Helsenhorn 3272 m (couloir east - face north east)
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Strane le montagne.
Come le persone che incontriamo durante il nostro cammino svelano a noi caratteri e rappresentazioni sempre diverse.
Ma a differenza delle persone, ogni volta che saliamo verso di esse, loro si mostrano a noi in maniera chiara, senza sotterfugi, senza falsità. Non si preoccupano di noi perchè sanno che sovrastano il nostro spicchio di mondo e la loro forza è semplicemente la loro purezza, la loro incontrovertibilità.
Spetta a noi accostarci a loro, tocca a noi cercare di modellare i nostri sentimenti lungo le sue vesti di salita.
Ci sono montagne facili, ce ne sono di difficili, ma in mezzo a questi due estremi ce ne sono tante altre che deliniano altre sfaccettature che con il nostro scalpello di esperienze riusciamo a considerare simili e vicine a noi.
Dolci e confortanti, quelle con i pendii regolari, aperti, che lasciano addirittura pensare e riflettere.
Sicure e materne, quei dolci "mammelloni" bianchi che sobbalzano ad intervalli regolari verso l'alto.
Austere e timorose, quelle che si rivelano dopo un lungo avvicinamento di molte ore.
Fiere e gelide, quelle che si lasciano avvicinare solo grazie a ripidi canali chiusi tra rocce incombenti.
..........Ecco...... unire e rapportarsi a questi sentimenti dimostra la voglia di cercare di capire le domande che la nostra vita ci intima di porci...........
..........E ce ne sono poche di montagne che riescono a coniugare questo prisma umano che rappresenta la nostra sensibilità........
L'Helsenhorn è una di queste............
TOUR DESCRIPTION:
Sono le 7,30 quando la Wood Gang parte dal parcheggio di Devero stile Alpitour con mancia e attraversa il borgo per raggiungere l'ultimo gruppo di case della periferia.
Poca la neve, ma quanto basta per riuscire a calzare gli scivoli e posizionarli in direzione dell'Alpe Buscagna.
Si parla poco questa mattina, la relazione e la carta non lasciano molti dubbi sulla complessità della salita, così a testa bassa proseguiamo in piano sul bellissimo altipiano che fa da contorno alle montagne feroci sulla destra e ai dolci e sicuri pendii del Monte Cazzola e della Punta d'orogna laggiù in fondo alla vallata.
Superata l'Alpe dirigiamo le punte in contropendenza verso la cascata con evidenti i due canali che conducono al Passo del Cornera.
Prendiamo quello di destra e tolti gli sci iniziamo a salire nel perfetto conoide.
Sbuchiamo all'altezza del bivacco, ma non lo scorgiamo, (l'anno scorso un escursionista ha perso la vita qui per un sasso del destino) e su terreno più facile, raggiungiamo il grande avvallamento del Passo.
In leggera discesa entriamo nella depressione e cominciamo a dirigerci verso l'imbocco del canale della Gerla.
A quota 2600 m sfiorando sulla dx lo sperone roccioso, penetriamo in questo obliquio, ripido, costante couloir lungo circa 400 metri di dislivello.
Il potenziometro della fatica si sposta anche lui verso destra e leggermente frastagliati saliamo nei nostri passi ramponati.
Ma una voce ci desta, è Peppo dietro, che, lanciando il suo guanto di sfida nei confronti di questa salita, non si accorge che il guanto, spinto dalla forza ascensionale, cade lontano da lui e comincia la sua discesa verso valle.
Lui (il Peppo) scende e noi salutandolo con un arrivederci decidiamo di proseguire.
All'uscita siamo già stanchi ma mancano ancora 300 m di dislivello, quelli più ripidi. Tracciando la pista sulla max pendenza scavalchiamo la fascia rocciosa centrale e su neve a tratti dura e ghiacciata, a tratti più morbida, sbuchiamo senza accorgercene sulla vetta con legno singolo baciati dal sole e dalla nostra gioia offuscata dalla fatica.
