Monte Ferraro (1494 m)
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Escursione di mezza giornata, fattibile anche con condizioni meteo non ideali. Un “Vormittagstürli”, come direbbero gli amici confederati, per assaporare la bellezza dei boschi del Malcantone in autunno.
Inizio dell’escursione: ore 8:05
Fine dell’escursione: ore 12:10
Temperatura alla partenza: 11°C
Temperatura al rientro: 13°C
L’escursione inizia dal parcheggio poco dopo la chiesa di Arosio (859 m) frazione del Comune Alto Malcantone.
Arosio, il villaggio più elevato della Regione Malcantone, ha dato i natali ad alcuni artisti, tra cui Pietro (1774-1867) e Francesco Ferroni, scultori e stuccatori, e Gian Pietro Cremona, morto a Siena verso il 1745, architetto, stuccatore e scultore.
Alcuni edifici del villaggio sono impreziositi di decorazioni in stucco, anch’essi legati alla storia degli artisti locali Ferroni e Cremona.
Partiamo alle otto seguendo una stradina che sale da Arosio di sopra in direzione Nord verso la Bassa di Arosio. Le condizioni meteo non sono ottime: foschia in basso, nebbia più in alto, elevato tasso di umidità.
Con il bel tempo, il panorama sul Golfo di Lugano sarebbe da cartolina!
Lasciate le ultime case nella parte alta del villaggio, imbocchiamo la stradina che si sviluppa in un bosco misto di castagni e betulle.
Il silenzio è interrotto dal richiamo di un cacciatore che ha perso i suoi due cani, partiti all’improvviso in cacciata. Proseguiamo con passo spedito passando in prossimità di casolari riattati e alpeggi ancora caricati.
Raggiunta la Bassa di Arosio (1367 m) ci concediamo una breve pausa. Normalmente, da questo punto si è gratificati con un bel panorama sull’altro versante della Valle Magliasina: dal Monte Gradiccioli, al Monte Pola, al Monte Magno e al Poncione di Breno. Oggi niente panorama.
Dalla Bassa proseguiamo lungo il sentiero boschivo, segnalato, che si mantiene sotto la cresta, sul versante della Valle Magliasina. La nebbia si infittisce a tal punto, che in prossimità di una palina crediamo di aver raggiunto la vetta. L’altimetro ci suggerisce che siamo solamente a quota 1450 m: mancano ancora circa 50 m di dislivello, da percorrere fra felci e erbe alte. È un ambiente simile a quello ritratto da Pierre-Auguste Renoir nel dipinto “Il sentiero nell’erba alta”.
Dopo due ore di cammino raggiungiamo l’omino di vetta del Monte Ferraro (1494 m). Uno specchio appeso al cumulo di pietre invita gli escursionisti ad un’analisi introspettiva: Chi siamo? - Da dove veniamo? - Dove andiamo?
Noi sappiamo benissimo dove andare! Prima di riprendere il cammino scriviamo l’abituale pensiero nel libro di vetta, oggi nella spartana versione di mini bloc-notes.

Impressionismo francese: « En plein air »
Decidiamo di scendere lungo il versante sud, seguendo tracce di sentiero. Il percorso passa in prossimità di maestosi faggi, attraversa fitte distese di felci, ci costringe a superare dei grossi tronchi abbattuti dalle intemperie e a guadare dei fiumiciattoli.
È stata l’occasione per un piacevole allenamento di “Orienteering” in boschi ancora naturali o inselvatichiti.
Raggiungiamo i prati più alti di Arosio, con qualche graffio, quando al campanile del paese rintocca il mezzogiorno.
Tempo di salita: 2 h
Tempo totale: 4 h 05 min
Tempi parziali
Arosio (859 m) – La Bassa di Arosio (1367 m): 1 h 30 min
La Bassa di Arosio (1367 m) – Monte Ferraro (1494 m): 30 min
Monte Ferraro (1494 m) – Sotto Fraschella (1100 m) – Arosio (859 m): 1 h 50 min
Dislivello teorico: 652 m
Sviluppo complessivo: 9,7 km
Difficoltà: T2/EE
Copertura della rete cellulare: buona, salvo brevi tratti
Partecipanti: Daniele e siso

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