Monte Luvot 1603 Monte Tovo 1386 & C. da Isolella di Borgosesia


Publiziert von Antonio59 ! , 3. April 2025 um 22:52.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 1 April 2025
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 10:00
Aufstieg: 1697 m
Abstieg: 1697 m
Strecke:19 km A/R

A Isolella 371 m frazione di Borgosesia, parcheggiamo a fianco della chiesa di Sant'Agata. Attraversiamo quindi il paese verso sud fino a imboccare il sentiero 721A che sale a destra, passa dall'oratorio di San Grato e poi dai villaggi di Calco di Mezzo e Calco Superiore 580 m. Il sentiero ( 721 ) prosegue fino all'Alpe Cerei 880 m, dove abbandoniamo la retta via per salire a sinistra nel bosco, passando dalla Cappella dell'Angelino e arrivare fino alla Cima Piccio 946 m, per scendere poi al Colle dell'Arbolone 935 m. Ora prendiamo la strada sterrata ( sv 720 ) verso nord, per poi abbandonarla e salire senza traccia nel bosco di faggi a sinistra fino a raggiungere il crinale, dove percorriamo il sentierino sul suo culmine verso Nord-Ovest e raggiungere in successione dapprima la Cima Tortignaiga Sud 1177 m e poi dopo una selletta anche la cima nord 1176 m. Proseguendo ancora sul crinale, scendiamo alla sella con la chiesetta di San Bernardo. Prendendo poi il sentiero sulla costa di fronte ( sv 716 ) saliamo dapprima alla poco rilevata Cima Alagni 1254 m e poi al Monte Tovo 1386 m. Ci caliamo poi liberamente senza traccia nel bel bosco di faggi in direzione Nord-Ovest, una zona rocciosa si può aggirare sia a destra che a sinistra, per poi arrivare alla Sella della Rosetta 1246 m. Anche qui saliamo sulla costa opposta ( cartelli sv 715 ) fino ad arrivare a quota 1430 m circa, dove andiamo alla ricerca del Sentiero della Sbarra ( o della Scarpia ). Nessuna segnalazione al bivio, ma se si riesce a imboccare si possono poi trovare anche i segni, peccato che il sentiero è esposto e quasi impercettibile e non passando mai nessuno è pieno di paglione secco molto scivoloso, percorsi un centinaio di metri, valutando letteralmente ogni passo e spesso attaccati ai ciuffi d'erba, dopo aver visto la prosecuzione sotto parete, ( dove si vede anche una catena ) molto esposta, decidiamo per un dietrofront. Forse sarebbe stato meglio avere i ramponi per il tratto erboso.
Ritorniamo quindi sulla via normale del Luvot, fino a che sui 1530 m circa il sentiero passa nel versante nord, e all'improvviso appare un ripido pendio di neve, la voglia di pestarla è poca, e decidiamo di provare ad andare di cresta. Qui saliamo un primo risalto, poi dopo la breve discesa a una selletta, saliamo un secondo montarozzo, da cui sembra arduo scendere, ma a ben guardare verso sinistra parte una cengia che traversa sulla sella successiva ( 1°/2° grado circa in disarrampicata ), qui passiamo vicino al gendarme chiamato "Om Dricc", e riprendendo il sentiero marcato andiamo in vetta al Monte Luvot 1603 m.
In discesa pensiamo di evitare la cresta fatta in salita e di "affondare" nella neve nel tratto a nord, purtroppo dopo un primo tratto di neve cedevole, la neve diventa molto dura e visto la pendenza e che siamo anche senza ramponi, decidiamo di andare a riprendere la cresta fatta all'andata, ritornando alla quota 1530.
Adesso per cambiare percorso , si decide di proseguire sul ripido costone est sul sentiero 712A ( escursionisti esperti dice il cartello ) pieno di paglione scivoloso, che scenderemo con molta attenzione. La traccia passa da Il Selletto, poi svolta a destra abbandonando il crinale per scendere nel bosco fino all'Alpe Soliva Inferiore 1107. Al bivio prendiamo il sentiero di destra ( 711 ) che attraversa a saliscendi alcuni ruscelli  e dopo l'Alpe Colma arriva sulla strada asfaltata, che in discesa ci porta in breve a un altro oratorio di San Bernardo ( di Doccio ). Abbandoniamo subito la strada per prendere a destra il segnavia 713 che  scende passando dall'Alpe Pra Piano, Alpe Samighera e e Alpe Pianatea 720 m, qui si oltrepassa il ruscello e si sale a destra sol sentiero 724 che passando da Cigliaschetto sale poi deciso fino al paesino di Costa di Foresto, da cui poi caliamo a Foresto e tagliando più volte la strada arriviamo anche a Isolella chiudendo il lunghissimo giro.

Tourengänger: Antonio59 !
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (3)


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fabioadx hat gesagt:
Gesendet am 6. April 2025 um 20:12
Ciao Antonio, bel giro come sempre!! per combinazione oggi sono tornato da un escursione sopra Varallo in Valsesia e sono salito anche io su un Monte Tovo che però era nella zona del Bec d'Ovaga. Tra l'altro ero ispirato a fare tutta la cresta in discesa fino al Pizzo come ho visto che hai vatto tu da una vecchia relazione ma ho desistito perchè mi sembra il posto ideale per gli animaletti striscianti, lo farò poi in inverno!!!
Saluti
Fabio

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. April 2025 um 12:10
Ciao Fabio.
Cominci a sconfinare fuori dalla tua provincia :-))
Prima la Svizzera ora la Valsesia, se vieni nel varesotto fatti sentire.
Per quanto riguarda il Tovo, penso di averne saliti almeno 4, molto diffuso come nome nel Biellese e Valsesia. Un pò come il Moncucco tra Ossola e Ticino o ancora meglio Il Monte Carmo in Liguria dove c'è n'è in ogni angolo.
Ma anche i Monti Tre Croci non scherzano :-)
Pensa che volevo fare un giro tra il basso Cusio e Valsesia che collega ben 4 Monte Tre Croci.
Per quanto poi riguarda le zecche non c'è nessun posto che batte la Valsesia, al contrario la Valcamonica non ne ha proprio. In una uscita estiva al Monte Bo valsesiano da Rassa ne ho portate a casa 40, un vero record.
Ciao
Antonio

fabioadx hat gesagt:
Gesendet am 10. April 2025 um 19:01
Ciao Antonio.
Per quanto riguarda le zecche me ne sono accorto, di solito non le becco mai ma una ce l'ha fatta ad attaccarsi XD
Hai ragione, ormai gli sconfinamenti sono diventati parecchi, conviene darsi una regolata! ;-)
Se dovesse capitarmi di addocchiare qualcosa nel Varesotto ci si può sentire. Niente di più probabile che prima o poi ci si incroci da qualche parte visto che siete sempre in giro!
Saluti
Fabio


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