"GRAZIE DAVIDE...........GRAZIE MARCO.......GRAZIE ANCHE A TE PEPPO!!!!!!..........
Poi............scendiamo............
Il primo pendio per il ghiaccio e le troppe rocce affioranti non è fattibile, così spostandoci verso sx, entriamo nel vallone sospeso che permette di aggirare la corona di rocce centrali. Con traverso delicato e carico di neve, riprendiamo le nostre tracce e ci imbuchiamo decisi verso il canale.
La concentrazione s'insinua nella mente e in pochi minuti, senza quasi rendercene conto, usciamo vittoriosi da questo magnifico coluoir "acquistato" in condizioni perfette.
Al Passo ritroviamo Giuseppe che visto l'attesa, si è messo a fare la calza e si è cucito un altro paio di guanti di riserva.
Dopo la prima vera pausa dall'inizio della gita, riscendiamo.
Strettoia, canale............giù a fuoco!!!!!!!!!!!..........
Al piano sciogliamo le caviglie dalle catene del piacere, e come tre piccoli fondisti percorriamo a ritroso tutta la val Buscagna, per poi ricadere nella poca neve marcia dal sole nel capoluogo civilizzato di questo splendido scorcio delle Alpi.
..............."PIACERE DI AVERTI CONOSCIUTO SIG HELSENHORN!!!!!!"..............
MARCO, DAVIDE, GIUSEPPE
This fly:
14 km
1700 m
5,00 h to Helsenhorn
7,30 h total
shoulders: retired
nausea: like a pregnant lady
WELL' I'M HANGIN' ON TO A SOLID ROCK
MADE BEFORE THE FOUNDATION OF THE WORLD
AND I WON'T LET GO, AND I CAN'T LET GO, WON'T LET GO
AND I CAN'T LET GO, WON'T LET GO AND I CAN'T LET GO NO MORE
(B.Dylan)
Come le persone che incontriamo durante il nostro cammino svelano a noi caratteri e rappresentazioni sempre diverse.
Ma a differenza delle persone, ogni volta che saliamo verso di esse, loro si mostrano a noi in maniera chiara, senza sotterfugi, senza falsità. Non si preoccupano di noi perchè sanno che sovrastano il nostro spicchio di mondo e la loro forza è semplicemente la loro purezza, la loro incontrovertibilità.
Spetta a noi accostarci a loro, tocca a noi cercare di modellare i nostri sentimenti lungo le sue vesti di salita.
Ci sono montagne facili, ce ne sono di difficili, ma in mezzo a questi due estremi ce ne sono tante altre che deliniano altre sfaccettature che con il nostro scalpello di esperienze riusciamo a considerare simili e vicine a noi.
Dolci e confortanti, quelle con i pendii regolari, aperti, che lasciano addirittura pensare e riflettere.
Sicure e materne, quei dolci "mammelloni" bianchi che sobbalzano ad intervalli regolari verso l'alto.
Austere e timorose, quelle che si rivelano dopo un lungo avvicinamento di molte ore.
Fiere e gelide, quelle che si lasciano avvicinare solo grazie a ripidi canali chiusi tra rocce incombenti.
..........Ecco...... unire e rapportarsi a questi sentimenti dimostra la voglia di cercare di capire le domande che la nostra vita ci intima di porci...........
..........E ce ne sono poche di montagne che riescono a coniugare questo prisma umano che rappresenta la nostra sensibilità........
L'Helsenhorn è una di queste............
TOUR DESCRIPTION:
Sono le 7,30 quando la Wood Gang parte dal parcheggio di Devero stile Alpitour con mancia e attraversa il borgo per raggiungere l'ultimo gruppo di case della periferia.
Poca la neve, ma quanto basta per riuscire a calzare gli scivoli e posizionarli in direzione dell'Alpe Buscagna.
