Pizzo Camoghè mt 2228
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Meteo sempre sul variabile ed a nord sembra più brutto. Giocoforza andare più vicino a casa. Con gli amici Elena e Carlo oltre ovviamente a Pinuccia e Billie andiamo al pizzo Camoghè o "monte della domenica" perchè nei giorni feriali per via delle notevoli infrastrutture militari l'intera zona dopo Isone è sbarrata da cancelli chiusi o da sentinelle armate. Appunto da Isone seguiamo la stradina per l'alpe Serdena (lunghezza 10 km esatti) sino allo spiazzo che funge da ampio parcheggio gratuito. Il tempo è bello. Saliamo direttamente lungo un pendio erboso sino ad incrociare il largo sentiero che poco dopo passa sopra delle alte rocce a mò di larga cengia. Poi prosegue sin sopra un riale che non si attraversa (come inizialmente abbiamo fatto noi che poi siamo ritornati sui nostri passi) ma occorre proseguire a destra in salita. Si aggirano delle rocce e dopo aver attrversato più in alto il riale di prima si perviene al largo ripiano della Corte dei Lagoni (solo due piccolissimi laghetti che penso in tarda estate completamente asciutti) con tabella di segnalazione.Il vento si è già fatto sentire ma poi sulla cresta sarà ancora più forte e freddo. Dalla tabella saliamo a sinistra sempre per largo sentiero che a risvolti ci porta alla bocchetta di Revolte mt 1947. Il vento qui è veramente forte e gelido e per fortuna che c'è il sole che mitiga un pò la temperatura. Ovviamente ci copriamo e proseguiamo lungo il sentiero dapprima in costa e poi sull'aperta cresta sud. Al termine giriamo a sinistra sulla cresta est ed arriviamo alla cappelletta con il libro di vetta ed i ruderi del pre-esistente rifugio. Pochi minuti dopo siamo in cima e possiamo per fortuna fare la solita sosta pranzo in una riparata buca appena sotto la cima anche se parzialmente occupata da altri 3 escursionisti. Sulla cima solamente i resti del grosso ometto che c'era nel 2007 ( vedasi foto di Carlo). Billie è irrequieta perchè vuole andare da tutti i presenti per "scroccare" leccornie varie ( sembra quasi che dica: sono una povera cagnetta a cui i padroni non danno da mangiare......). Stante sopra la buca la continuità del vento dopo aver mangiato e fotografato scendiamo alla cappelletta dove scriviamo sul libro di vetta. ( Il sottoscritto rimasto indietro per sistemare lo zaino è sceso non dal versante sud della cresta ma dal versante nord dove c'è un'evidente traccia). Dalla cappelletta ritorniamo sui nostri passi sino alla bocchetta di Revolte sempre avvolti dal freddo vento e da qui scendiamo sul sentiero dell'andata sino al parcheggio. Escursione tranquilla e piacevole in compagnia degli amici e.....dell'amico vento che sì freddo e forte ma che ha costretto la giornata ad essere limpida e panoramica.
Tourengänger:
turistalpi

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