Crap Putèr
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Appuntamento alle 9:30 a
Scuol con
neutrino.
Il bus è pieno zeppo di sciatori diretti a Motta Naluns ed anche la stazione appare affollata.
Noi, invece, ci dirigiamo a
Tarasp alla ricerca di un posto lontano dalle folle. Il Crap Putèr è perfetto a questo scopo, nessun umano, salvo noi (
anna,
stan e
neutrino), un canide
zina - membro ufficiale della spedizione - e numerosi camosci.
A partire della fermata dell’autobus, ci siamo diretti all’uscita del villaggio di Fontana e seguito le indicazioni del turismo pedestre per il Crap Putèr. La prima parte dell’escursione si svolge sulla strada forestale, al momento trasformata in pista per le slitte (ma non abbiamo incontrato una sola anima). Alla Resgia abbiamo abbandonato la pista per le slitte e messo le ciaspole. Fino all’Alp Laisch (1803m) non c’è molta neve. A partire dall’alpeggio, finalmente una buona materia prima nevosa ci permette di divertirci. Nella foresta, abbiamo seguito le tracce di uno sciatore fino al Mot Jüda, dove c’è un bellissimo mini-chalet (prümaran). Qui una breve sosta per una merenda sull’erba sotto gli alberi, quindi di nuovo in marcia verso il Crap Putèr.
Arrivati alla Fuorcla (2143m),
neutrino ci segnala la presenza di 2 camosci. Ci fermiamo ad ammirare lo spettacolo. Anche i camosci ci vedono e ci osservano. Il Crap è ormai vicino e la nostra salita verso la cima è sospesa ancora solo una volta dalla presenza di un intero gruppo di camosci che ci lascia il posto sulla cima.
In cima picnic con bellissima vista.
La discesa a Tarasp si svolge per lo stesso percorso della salita, salvo che alla Resgia prendiamo una variante per il Godplan al fine di non dover togliere le racchette. Il bel sole pomeridiano ci toglie la voglia di rientrare più rapidamente a casa.
A Tarasp il nostro autobus è partito da una decina di minuti, quindi decidiamo di scendere a piedi a Scuol.


Il bus è pieno zeppo di sciatori diretti a Motta Naluns ed anche la stazione appare affollata.
Noi, invece, ci dirigiamo a





A partire della fermata dell’autobus, ci siamo diretti all’uscita del villaggio di Fontana e seguito le indicazioni del turismo pedestre per il Crap Putèr. La prima parte dell’escursione si svolge sulla strada forestale, al momento trasformata in pista per le slitte (ma non abbiamo incontrato una sola anima). Alla Resgia abbiamo abbandonato la pista per le slitte e messo le ciaspole. Fino all’Alp Laisch (1803m) non c’è molta neve. A partire dall’alpeggio, finalmente una buona materia prima nevosa ci permette di divertirci. Nella foresta, abbiamo seguito le tracce di uno sciatore fino al Mot Jüda, dove c’è un bellissimo mini-chalet (prümaran). Qui una breve sosta per una merenda sull’erba sotto gli alberi, quindi di nuovo in marcia verso il Crap Putèr.
Arrivati alla Fuorcla (2143m),

In cima picnic con bellissima vista.
La discesa a Tarasp si svolge per lo stesso percorso della salita, salvo che alla Resgia prendiamo una variante per il Godplan al fine di non dover togliere le racchette. Il bel sole pomeridiano ci toglie la voglia di rientrare più rapidamente a casa.
A Tarasp il nostro autobus è partito da una decina di minuti, quindi decidiamo di scendere a piedi a Scuol.
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