Si parla poco questa mattina, la relazione e la carta non lasciano molti dubbi sulla complessità della salita, così a testa bassa proseguiamo in piano sul bellissimo altipiano che fa da contorno alle montagne feroci sulla destra e ai dolci e sicuri pendii del Monte Cazzola e della Punta d'orogna laggiù in fondo alla vallata.
Superata l'Alpe dirigiamo le punte in contropendenza verso la cascata con evidenti i due canali che conducono al Passo del Cornera.
Prendiamo quello di destra e tolti gli sci iniziamo a salire nel perfetto conoide.
Sbuchiamo all'altezza del bivacco, ma non lo scorgiamo, (l'anno scorso un escursionista ha perso la vita qui per un sasso del destino) e su terreno più facile, raggiungiamo il grande avvallamento del Passo.
In leggera discesa entriamo nella depressione e cominciamo a dirigerci verso l'imbocco del canale della Gerla.
A quota 2600 m sfiorando sulla dx lo sperone roccioso, penetriamo in questo obliquio, ripido, costante couloir lungo circa 400 metri di dislivello.
Il potenziometro della fatica si sposta anche lui verso destra e leggermente frastagliati saliamo nei nostri passi ramponati.
Ma una voce ci desta, è Peppo dietro, che, lanciando il suo guanto di sfida nei confronti di questa salita, non si accorge che il guanto, spinto dalla forza ascensionale, cade lontano da lui e comincia la sua discesa verso valle.
Lui (il Peppo) scende e noi salutandolo con un arrivederci decidiamo di proseguire.
All'uscita siamo già stanchi ma mancano ancora 300 m di dislivello, quelli più ripidi. Tracciando la pista sulla max pendenza scavalchiamo la fascia rocciosa centrale e su neve a tratti dura e ghiacciata, a tratti più morbida, sbuchiamo senza accorgercene sulla vetta con legno singolo baciati dal sole e dalla nostra gioia offuscata dalla fatica.
"GRAZIE DAVIDE...........GRAZIE MARCO.......GRAZIE ANCHE A TE PEPPO!!!!!!..........
Poi............scendiamo............
Il primo pendio per il ghiaccio e le troppe rocce affioranti non è fattibile, così spostandoci verso sx, entriamo nel vallone sospeso che permette di aggirare la corona di rocce centrali. Con traverso delicato e carico di neve, riprendiamo le nostre tracce e ci imbuchiamo decisi verso il canale.
La concentrazione s'insinua nella mente e in pochi minuti, senza quasi rendercene conto, usciamo vittoriosi da questo magnifico coluoir "acquistato" in condizioni perfette.
Al Passo ritroviamo Giuseppe che visto l'attesa, si è messo a fare la calza e si è cucito un altro paio di guanti di riserva.
Dopo la prima vera pausa dall'inizio della gita, riscendiamo.
Strettoia, canale............giù a fuoco!!!!!!!!!!!..........
Al piano sciogliamo le caviglie dalle catene del piacere, e come tre piccoli fondisti percorriamo a ritroso tutta la val Buscagna, per poi ricadere nella poca neve marcia dal sole nel capoluogo civilizzato di questo splendido scorcio delle Alpi.
..............."PIACERE DI AVERTI CONOSCIUTO SIG HELSENHORN!!!!!!"..............
MARCO, DAVIDE, GIUSEPPE
This fly:
14 km
1700 m
5,00 h to Helsenhorn
7,30 h total
shoulders: retired
nausea: like a pregnant lady
WELL' I'M HANGIN' ON TO A SOLID ROCK
MADE BEFORE THE FOUNDATION OF THE WORLD
AND I WON'T LET GO, AND I CAN'T LET GO, WON'T LET GO
AND I CAN'T LET GO, WON'T LET GO AND I CAN'T LET GO NO MORE
(B.Dylan)
Tourengänger:
skiboy1969

Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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Kommentare (21)