Sentiero delle Vasche - Moregallo m 1276
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Gita Cai oggi (www.caipaullo.it); faremo il Moregallo, in programma l’autunno scorso ma rimandato causa neve.
Rispetto alle solite gite “libere” settimanali non cambia nulla.....siamo sempre noi, i soliti, la gioiosa macchina da guerra, l’Armata Brancaleone, che và dallo sky-runner al sottoscritto, noto “culo di pietra” (agile come un puma....morto! ).
Ho fatto prima un po di terrorismo psicologico, sottolineando sulla locandina di programma “Percorso con tratti aerei; si richiede passo sicuro e assenza di vertigini”, cosi da selezionare “alla fonte” i partecipanti e di conseguenza alla partenza saremo “solo” in dodici, dalle caratteristiche dette sopra ma, a mio avviso, tutti in grado di variare un pò sul tema, cosi decido di prenderla un po larga e percorrere anche il “Sentiero delle Vasche”.
Partiamo da Ceppo, dove vorrei entrare subito nella gola del torrente, ma dopo un paio di tentativi ci ritroviamo all’ingresso ufficiale più sopra.......e pensare che ci sono stato un sacco di volte......sto invecchiando mannaggia!!
Alcuni di noi non hanno dimestichezza con alcuni passaggi, ma nessuno si sottrae e con gran divertimento li superiamo e soddisfatti arriviamo al Sass Tajà, enorme masso erratico di verde serpentino proveniente dalla Val Malenco.
A San Tomaso l’amenità del luogo c’invita ad una sosta.....breve, perchè i profumi che arrivano dalla cucina del rifugio ci potrebbero indurre in tentazione!
Giunti alla Fonte di Sambrosera affrontiamo il ripido tratto nel bosco che ci porta alla Bocchetta di Moregge dove, ricomposto il gruppo, iniziamo la salita per il Moregallo seguendo fedelmente la cresta fino alla breve discesa che porta sotto la cima, dove alcune catene ne facilitano l’accesso.
Dalla cresta vedo quattro persone che si aggirano sulla cima e ci osservano.....poi una voce femminile chiama: Aldoooooooo......impossibile vedere chi sia, siamo ancora lontani, ma non ho dubbi, anche se personalmente non conosco ne lei ne la sua voce.....è Tilde!
Lo dico a Lella......lei urla: “sei Tildeeeee”.........siiiiii sono Tildeeeee!
Che piacevole sorpresa! Arriviamo in cima e troviamo il “comitato d’accoglienza”......saluti, baci, abbracci......sembrava una rimpatriata di vecchi amici, Tilde, Giuseppe, Angelo, per noi fino a quel momento sconosciuti, e un quarto uomo trovatosi per caso nel mezzo che immagino sia rimasto molto perplesso da quello che gli stava succedendo intorno.......la forza di Hikr!
Dopo aver pranzato, riposato ed esserci scambiati 4....8.....16 chiacchiere, si deve a malincuore tornare giù! Scendiamo per la cresta Est, superiamo la Bocchetta di Sambrosera e dopo una breve risalita prendiamo sulla destra il sentiero Paolo ed Eliana, che ripidamente ci riporterà a Valmadrera passando dalla Forcellina. Bella gita....molto bella!
Rispetto alle solite gite “libere” settimanali non cambia nulla.....siamo sempre noi, i soliti, la gioiosa macchina da guerra, l’Armata Brancaleone, che và dallo sky-runner al sottoscritto, noto “culo di pietra” (agile come un puma....morto! ).
Ho fatto prima un po di terrorismo psicologico, sottolineando sulla locandina di programma “Percorso con tratti aerei; si richiede passo sicuro e assenza di vertigini”, cosi da selezionare “alla fonte” i partecipanti e di conseguenza alla partenza saremo “solo” in dodici, dalle caratteristiche dette sopra ma, a mio avviso, tutti in grado di variare un pò sul tema, cosi decido di prenderla un po larga e percorrere anche il “Sentiero delle Vasche”.
Partiamo da Ceppo, dove vorrei entrare subito nella gola del torrente, ma dopo un paio di tentativi ci ritroviamo all’ingresso ufficiale più sopra.......e pensare che ci sono stato un sacco di volte......sto invecchiando mannaggia!!
Alcuni di noi non hanno dimestichezza con alcuni passaggi, ma nessuno si sottrae e con gran divertimento li superiamo e soddisfatti arriviamo al Sass Tajà, enorme masso erratico di verde serpentino proveniente dalla Val Malenco.
A San Tomaso l’amenità del luogo c’invita ad una sosta.....breve, perchè i profumi che arrivano dalla cucina del rifugio ci potrebbero indurre in tentazione!
Giunti alla Fonte di Sambrosera affrontiamo il ripido tratto nel bosco che ci porta alla Bocchetta di Moregge dove, ricomposto il gruppo, iniziamo la salita per il Moregallo seguendo fedelmente la cresta fino alla breve discesa che porta sotto la cima, dove alcune catene ne facilitano l’accesso.
Dalla cresta vedo quattro persone che si aggirano sulla cima e ci osservano.....poi una voce femminile chiama: Aldoooooooo......impossibile vedere chi sia, siamo ancora lontani, ma non ho dubbi, anche se personalmente non conosco ne lei ne la sua voce.....è Tilde!
Lo dico a Lella......lei urla: “sei Tildeeeee”.........siiiiii sono Tildeeeee!
Che piacevole sorpresa! Arriviamo in cima e troviamo il “comitato d’accoglienza”......saluti, baci, abbracci......sembrava una rimpatriata di vecchi amici, Tilde, Giuseppe, Angelo, per noi fino a quel momento sconosciuti, e un quarto uomo trovatosi per caso nel mezzo che immagino sia rimasto molto perplesso da quello che gli stava succedendo intorno.......la forza di Hikr!
Dopo aver pranzato, riposato ed esserci scambiati 4....8.....16 chiacchiere, si deve a malincuore tornare giù! Scendiamo per la cresta Est, superiamo la Bocchetta di Sambrosera e dopo una breve risalita prendiamo sulla destra il sentiero Paolo ed Eliana, che ripidamente ci riporterà a Valmadrera passando dalla Forcellina. Bella gita....molto bella!
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