Un couloir sans nom (q.1980)


Publiziert von gbal , 8. April 2011 um 23:14.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 7 April 2011
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:45
Aufstieg: 973 m
Abstieg: 973 m
Strecke:[13,4km] Crevegno-Casdo di Burena-Alpe Piazza Vacchera-Tecchio-Crevegno
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Varese-Mendrisio-Lugano-Gandria-Carlazzo-San Nazzaro Val Cavargna
Kartennummer:Swiss Topo V2

 

Un couloir sans nom (q.1980)

 

Ho scelto questo strano titolo perché volevo evidenziare quella che è stata la parte più remunerativa della mia escursione, per il resto quasi del tutto negativa. Negativa per le grandi aspettative, da tempo rimandate per una o per l'altra ragione; negativa per la disillusione sulla corrispondenza tra sentieri sulla carta e sentieri nella realtà. Negativa per lo stato della neve in questa stagione impossibile che persiste in quantità e qualità tali da essere solo un deterrente al procedere.

I particolari: avevo sentita matura l'ascensione al Pizzo di Gino (già salito per la cresta Nord nel 2003); questa volta volevo tentare la cresta ESE che lo unisce alla Cima Pianchette. Avevo anche pensato di arrivare all'Alpe Piazza Vacchera (punto di attacco) non con la solita monotona strada/mulattiera che sale da Tecchio al Rifugio Croce di Campo ma da Crevegno/Revolè per sentieri nel bosco. Questa si è rivelata la prima pessima scelta; dopo un tratto con sentiero accettabile questo si perdeva nel nulla e dovevo decidere a sensazione di salire attraverso una vegetazione ostile spesso rappresentata da rovi, ginestre e cespugli fitti e impenetrabili. Ho perso così un sacco di tempo giungendo in vista dell'Alpe in forte ritardo. Secondo inconveniente: incontravo lì la neve rappresentata da uno strato fradicio che tuttavia obbligava a mettere le ciaspole per non affondare a volte fino alla coscia ma "solo" fino al ginocchio! Inoltre la sua (in)consistenza era tale per cui le ciaspole (con coltelli laterale, rampone anteriore e fondo cingolato) scivolavano lateralmente sui pendii inclinati. Invece di gettare la spugna (intrisa del sudore di una giornata caldissima) subito e tornare a valle decidevo di rinunciare alla salita via cresta ESE e tentare la più comoda mulattiera che sale a zigzag il versante SSW del Pizzo. Ma dopo un'oretta di tentativo mi rendevo conto che il tempo a disposizione non era più sufficiente, la neve era sempre più un ostacolo. Mi fermavo in corrispondenza di un colatoio che saliva verso la cresta e un'idea pazza mi venne in mente: provarlo. Cos' mi liberavo di zaino e ciaspole e iniziavo a salire arrampicando. La cosa si faceva divertente anche se forse non era salutare ma riuscivo a salire fino a 1980m sempre sperando che dopo l'ultimo piccolo tratto cessassero le difficoltà e approdassi finalmente in cresta. Ma era come i miraggi del deserto e alla fine mi resi conto che alla cresta mancavano forse ancora 100m (in realtà 40m). Comunque pago dell'improvvisata avventura me ne tornavo con molta attenzione al mio zaino e di lì all'auto passando per Tecchio, con un percorso sicuramente più lungo ma di spine, per quel giorno, ne avevo avuto abbastanza.

 

In compenso ho tratto queste importanti insegnamenti:

 

  1. Se siete in Aprile, intendete fare qualcosa sui 2000m e fa così caldo…. lasciate perdere; rimanete a casa o andate al mare come fanno tanti simpatici amici.
  2. Se siete in Aprile e sapete che a 2000m c'è della neve non portatevi ciaspole, ramponi e piccozza; servirebbero solo a farvi affondare fino a 5cm sopra al ginocchio anziché 15cm sotto l'inguine che è quasi lo stesso. In compenso lasciate a casa un bel po' di carico; oppure lasciate perdere e fate come al punto 1.
  3. Se avete in mente un obiettivo importante non abbinatelo ad un esperimento di nuovi e incogniti sentieri; ci sono migliaia di relazioni che vi dicono come raggiungere comodamente il vostro campo base senza sorprese. Non rischiate di usare le vostre cartine, appunti e schizzi per accendere il fuoco; non serve e poi….in Svizzera è severamente vietato!
  4. Valutazioni sbagliate costano care; la vostra gita può sfumare e lasciarvi l'amaro in bocca. L'uomo da diversi anni ha abbandonato la montagna; vecchi sentieri sono scomparsi ma sulle carte ne resta ancora la traccia ingannevole. Verificate a priori, se possibile, la praticabilità della vostra pista a meno che verificarla di persona sia la missione della vs. gita. Diversamente optate per i percorsi noti e sicuri.

