Anello in Valle Imagna fra Fuipiano, Zuc de Valmana (m 1546), I Canti (m 1563) e i Tre Faggi (m 1393
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Per aprire la stagione escursionistica 2018 propongo un facile, ma gradevole, anello in Valle Imagna fra boschi di faggi e pascoli.
LOCALITA' DI PARTENZA. Fuipiano, acquedotto al termina di via Milano (m 1160).
ATTREZZATURA. Da escursionismo.
DIFFICOLTÀ. Escursionistica. Si svolge su strade forestali e su comodi sentieri. Un tratto con maggiori difficoltà (EE, escursionisti esperti) è la cresta da percorrere tra la cima de I Canti e il Monte Pralongone.
QUOTA MASSIMA: m 1563, la cima de I Canti.
QUOTA MINIMA: m 1160 alla partenza.
SVILUPPO: km 8,9.
TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO: 3h 30’.
NOTE SUL PERCORSO. Dal fondo di via Milano (di Fuipiano), dove c’è un impianto dell’acquedotto, ci si incammina lungo la strada asfaltata. Arrivati ad un bivio (croce in legno, quota m 1185), si prende il sentiero di sinistra (n. 579) che porta al borgo di Piazza. Si prosegue lungo il sentiero che porta verso est, trascurando la traccia che punta più decisa a nord inoltrandosi nel bosco, e si risale il fianco dello Zuc de Valmana fino a raggiungere un colle quotato m 1455 (palina segnaletica); quindi si svolta ad est e si raggiunge una prima malga (m 1464), dove si incontra l’ampio sentiero che porta alla Malga Cucco (m 1500) e quindi alla cima della Zuc de Valmana con la sua elaborata croce metallica (m 1545, 1.15 ore dalla partenza). Si prosegue scendendo l’ampio crinale in direzione est e, in una ventina di minuti, si giunge alla Bocca del Grassello (m 1390). Da qui il sentiero riprende a salire nella faggeta fino a raggiungere il ripido pratone che in breve porta a I Canti (m 1563) dove è posizionata una madonnina in bronzo (circa 2 ore dalla partenza).
A I Canti inizia la parte più impegnativa del percorso, che si svolge per un tratto in saliscendi lungo l’affilata cresta, con scenografici passaggi fra picchi i rocce. Raggiunta la faggeta, dallo Zucco di Pralongone (m 1501) ci si abbassa fino a raggiungere la radura dove sorgono i secolari Tre Faggi (m 1393, ore 0.50 da I Canti). Il luogo è suggestivo, con i maestosi tre faggi che si specchiano nella pozza d’acqua; peccato per la brutta (a mio giudizio) realizzazione in pietra che circonda il tempietto dedicato alla Madonna.
Dai Tre Faggi si prosegue in direzione sud-est lungo il sentiero 571 per un breve tratto, per poi svoltare in direzione ovest per ricongiungersi, attraverso i pascoli, al sentiero 579A. Percorso un tratto di stradina che attraversa il bosco, si giunge al bivio con la croce di legno di quota 1185, e da qui a Fuipiano (ore 0.40 da Tre Faggi).
METEO. Giornata afosa; foschia da calura, cielo lattiginoso.
FREQUENTAZIONE: Scarsa lungo il percorso: fino ai Tre Faggi solo un paio di persone.
COMPAGNI:Andrea, Manuela, Fabio, Elena, Anna e Paolo.
LOCALITA' DI PARTENZA. Fuipiano, acquedotto al termina di via Milano (m 1160).
ATTREZZATURA. Da escursionismo.
DIFFICOLTÀ. Escursionistica. Si svolge su strade forestali e su comodi sentieri. Un tratto con maggiori difficoltà (EE, escursionisti esperti) è la cresta da percorrere tra la cima de I Canti e il Monte Pralongone.
QUOTA MASSIMA: m 1563, la cima de I Canti.
QUOTA MINIMA: m 1160 alla partenza.
SVILUPPO: km 8,9.
TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO: 3h 30’.
NOTE SUL PERCORSO. Dal fondo di via Milano (di Fuipiano), dove c’è un impianto dell’acquedotto, ci si incammina lungo la strada asfaltata. Arrivati ad un bivio (croce in legno, quota m 1185), si prende il sentiero di sinistra (n. 579) che porta al borgo di Piazza. Si prosegue lungo il sentiero che porta verso est, trascurando la traccia che punta più decisa a nord inoltrandosi nel bosco, e si risale il fianco dello Zuc de Valmana fino a raggiungere un colle quotato m 1455 (palina segnaletica); quindi si svolta ad est e si raggiunge una prima malga (m 1464), dove si incontra l’ampio sentiero che porta alla Malga Cucco (m 1500) e quindi alla cima della Zuc de Valmana con la sua elaborata croce metallica (m 1545, 1.15 ore dalla partenza). Si prosegue scendendo l’ampio crinale in direzione est e, in una ventina di minuti, si giunge alla Bocca del Grassello (m 1390). Da qui il sentiero riprende a salire nella faggeta fino a raggiungere il ripido pratone che in breve porta a I Canti (m 1563) dove è posizionata una madonnina in bronzo (circa 2 ore dalla partenza).
A I Canti inizia la parte più impegnativa del percorso, che si svolge per un tratto in saliscendi lungo l’affilata cresta, con scenografici passaggi fra picchi i rocce. Raggiunta la faggeta, dallo Zucco di Pralongone (m 1501) ci si abbassa fino a raggiungere la radura dove sorgono i secolari Tre Faggi (m 1393, ore 0.50 da I Canti). Il luogo è suggestivo, con i maestosi tre faggi che si specchiano nella pozza d’acqua; peccato per la brutta (a mio giudizio) realizzazione in pietra che circonda il tempietto dedicato alla Madonna.
Dai Tre Faggi si prosegue in direzione sud-est lungo il sentiero 571 per un breve tratto, per poi svoltare in direzione ovest per ricongiungersi, attraverso i pascoli, al sentiero 579A. Percorso un tratto di stradina che attraversa il bosco, si giunge al bivio con la croce di legno di quota 1185, e da qui a Fuipiano (ore 0.40 da Tre Faggi).
METEO. Giornata afosa; foschia da calura, cielo lattiginoso.
FREQUENTAZIONE: Scarsa lungo il percorso: fino ai Tre Faggi solo un paio di persone.
COMPAGNI:Andrea, Manuela, Fabio, Elena, Anna e Paolo.
Tourengänger:
Alberto C.

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