Cima di Camadra (3172 m)
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In località Vacarescio, all’Alpe di Fontana San Martino, cioè 2,5 km dopo il preannunciato cartello di divieto di transito, e 850 m più avanti rispetto all’agglomerato di Daigra, in prossimità della sbarra (ancorché alzata) e dell’effettivo cartello di divieto, lascio l’auto e sul bel sentiero che taglia abbondantemente la strada asfaltata mi porto in breve a Pian Geirètt. Mi sfugge la deviazione a sinistra che sale al pianoro da dove parte il sentiero ufficiale per l’Uffiern Pass, così arrivo fino a dove cominciano i tornanti per la Capanna Scaletta. Con ampio giro integrale a “U” di tutto il Pian Geirètt trovo una traccia che mi riporta al pianoro citato (perdita di tempo quantificata in una ventina di minuti abbondante). Qui finalmente salgo sul sentiero ufficiale, ma in prossimità dell’incrocio con una bella crestina, abbandono il sentiero che continua a sinistra e salgo diretto sulla cresta erbosa, avendo a destra la ganna che scende dalla Cima di Camadra e a sinistra il tormentato versante su cui passa il sentiero per l’Uffiern Pass. La percorro tutta e sbuco a quota 2772, sopra l’altopiano in territorio grigionese che precede la salita finale. Mi dirigo verso nord e tenendo sempre una certa centralità (non piegando a ovest verso la Fuorcla Su, né cercando la cresta est) raggiungo la cima con scarso uso delle mani. La vista è da re, del resto la quota (3172 m) lo permette! Impressionante la visione sul Ghiacciaio del Medel nella sua parte sinistra che arriva fino al Piz Uffiern e al Piz Cristallina!
Birra, pane e prosciutto e un’ora e mezza di contemplazione.
Per il ritorno scelgo la cresta NE opposta a quella di salita, che guarda verso il Medel. Ben presto però devo cercare un raccordo con la traccia di salita, visto che il versante NE precipita troppo ripidamente verso valle. Raggiunto il pianoro alla base superando anche alcuni nevai, decido di andare a prendere il sentiero che sale dal Lago Retico, in modo da scendere più agevolmente della crestina fatta al mattino. Raggiungo il Pass Uffiern (non segnalato) in prossimità di una baita e cominciando a scendere verso il Pian Geirètt capisco ben presto che era molto meglio la “mia” crestina: infatti il sentiero è cedevole e tutt’altro che agevole (segnato inspiegabilmente in bianco-rosso). Ripido, franoso e sconnesso: se deve essere così, è meglio la traccia libera! Arrivo comunque a Pian Geirètt e da lì, ignorando il bus che scende a Ghirone e la gentile offerta successiva di un motociclista disposto ad alleggerirmi il cammino, ritorno all’auto all’Alpe di Fontana San Martino.
Gita davvero entusiasmante e senza grosse difficoltà: impressioni altamente positive!

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