 

 

 

 

 

 

Tempi di percorrenza:

Salita 3h58'

Discesa 2h46'

 

Dati salienti:
Dislivello salita 973m ; discesa 973m

Lunghezza totale 13,4 km

Tempo totale 6h44' soste comprese

Tempo stimato non applicabile

SLE non applicabile

 

 


Tourengänger: gbal
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (6)


Kommentar hinzufügen

grandemago hat gesagt: ....e la chiamano estate!
Gesendet am 9. April 2011 um 21:37
Relazione e insegnamenti molto istruttivi Giulio.
Con questa imprevista estate scelgo solo salite a Nord e devo dire che mi sta andando bene.

Ciao
Aldo

gbal hat gesagt: RE:....e la chiamano estate!
Gesendet am 9. April 2011 um 22:45
Giustissimo Aldo. D'altra parte l'uomo è essenzialmente un animale adattivo e reagisce rapidamente alle nuove e inattese situazioni.
Ciao
Giulio

turistalpi hat gesagt: couloir sans nom
Gesendet am 9. April 2011 um 21:53
ciao Giulio, ti è comunque andata ancora bene perchè non ti sei fatto male. Ai tuoi 4 insegnamenti permettermi di aggiungerne anche il 5° e cioè: se in aprile con temperature fuori norma vuoi fare una gita appagante senza rischi stai sotto i 2000, verso i 1700 - 1800 massimo e sui versanti sud. Io sto facendo così e mi va bene a parte l'errore della gita al sasso Guidà che penso di rifare domani ma partendo dal castello di Sasso Corbaro(Bellinzona). Ciao e buona montagna Enrico

gbal hat gesagt: RE:couloir sans nom
Gesendet am 9. April 2011 um 22:43
Hai perfettamente ragione Enrico; in realtà il tuo 5° insegnamento era rimasto nella penna ma anche io ho deciso di fare le prossime sotto i 1500/1700 m finchè la neve non sarà salita molto più in alto di dov'è ora. E.... complimenti per le vostre ultime belle gite che ho appena letto.
Un caro saluto
Giulio

giorgio59m (Girovagando) hat gesagt: Grazie per i consigli
Gesendet am 12. April 2011 um 09:15
Caro Giulio, bella la tua "avventura", e grazie a te ed Enrico del decalogo di 5 punti perfetto per questo periodo di anticipo d' estate.
Ho copiato&incollato i cinque punti ed immediatamente girati a chi tra gli amici ... punta sopra i 2000mt.
Una cosa è certa ... c'e' sempre da imparare, ed anche questo, in fin dei conti, è molto positivo.
Pensa che domenica sono salito al Bolettone proprio per vedere come andava la neve attorno ai 2000mt, ed il mio riferimento era .... il Pizzo di Gino!
http://www.hikr.org/tour/post34179.html
Complimenti a Giulio, ovviamente ;-), ma anche a te Enrico sempre belle le tue escursioni.
Ciao. Giorgio

gbal hat gesagt: RE:Grazie per i consigli
Gesendet am 12. April 2011 um 14:06
Grazie mille Giorgio per il tuo commento e per l'apprezzamento. Che ci sia sempre da imparare è una verità fondamentale in montagna come nella vita. Però i miei punti, ai quali ho voluto dare un tocco di ironia, erano prima di tutto diretti a me stesso; lungi da me l'idea di salire in cattedra. Semmai sono io il primo a dover imparare.
Grazie ed ora .... vado a leggere del tuo giro sul Bolettone!
Ciao
Giulio


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