Sassariente 1768 m
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Per la prima escursione estiva scegliamo una meta non troppo lontana e con non troppo dislivello, perché il fiato è per il momento abbastanza corto... Optiamo per il Sassariente, una cima molto bella e non difficile da raggiungere situata sopra il piano di Magadino. La giornata si preannuncia molto soleggiata e perciò il panorama dalla cima dovrebbe essere molto bello.
Partiamo così verso le 8 del mattino dal mendrisiotto e dopo un'oretta e mezza giungiamo ai Monti di Motti, 1062 metri. Non ci fermiamo ma andiamo oltre seguendo una stradina per circa 1 km dove a quota circa 1140 metri, si può posteggiare l'auto. Dopo aver calzato gli scarponi, partiamo seguendo un sentiero bianco-rosso-bianco ben marcato e non ripido in direzione dei Monti della Scesa. Decidiamo quindi di fare un giro un po' più largo ma meno ripido, prendendo il sentiero quasi pianeggiante che passa per i Monti della Gana, dal quale si gode di una bella vista sul Lago Maggiore.
Il sentiero riprende poi a salire in modo lineare fin verso quota 1420 metri, dove c'è una "curva a gomito".
All'Alpe di Foppiana, 1495 metri, luogo dove ci sono un paio di cascine e un'antenna, si esce per un momento dal bosco. A quest'alpe si arriva dopo circa 50' di cammino dalla partenza. Dopo una breve pausa riprendiamo a salire nuovamente nel bosco. A partire da quota 1560 metri circa il sentiero si fa più ripido e a tornanti. Giunti nei pressi della quota 1723 metri, il bosco si apre un po' ed è possibile scorgere già la vetta del Sassariente. Il sentiero scende per alcuni metri nel versante nord per poi risalire sino ad un muro, la cosiddetta muraglia dei polacchi. Si segue sempre il sentiero che, passando anche da una diramazione, in leggera discesa, porta alla base del Sassariente. Da qui in avanti si hanno due possibilità: seguire le passerelle fino in cima oppure seguire il "vecchio" sentiero caratterizzato da scalette in ferro, pioli e corde. Quest'ultima possibilità è un po' più avventurosa ma non pericolosa. L'inizio del "vecchio" sentiero si trova a sinistra della prima passerella e non è molto visibile. Decidiamo di salire tramite le passerelle in circa 15' e scendere dal "vecchio" sentiero. Dalla cima il panorama è spettacolare ed esteso. Peccato per la leggera foschia... Dopo una pausa iniziamo a scendere verso i Monti di Motti, dapprima per il sentiero "vecchio" e poi per la stessa via percorsa all'andata in circa 1 h 15', dove la nostra bella escursione si conclude al grotto.
Partiamo così verso le 8 del mattino dal mendrisiotto e dopo un'oretta e mezza giungiamo ai Monti di Motti, 1062 metri. Non ci fermiamo ma andiamo oltre seguendo una stradina per circa 1 km dove a quota circa 1140 metri, si può posteggiare l'auto. Dopo aver calzato gli scarponi, partiamo seguendo un sentiero bianco-rosso-bianco ben marcato e non ripido in direzione dei Monti della Scesa. Decidiamo quindi di fare un giro un po' più largo ma meno ripido, prendendo il sentiero quasi pianeggiante che passa per i Monti della Gana, dal quale si gode di una bella vista sul Lago Maggiore.
Il sentiero riprende poi a salire in modo lineare fin verso quota 1420 metri, dove c'è una "curva a gomito".
All'Alpe di Foppiana, 1495 metri, luogo dove ci sono un paio di cascine e un'antenna, si esce per un momento dal bosco. A quest'alpe si arriva dopo circa 50' di cammino dalla partenza. Dopo una breve pausa riprendiamo a salire nuovamente nel bosco. A partire da quota 1560 metri circa il sentiero si fa più ripido e a tornanti. Giunti nei pressi della quota 1723 metri, il bosco si apre un po' ed è possibile scorgere già la vetta del Sassariente. Il sentiero scende per alcuni metri nel versante nord per poi risalire sino ad un muro, la cosiddetta muraglia dei polacchi. Si segue sempre il sentiero che, passando anche da una diramazione, in leggera discesa, porta alla base del Sassariente. Da qui in avanti si hanno due possibilità: seguire le passerelle fino in cima oppure seguire il "vecchio" sentiero caratterizzato da scalette in ferro, pioli e corde. Quest'ultima possibilità è un po' più avventurosa ma non pericolosa. L'inizio del "vecchio" sentiero si trova a sinistra della prima passerella e non è molto visibile. Decidiamo di salire tramite le passerelle in circa 15' e scendere dal "vecchio" sentiero. Dalla cima il panorama è spettacolare ed esteso. Peccato per la leggera foschia... Dopo una pausa iniziamo a scendere verso i Monti di Motti, dapprima per il sentiero "vecchio" e poi per la stessa via percorsa all'andata in circa 1 h 15', dove la nostra bella escursione si conclude al grotto.
Tourengänger:
pelle9360
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