Camoghè 2228 m

L'estate non si fa ancora sentire nell'alto Ticino e quindi non è il caso di effettuare escursioni in quella zona in quanto si rischierebbe solamente di trovarsi immersi nella nebbia, al freddo e magari anche sulla neve. Decidiamo così di rimanere nel Sottoceneri e più precisamente nella Val di Serdena, una bella valle situata sopra Isone. Questa valle è anche una zona militare (è sede del comando per la scuola dei granatieri) ed è quindi preferibile andare nel fine settimana così da non rischiare di trovare chiusa la sbarra della strada che porta all'Alpe di Serdena, 1447 metri, punto di partenza di questa escursione. All'Alpe vi è un grande spiazzo per lasciare l'auto. Appena scesi dall'auto ci si rende subito conto di essere all'interno di una zona militare: ci sono diverse cartucce a terra. Ci dirigiamo quindi a piedi al cartello indicatore e iniziamo a salire un po' a caso perchè inizialmente il sentiero non è molto ben visibile. In questo caso è importante seguire la direzione indicata dal cartello. Ai lati del sentiero ci sono piante di rododendro (anche ammalate) e di mirtilli. Dopo aver attraversato un fiume, il sentiero si alza sopra una fascia di roccia. Il sentiero piega verso sud e in seguito si arriva a un altro fiume. Attirati da una marmotta curiosa seguiamo un sentierino e guadiamo il fiume raggiungendo dei ruderi di cascina (marcati con una "L" sulla CNS). Qui però abbiamo commesso un errore; infatti invece di guadare il fiume bisognava salire sulla destra seguendo un sentierino non molto evidente e non marcato. Ovviamente di questo errore ci siamo accorti solo dopo una mezz'oretta quando, mentre già "pascolavamo" tra i rododendri a ovest della quota 1880 metri, abbiamo visto un bel sentiero che saliva verso Corte Lagoni! Continuiamo comunque salendo in direzione della Bocchetta di Revolte, 1978 metri, che raggiungiamo dopo circa 1 h 15' dalla partenza. Qui finalmente ritroviamo il sentiero marcato. Dopo una breve pausa riprendiamo a salire seguendo il zigzagante sentiero sulla cresta sud. Dopo circa 30' di salita raggiungiamo la cappelletta dove è anche presente il libro di vetta, che firmiamo. Per la pausa pranzo ci sistemiamo sulla cima trigonometrica, sulla quale sono presenti i resti di un ometto di sassi. Il panorama è veramente esteso: in primo piano il Piano di Magadino e il Lago Maggiore. Si notano anche il Gaggio, il Matro, il Pizzo di Claro e tante altre cime ticinesi e mesolcinesi. Piano piano il tempo peggiora e perciò decidiamo di iniziare a scendere in direzione della bocchetta, che raggiungiamo 20' più tardi. Il sentiero scende quindi verso Corte Lagoni, luogo dove vi è anche uno stagnetto. Scendendo troviamo diversi mirtilli. Ci fermiamo per una "degustazione" e ne approfittiamo anche per raccoglierne un po' così da preparare della marmellata. Dopo circa 1 h di raccolta iniziamo a sentire i primi tuoni: è giunta l'ora di scappare, altrimenti la prendiamo...