'ambiente delle Tofane in Dolomiti. Lasciamo il sentiero e traversiamo a destra la val d'Agnel e poi svoltiamo a sinistra per arrivare su un pianoro con torrente dai molteplici colori. Perdiamo tempo: Pinuccia vuole salire la cresta a destra mentre io vorrei più comodamente traversare il vallone superiore per così arrivare sul pianoro di quota 3000 sotto il piz Surgonda. Momentaneamente vince Pinuccia e così saliamo parte della cresta, però il terreno ad un certo punto cambia e diventa piuttosto franoso e faticoso. Convinco Pinuccia e si torna nel vallone. Con tempo bellissimo arriviamo alla sella e ci facciamo una prima sosta pranzo. Anche qui idee divergenti. Pinuccia vorrebbe salire in cima al pizzo o traversando oppure salendo all'anticima (forse più sicuro e senz'altro  meno franoso se pur più faticoso) ma le faccio notare  che l'idea della gita era un'altra. Niente da fare! Pinuccia sta bene e si vede e quindi si incammina sul sentierino a sinistra contrassegnato dagli ometti mentre io invece non ho voglia e mi fermo per godermi il panorama!  Poco dopo Pinuccia torna perchè non vuole salire sola ed allora scendiamo a sinistra lambendo la cresta est del pizzo per vedere se c'era ancora questo monolito (ed anche perchè volevo rifare la sosta di allora con "pisolo" e ci vuole tempo). Ad un certo punto subito lo vediamo:è come allora bellissimo e caratteristico: sembra un essere umano che veglia sulla valle ed è incombente sulla forca Margun! In basso vediamo anche 4 persone (peccato!) che discesi dalla forca se ne vanno per fortuna velocemente a destra e scompaiono dalla vista. Mi piacerebbe salire alla forca  ma anche qui divergenze di vedute mi fanno desistere. Ora cerchiamo il punto della famosa sosta.Su e giù ma quel punto caratterizzato da una bella e finissima sabbia biancastra non l'abbiamo trovato: che sfortuna! Forse era su un pianoro appena sotto al monolito anche se la sabbia non c'è ma solo sassi piatti. Nel frattempo è arrivato il vento e le nuvole aumentano. Sosta breve e ripartenza. La discesa si può fare o nella valletta del Guglia a sinistra oppure nella valletta Margun a destra. Scelgo quest'ultimo percorso perchè più vario ed interessante. A quota 2813 penso sulla sinistra ci dovrebbe essere un bivacco ed io lo vorrei trovare. Niente da fare perchè scendendo Pinuccia mette un piede in fallo e subisce un forte contraccolpo con crampo alla schiena. Sosta su pianoro e vedere come sta Pinuccia: se migliora o devo chiamare la Rega se non sembra in grado di camminare. Per fortuna dopo pochi minuti il forte dolore diminuisce e rimane solo un fastidio ma che permette ugualmente il proseguio della discesa. Ovviamente lascio perdere la deviazione del bivacco e la mia unica preoccupazione è di far fare a Pinuccia una discesa più comoda e breve possibile.Trovo il sentiero ben tracciato che percorre tutta la val Margun e abbastanza comodamente lo seguiamo. Le nuvole aumentano sempre più ma poi si alza un vento abbastanza sostenuto e le nuvole sembrano sparire. L'ultimo tratto di sentiero scende a zig-zag in un valloncello erboso per poi immettersi sul sentiero alto della val d'Agnel e questo tratto invaso dall'erba, dall'acqua e rovinato dal passaggio degli animali non è piacevole.In futuro sarà senz'altro meglio scendere senza sentiero dal pendio erboso che domina La Veduta! Comunque meno male che il fastidio alla schiena di Pinuccia non è aumentato e  a  casa si sistemerà senza conseguenze. Peccato perchè oggi Pinuccia era veramente in forma e fino a prima dell'inconveniente ha goduto veramente in modo piacevole tutta la gita e la zona che a lei piace tantissimo. Billie pure in forma e contenta per le varie leccornie che ha mangiato! Ho fatto forse troppo foto al monolito della forca Margun.......

Tourengänger: turistalpi


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Kommentare (2)


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Gabri hat gesagt: Bravi!
Gesendet am 14. August 2011 um 22:00
Ciao Enrico,
Bella escursione, bellissimi panorami e una splendida vista sul Piz Surgonda su cui siamo saliti in versione invernale e che è rimasto nei miei ricordi più belli!
Buona montagna a voi e alla Billie!!
Gabri (e Suni)

turistalpi hat gesagt: RE:Bravi!
Gesendet am 15. August 2011 um 10:11
Ciao Gabri e grazie dell'interesse.Ho letto la relazione della tua gita invernale al Surgonda e sopratutto ho visto le foto bellissime. In inverno è ovviamente tutto diverso ma ugualmente bello ed affascinante! Penso che il famoso traverso che poi corrisponde al sentierino segnalato, con la neve non sia scevro di scivolamenti di neve o slavine. A te e compagni vi è andata bene! Comunque complimenti per la bella escursione. Enrico


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