Corni di Canzo - Mt 1373
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Io abito vicino alle montagne del triangolo Lariano. Nell'arco dell'anno mi capita di salirle diverse volte, ed in genere non metto il report. Oggi però sono salito ai Corni di canzo, e le condizioni Patagoniche che ho incontrato meritano qualche riga e la visione di qualche foto.
Alla domenica uno dovrebbe riposare, tantopiù se va in montagna al sabato. Io non so resistere al richiamo delle nostre montagne e così dopo mangiato, visto che il tempo volge al bello decido al volo di salire a dare un'occhiata ai Corni.
Ore 13,30, parto dal posteggio di Gajum e mi incammino nel sentiero che segue il fiume e arriva al Terz'Alpe.Incontro molta gente che sale e scende, dal tipo super equipaggiato alla coppia giovane che sale nella neve fradicia con le Hogan basse e i vestiti da città. Arrivato al rifugio entro a vedere se ci sono i resti del recente incendio. Non si vede niente di strano ed il rifugio è aperto e funzionante. Boh!
Dal rifugio prendo il sentiero che conduce al Corno Occidentale. nessuno sale e poca gente sta scendendo. La neve salendo aumenta e, quando arrivo alla fine del sentiero per prendere il canale che porta in cresta al Corno Occ. devo mettere le ghette perchè si cammina in 40 cm di neve fresca. La neve ha cambiato la faccia della montagna, il canale normalmente abbastanza facile mi obbliga a volte a lavorare di picozza perchè le roccette sono sepolte da neve molto morbida e scivolosa. Non si vedono appigli per mani o appoggi per piedi. Arrivo in cresta tra le nuvole. il < passo della Vacca > ultimo intaglio prima della cima richiede molta attenzione , poi la croce, arrivo in cima alle 15
Scendo poi per il ripido canalino che porta al ri S.E.V. Anche qui ci vuole la massima attenzione. tutto è coperto da neve e ogni passo è un'incognita. arrivato alla fine del canalino mi rilasso e mi dirigo al rifugio, poi prendo il sentiero che costeggia il Corno Centrale. alla sella tra il Centrale e Orientale scendo in direzione del passo del Fò . Da quì di nuovo al terz'Alpe e poi alla macchina che raggiungo alle 16,30
Alla domenica uno dovrebbe riposare, tantopiù se va in montagna al sabato. Io non so resistere al richiamo delle nostre montagne e così dopo mangiato, visto che il tempo volge al bello decido al volo di salire a dare un'occhiata ai Corni.
Ore 13,30, parto dal posteggio di Gajum e mi incammino nel sentiero che segue il fiume e arriva al Terz'Alpe.Incontro molta gente che sale e scende, dal tipo super equipaggiato alla coppia giovane che sale nella neve fradicia con le Hogan basse e i vestiti da città. Arrivato al rifugio entro a vedere se ci sono i resti del recente incendio. Non si vede niente di strano ed il rifugio è aperto e funzionante. Boh!
Dal rifugio prendo il sentiero che conduce al Corno Occidentale. nessuno sale e poca gente sta scendendo. La neve salendo aumenta e, quando arrivo alla fine del sentiero per prendere il canale che porta in cresta al Corno Occ. devo mettere le ghette perchè si cammina in 40 cm di neve fresca. La neve ha cambiato la faccia della montagna, il canale normalmente abbastanza facile mi obbliga a volte a lavorare di picozza perchè le roccette sono sepolte da neve molto morbida e scivolosa. Non si vedono appigli per mani o appoggi per piedi. Arrivo in cresta tra le nuvole. il < passo della Vacca > ultimo intaglio prima della cima richiede molta attenzione , poi la croce, arrivo in cima alle 15
Scendo poi per il ripido canalino che porta al ri S.E.V. Anche qui ci vuole la massima attenzione. tutto è coperto da neve e ogni passo è un'incognita. arrivato alla fine del canalino mi rilasso e mi dirigo al rifugio, poi prendo il sentiero che costeggia il Corno Centrale. alla sella tra il Centrale e Orientale scendo in direzione del passo del Fò . Da quì di nuovo al terz'Alpe e poi alla macchina che raggiungo alle 16,30
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nano

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