Alpi Giulie Occidentali – Gruppo del Montasio. Sentiero attrezzato Ceria Merlone alla Cresta Est
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Un itinerario grandioso nel cuore dalle Alpi Giulie occidentali è il Sentiero Attrezzato Ceria Merlone, il quale percorre tutta la cresta Est del Gruppo del Montasio. Un itinerario che ripercorre interamente i vecchi tracciati della Prima Guerra Mondiale che furono realizzati e utilizzati dagli Alpini italiani fino all’ottobre del 1917 come fronte in questo settore.
L’itinerario inizia dal parcheggio a valle del Rifugio Brazza’ alla quota 1480 ca.
Si sale diretti lungo l’evidente sentiero-strada fino al rifugio (mlm 1660) per proseguire senza sosta verso la parete sud del gruppo.
Si percorre il sentiero su larghi tornanti che sfruttano abilmente il versante. Una larga traccia abilmente costruita con l’ausilio di muretti a secco e ampi tornanti ancora intatta da quel tempo porta lentamente alla quota 2285 mlm, presso l’ampia insellatura della Forca de Lis Sieris, all’attacco della via ferrata.
Dopo breve sosta ci si dirige a oriente verso il primo grande salto che porta subito alle alte quote della cresta. Si risale per canalini e facili paretine di I°-II° a tratti assistiti da cavo metallico, con possibilità di eseguire bellissimi tratti di arrampicata facile ma di grande soddisfazione. Si spunta, dopo un altro pezzo di saliscendi alla punta del Foronon (2530).
Si prosegue ancora scendendo per svariate decine di metri lungo il versante sud, per poi risalire e trovarsi presso i resti di un posto di vedetta (si notano i ruderi dei piccoli edifici sotto cresta ed i resti di un piccolo deposito di carbonella che serviva per alimentare le stufe nei bivacchi). Si tocca i Modeon del Buinz per poi ridiscendere su stretti tratti di sentiero sotto roccia alla forca della Val (2352). Risalendo brevemente all’insellatura si riprende la via appena sotto il filo di cresta verso est per toccare anche la Cima della Puartate (2436). A questo punto il sentiero ridiscende lungo la parete meridionale per iniziare un tratto delicato, molto esposto e purtroppo poco assicurato (solo in alcuni tratti). Si cammina sopra ad uno strapiombo di svariate centinaia di metri, in direzione della Punta Plagnis, la quale si aggira di pochi metri sotto l’elevazione principale. Anche qui in piu’ punti si rilevano tracce di insediamenti militari oramai in disfacimento e, sorpresa, luogo di abitudine di numerosi stambecchi. Si individuano folte colonie di stambecchi i quali oggi hanno adottato come loro dimora le numerose caverne che ci riportano con la memoria ai tempi di guerra. Si prosegue sempre lungo la strada abbastanza ben conservata la quale, pero’, sotto alle casemette di Punta Plagnis risulta essere franata. Su tracciato di fortuna e sotto gli occhi incuriositi di una colonia di almeno 30-40 stambecchi scendiamo con un po di fatica.
Si inizia ora la discesa abbandonando l’ambiente roccioso, verso i prati del Monte Cregnedul (2351). Anche in questo sito si incontrano numerose caverne scavate nelle rocce e poco piu’ in basso una rete di trincee ancora in buono stato.
Dopo breve riposo si inizia la discesa verso la vecchia carreggiabile militare che riforniva questo tratto di fronte, incontrando svariati siti di costruzioni militari in rovina.
Si scende alla loc. La Plagnota in ambiente evidentemente colpito da valanghe (tutti gli alberi abbattuti) per dirigersi lentamente alla strada di servizio della Casera Cregnedul. Da qui tramite strada forestale di servizio si rientra ai Piani del Montasio presso il parcheggio.
Tourengänger:
Fabio

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