Monte Ferraro (1494 m)


Publiziert von siso , 30. Januar 2021 um 18:40.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum:29 Januar 2021
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Tamaro-Lema 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 859 m
Strecke:Arosio (859 m) – Azzano (1040 m) – Böscior (1134 m) – La Bassa di Arosio (1367 m) – Quota 1450 – Monte Ferraro (1494 m) – Arosio (859 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2 – uscita Lugano Nord – Manno – Gravesano – Arosio (parcheggio vicino alla chiesa).
Unterkunftmöglichkeiten:Albergo “Il Castagno”, Arosio.
Kartennummer:C.N.S. No. 1333 – Tesserete - 1:25000.

Dopo oltre dieci anni torno al Monte Ferraro, un panoramico cupolone che emerge dai boschi dell’Alto Malcantone.

Il toponimo Ferraro deriva forse dal latino ferraria, che significa ‘miniera di ferro’. Il Malcantone è noto proprio per le antiche miniere di ferro e oro, attive dal 1806 fino al 1950.

 

Inizio dell’escursione: ore 8.30

Fine dell’escursione: ore 13.00

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1006 hPa

Temperatura alla partenza: 2°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 2000 m

Temperatura al rientro: 5,5°C

Velocità media del vento: 20 km/h

Sorgere del sole: 7.50

Tramonto del sole: 17.25

 

Sveglia alle 6:20, partenza da casa alla 7:25, arrivo ad Arosio, dopo 30 km d’auto, alle 8:10.

Parcheggiata l’auto di fronte alla chiesa parrocchiale dedicata a San Michele, alle 8:30 mi avvio fra le case di Arosio di Sopra lungo la via Terra di Sopra, che sale verso i monti.

Ancora una volta rimango colpito dal meraviglioso panorama che si gode sulla Val Colla, sul Golfo di Lugano e sul Golfo di Agno.

La strada silvo-pastorale è coperta di neve gelata: per qualche centinaio di metri cammino solo con gli scarponi, poi decido di applicare i micro ramponi, ideali su neve battuta. Li terrò fino alla vetta, malgrado alcuni tratti siano di neve molle, non consolidata. L’unico difetto di questi micro ramponi lo si riscontra su neve fresca, visto che tendono a produrre lo zoccolo. Alla quota di 1020 m mi soffermo ad osservare alcune vacche Highlander, bovine che passano l’inverno all’esterno, sulla neve. È una razza che produce carne povera di colesterolo, saporita e magra.

La pista è ancora illuminata da un piacevole sole, ma da nord avanzano dei nuvoloni grigi, che non promettono nulla di buono. A 1260 m di quota, dopo Faedone, arrivo al crinale che immette nell’alta Val Buia; il vento si intensifica e comincia a piovigginare. Dopo ulteriori 600 m pervengo alla Bassa di Arosio (1367 m), un valico panoramico, dal quale vedo distintamente l’omone di vetta del Monte Ferraro. Fa sempre più freddo: rinuncio alla sosta e continuo, nella fitta faggeta, dove il vento fa staccare in continuazione dei piccoli rami.  

All’ingresso della calotta terminale, priva di piante, vengo investito dal fronte di una perturbazione. Mi copro ulteriormente e affronto gli ultimi 140 m di salita, sul versante ovest della cima, sprofondando abbondantemente nella neve. All’omone di pietre il vento  impetuoso mi fa barcollare: devo conficcare profondamente i bastoncini dalla parte dell’impugnatura per evitare che volino via. L’unico lato riparato dell’omone è ad est. La luce spettrale è accentuata da un sinistro raggio che filtra radente fra i cumuli e da un arcobaleno, che viste le dure condizioni rinuncio a fotografare.

Ironia della sorte, dieci minuti dopo, tornato alla base della piramide sommitale, il cielo si rasserena e l’intensità del vento diminuisce. Ne approfitto per scattare qualche foto, quindi indosso le racchette da neve e inizio la discesa lungo il panoramico versante meridionale, fino ad incontrare di nuovo la stradina percorsa in salita, sulla quale ho l’impressione di aver cambiato stagione.
 

              Discesa dal Monte Ferraro sul panoramico versante sud

 

Escursione sulla neve in una giornata caratterizzata da tempo mutevole. Il Monte Ferraro è un’ambita meta lungo un itinerario prevalentemente boschivo, frequentato soprattutto dai racchettisti, tuttavia, oggi è stato raggiunto anche da uno sciatore, che ha seguito le mie orme.

 

Tempo totale: 4 h 30 min

Tempo di salita: 2 h 25 min

Tempi parziali

Arosio (859 m) – La Bassa di Arosio (1367 m): 1 h 55 min

La Bassa di Arosio (1367 m) – Monte Ferraro (1494 m): 30 min

Monte Ferraro (1494 m) – Arosio (859 m): 2 h

Dislivello in salita: 700 m

Quota massima: 1494 m

Quota minima: 859 m

Sviluppo complessivo: 11,4 km

Difficoltà: T2/WT3

SLF: 2 (moderato)

Coordinate Monte Ferraro: 712'463 / 102'566

Libro di vetta: no

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona

Materiale utilizzato: bastoni telescopici, micro ramponi, racchette da neve.


Tourengänger: siso


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Kommentare (2)


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Poncione hat gesagt:
Gesendet am 31. Januar 2021 um 21:11
Condizioni non del tutto favorevoli ma direi che hai goduto un bello spettacolo dal bel Monte Ferraro...

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 31. Januar 2021 um 21:50
Sono arrivato in vetta proprio in concomitanza con il fronte della perturbazione, che ha dispensato pioggerella gelida e soprattutto raffiche di vento molto forti. Sul terrazzo naturale alla base della piramide del Monte Ferraro è tornato il sole: ne ho approfittato per scattare diverse foto.
Ciao Emi, Buona continuazione!!!


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