Fuorcla Surlej mt 2755

Con l'amico Carlo e Billie andiamo in Engadina : previsioni meteo ottime! Decidiamo per la Fuorcla Surlej anche se dobbiamo salire in parte su piste da sci. Purtroppo Pinuccia non è stata molto bene e non ha potuto essere con noi. Lasciata l'auto al parcheggio ci ciaspoliamo subito e saliamo lungo la pista da sci a destra della funivia.Dopo una strettoia infiliamo a destra una magnifica traccia percorsa anche da ciaspole che evita totalmente la pista salendo  nel bosco. L'ambiente è da favola: abeti e radure ed il sentiero mai ripido e salendo quasi senza accorgerci arriviamo al gazebo del primo ristorante. Da qui saliamo un poco fuori pista e maggiormente utilizziamo le piste da sci anche se in alcuni tratti piuttosto ripide.Usciamo dal bosco a Curtellinas mt 2260. Qui ho uno scambio di opinioni differenti con uno sciatore riguardo alla percorribilità delle piste da parte di non sciatori. Ora riconosco che ci può essere del pericolo ad attraversare le piste ma noi camminiamo ben al limite delle stesse ed ovviamente appena possibile usciamo anche perchè è più appagante ed il cane è sempre ben legato per cui problemi non ci sono! Mi piacerebbe sapere se esiste veramente in loco una normativa in tal senso tenendo conto anche che trattasi di ambiente pubblico! (D'altra parte mi pare una discriminazione permettere alle persone sci-munite di salire a piedi ed ai camminatori con o senza ciaspole vietarlo). Polemiche(d'altra parte previste) a parte proseguiamo sulle piste e piegando a sinistra in alto imbocchiamo una larga traccia solo per camminatori. Ovviamente il notisssimo panorama è sempre più vasto ed affascinante! La temperatura è molto tiepida direi anche calda! La suddetta traccia ci porta in località Mandra da cui si può già vedere la valletta che porta al passo con la sua capanna. Saliamo ancora un poco sulle piste e poi nell'ultimo tratto saliamo in traverso verso destra su terreno ripido sino alla capanna. L'amico Carlo generosamente tiene Billie e mi anticipa anche perchè nel frattempo ero banalmente caduto in una buca (errore da principiante a 67 anni!!). Non ci sono parole od aggettivi per descrivere il panorama e la stupenda sosta pranzo davanti a delle roccette che nascondono completamente  la capanna e ci fanno sembrare in siti meravigliosi da urlo. Cosa si vuole di più dalla vita? Cielo splendido di un blu cobalto, tempo direi quasi estivo, no vento, monti sfavillanti, pranzo con l'amico Carlo e Billie piacevolissimo........ No! il tempo passa e dobbiamo scendere. Va bene. E così iniziamo la discesa : a me spiace sempre lasciare l'Engadina! In discesa grazie a Carlo riusciamo a stare poco sulle piste individuando le tracce fuori pista più divertenti data la neve veramente ottima. Anche qui Carlo si offre di guidare Billie quando la stessa è legata (in diversi tratti fuori pista ovviamente l'abbiamo lasciata libera). Parlando ed ammirando l'ambiente alpino di cui ci sentiamo partecipi non ci accorgiamo di scendere sino all'ultima baita dove su una panchina soleggiatissima sostiamo piacevolmente. Riprendiamo a scendere  nel bosco sino all'ultimo breve tratto di pista (dove c'è un lungo manifesto raffigurante una fila di camosci). Ancora vedo la spontaneità di Carlo che vedendo una sciatrice caduta con difficoltà notevole nel rialzarsi mi ha subito anticipato nel soccorrerla! E così finiamo la gita. Giornata stupendissima e rilassante psico-fisicamente grazie ancora una volta all'Engadina, a Carlo e non ultimo......a Billie. Alla prossima!