Zuc de Valmana
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Per questioni di tempo, sia cronologico che metereologico, sabato scorso siamo riusciti a infilare solo un breve giretto non troppo distante, giusto prima che il forte vento portasse un cospicuo quantitativo di nubi minacciose che hanno precluso buona parte dell'orizzonte.
Lo Zucco di Valmana è situato sulla costiera che cinge a settentrione la Valle Imagna, e rappresenta il punto più alto della Costa del Palio (1.546 m), se si esclude dal computo la Madonna dei Canti, la cui struttura è totalmente diversa (lo Zucco è erboso e con pendii dolci, i Canti sono in prevalenza rocciosi). I due monti sono separati dalla Bocchetta del Grassello, facilmente accessibile da Fuipiano, e generalmente è possibile inserire entrambi in giri più ampi lungo questo bel crinale, molto bucolico e panoramico, specialmente sul versante che digrada verso il Resegone.
Parcheggiata l'auto in fondo a via Milano, in faccia all'acquedotto di Fuipiano, si imbocca il sentiero nr. 579 che si innalza su strada cementata verso il bosco, oltrepassa un'area più aperta in cui ci sono un paio di bolle (con cavalli al pascolo) e, una volta abbandonata la strada, si innalza ripidamente nel bosco verso la Bocchetta del Grassello, valico che collega Valle Imagna e Val Taleggio. Da qui si piega a sinistra, su sentiero nr. 571, e si risale il pendio sud-orientale dello Zucco di Valmana, senza possibilità di errore. Dopo gli ultimi metri di ripido prato, eccoci in vetta dove ci attende una grossa croce piuttosto elaborata.
Oggi la visuale non è delle migliori, si vedono a malapena le vette sopra Artavaggio, e in più soffia un vento fortissimo che ci induce a ripartire in tempo 0, anche perché i tempi sono serrati oggi.
La salita è facilmente realizzabile in un'oretta.
Per la discesa, si aggira il pendio dello Zucco di Valmana dal lato Nord e ci si immette sulla Costa del Palio fino a raggiungere la Forcella di Valmana, dove recentemente è stata costruita un'altra bolla con fondi europei (se non ricordo male, ben 50.000 euro per realizzare una pozza di pochi metri)...
Due signori sono intenti a far volare un aquilone in vetta, mi distraggo a guardarli e non presto attenzione: intraprendo per errore la noiosissima strada privata cementata che scende in traverso le pendici dello Zucco, al posto di proseguire sul bel sentiero che corre un centinaio di metri più a valle. Peccato, sarà per un'alra volta, magari con più tempo a disposizione per percorrere tutta la Costa del Palio, che è sempre molto scenografica. Speriamo che l'assurdo progetto di costruire una strada di collegamento tra il versante imagnino e Morterone rimanga inattuato perché convoglierebbe in questo angolo di Prealpi un traffico totalmente non necessario.
Tourengänger:
Mezmerize

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